I PIU' LETTI
WEENING DICE STOP: «HO FATTO QUELLO CHE SOGNAVO PER 17 ANNI, QUANTE EMOZIONI...»
di tuttobiciweb | 20/11/2020 | 17:09

Pieter Weening ha detto stop. Dopo 17 stagioni da professionista e 13 vittorie individuali, tra cui una tappa al Tour de France e due al Giro d'Italia, alla soglia dei 40 anni, l’olandese ha deciso di chiudere la sua carriera. Weening è approdato alla Trek-Segafredo a giugno ma a causa della pandemia de gli gli infortuni, la sua stagione non è andata come sperava.

Ci siamo seduti con Pieter per parlare della sua carriera, della sua decisione di ritirarsi e di cosa lo attende domani.
«Per quasi 20 anni ho svolto il lavoro che sognavo e amavo. Mi sono divertito in ogni stagione in cui ho corso e ne sono felice. Ma nelle ultime settimane mi sono detto serenamente che è arrivato il momento di smettere».

Se dovessimo trovare una definizione unica per te, diremmo che sei un professionista concreto.
«Grazie. Sì, posso dire di essere contento di quello che ho ottenuto. Ho sempre corso in grandi squadre così come in fantastici gruppi di persone. Penso che questa sia stata una motivazione chiave per me. Ho sempre sentito la spinta dello spirito di squadra, del perseguire un obiettivo comune. Quindi, permettetemi di ringraziare tutte le squadre che mi hanno consentito di fare ciò che amavo e tutte le persone che mi hanno supportato in questa parte importante della mia vita, facendomi crescere come uomo oltre che come atleta».

Ma cosa ti ha spinto a fare il ciclista?
«Innanzitutto l'amore per la bici, che ha preceduto la passione per il ciclismo. Secondo, lo stile di vita: non ordinario, quasi matto, un po' gitano, sempre con la valigia in mano. Grazie allo spirito competitivo, la vita di uno sportivo è fatta di adrenalina e sana tensione. Allo stesso tempo, quando si è a casa, si entra in una sorta di mood zen per riprendersi ed essere pronti per la sfida successiva. È completamente diverso dalla vita della stragrande maggioranza delle persone, ed è questo che mi ha affascinato così tanto».

Ma di continuare ancora un anno proprio non ci hai pensato?
«Quando sono entrato in contatto con la Trek-Segafredo a febbraio, dopo aver parlato con Luca Guercilena e Steven de Jongh, mi sono detto “vediamo come va il Giro e poi decidiamo”. A causa del Covid-19, la mia stagione è durata solo tre mesi e la corsa rosa ha assunto un significato ancora maggiore. Durante il camp sulle Dolomiti con il gruppo del Giro ero molto motivato per la sfida e per supportare Vincenzo. Ma poi è arrivata la delusione. Una stupida caduta nella tappa numero quattro - ancora mi fa arrabbiare quando ci penso - ha lasciato un segno pesante. Il giorno dopo mi sono dovuto ritirare dalla gara e sono tornato a casa con i postumi di una commozione cerebrale. Pensavo di riprendermi per la Vuelta a España, ma i medici hanno imposto il riposo assoluto. A quel punto ho capito che era giunto il momento: non è stato il corpo a dirmi di fermarmi, ma la mente».

Hai qualche rimpianto?
«Non aver potuto correre il Giro che avrei voluto mi ha deluso, ma non ho rimpianti. Porto con me tanti bei ricordi del ciclismo. La vittoria al Tour nel 2005 e quelle al Giro nel 2011 e 2014, con quattro giorni in Maglia Rosa, sono stati i momenti più belli. Ma ricordo con piacere anche le cronometro a squadre del Giro a Belfast nel 2014 e quella del 2015 con la Orica, entrambe straordinarie prestazioni di squadra».

Ti vedremo ancora nel mondo del ciclismo?
«Sperao di sì, amo questo sport e questo mondo, ma non nell'immediato futuro. Per ora, dopo quasi 20 anni di viaggi, voglio solo riposarmi e godermi la vita a casa a Neerharen, con mia moglie e i nostri due figli. Ho alcune idee per il futuro, ma non è il momento di fare annunci».

Dall'alto della tua esperienza, come vedi il ciclismo di oggi?
«Molto è cambiato da quando sono diventato professionista nel 2004, specialmente negli ultimi 10 anni con l'avvento di un approccio più scientificamente fondato. Quando ho iniziato, si preparavano i grandi appuntament correndo, ora ci sono i camp di allenamento e l’altitudine, il ciclismo moderno è uno sport più controllato, con un monitoraggio continuo dei dati. Prima era quasi tutto basato sulle sensazioni: entrambi gli approcci hanno i loro pro e contro, ma non c'è dubbio che ora abbiamo uno sport professionistico più evoluto».

Un consiglio per i giovani che stanno conquistando sempre più spazio?
«Non perdano la voglia di divertirsi con la loro bici. Essere un pilota professionista ora è piuttosto stressante: come in molti aspetti della nostra vita, abbiamo a che fare con molte informazioni e input, programmi di allenamento, numeri, integratori, dieta, biomeccanica e attrezzature. Non è facile gestire tutto e, per esperienza, posso dire che non ci si abitua mai veramente a tutte queste cose. Quindi, ragazzi, prendetevi il vostro tempo. Prima di tutto, godetevi la bellezza delle corse e cercate si essere sempre più forti mentalmente. Dopo qualche anno conoscerete meglio voi stesso e che tipo di corridore siete: quello sarà il momento per concentrarvi sui dettagli».

