Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo massimo sviluppo, giusto?Le cose non vanno così, infatti, questo ragionamento è stato messo in difficoltà diverse volte negli ultimi anni. Oggi ci pensano Q36.5 ed SRM a dare una bella spallata a