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Prologo ha vinto il suo terzo grande giro di stagione per merito di Jonas Vingegaard. In sella a Scratch M5 PAS e Predator 01TT CPC il fuoriclasse danese è stato...

Come sempre Miche si distingue per una progettazione avanzata e per l’utilizzo di materiali di altissima qualità, un paradigma che regala oggi il nuovo ingranaggio X2 RD, ennesimo colpo di...

In questo settore, esattamente come in ambito motoristico, le case produttrici si affidano moltissimo ai test di laboratorio, ma  a volte serve la pura follia per mettere a dura prova...

Trek ha appena presentato le sue nuovissime selle Aeolus, selle dotate della tecnologia AirLoom, una matrice stampata in 3D che va a formare uno strato in grado di offrire un...

Tenetevi forte: Doctorbike, negozio fisico situato in Corso Europa 82 a Magenta e negozio virtuale, predispone per i giorni 13 e 14 settembre un evento gratuito presso la sua struttura....

La linea NDR di Prologo diviene oggi più completa che mai grazie a  quattro nuove selle leggere e confortevoli, quattro nuovi prodotti che spiccano per polivalenza e sono stati studiati...

Alé, il rinomato produttore di abbigliamento ciclistico di alta qualità, e eVent® Fabrics, leader nelle membrane traspiranti, impermeabili, resistenti alle intemperie e al vento, annunciano che la tecnologia stormburstLT di...

Arriva un importante aggiornamento riguardante Specialized Italia, una vera e propria svolta storica. «Dopo 36 anni di straordinario servizio, Ermanno Leonardi lascerà il ruolo di Amministratore Unico di Specialized Italia a...

È uno degli uomini dell’anno, forse il nuovo dell’anno. Isaac Del Toro è una sorta di continuazione della “cantera” targata Uae Team Emirates XRG, il nuovo che avanza a rapidi...

La nuova Perfetto RoS 3 Jacket di Castelli realizzata con l’innovativa tecnologia Polartec @AirCore™ non si limita a spostare l’asticella più in là o semplicemente ad alzare il livello, infatti,...

Garmin annuncia oggi novità importanti per il mondo del ciclismo, destinate ancora una volta a ridefinire gli standard del mercato: Edge® 550 e 850 e Rally™ 110 e 210. ...

Il 12 ottobre 2025 Ivrea ospiterà la prima edizione di “100x100 Donne”, una cicloturistica ideata dall’eporediese Paola Gianotti, ultraciclista 4x Guinness World Record, attivista ambientale e promotrice della campagna per...

Arriva oggi da oltreoceano la nuova Diverge 4, la Specialized gravel definitiva per vivere libertà e avventura e correre nelle più autorevoli competizioni internazionali. Le novità sono tante, a partire...

Per gli amanti della bici e dello stile, Colnago e Castelli hanno lanciato una chicca da non perdere. Si tratta della maglia da ciclismo NH25 che è sia bella che...

Lazer, marchio innovativo di caschi da ciclismo, annuncia il lancio di VeloVox, un sistema audio e di comunicazione all’avanguardia progettato specificamente per i ciclisti. Pensato per le esigenze dei rider...

All'Italian Bike Festival 2025 di Misano, Gregario ha lanciato sul mercato un'innovazione mondiale: VERA, il primo telaio monoscocca che viene realizzato veramente su misura del cliente. Gregario è una bike-tech...

Vito. Semplicemente Vito. E se la bicicletta è prodotta dalla Guerciotti Vito non può che essere il nome di Di Tano, indimenticato fuoriclasse del cross, due volte campione del mondo...

Julbo, storica azienda fondata nel lontano 1888 da Jules Baud, continua da anni a convincere anche in ambito ciclistico, merito sopratutto della preziosa collaborazione con il team World Tour Groupama-FDJ....

A Italian Bike Festival, tra appassionati, innovazione e passione per le due ruote, Maurizio Fondriest ha presentato ufficialmente l’equipaggiamento con cui affronterà la prossima edizione della Gravel Burn, una delle...

Polini Motori è presente all'Italian Bike Festival con il meglio della propria tecnologia, portando in esposizione la gamma di motori elettrici GP, ST e MX, progettati per offrire prestazioni elevate...

Nell’anno in cui taglia il traguardo dei 140 anni di storia, Bianchi celebra il fondatore Edoardo Bianchi con la Founder Edition, una collezione esclusiva di 85 modelli Oltre RC e...

R5, un numero ed una lettera per dare un nome ad una bici che è già leggenda. Amatissima da professionisti e amatori evoluti di tutto il mondo, arriva oggi la...

Bianchi inaugura la sua nuova era e lo fa all’Italian Bike Festival di Misano,  dal 5 al 7 settembre 2025. Nello stand C3,  il marchio più storico del ciclismo mondiale presenterà la...

Al prossimo IBF i riflettori saranno puntati anche sulla nuovissima Merida Scultura Special Edition, una bici da corsa resa unica da una esclusiva e particolare tecnica di verniciatura. In questo...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy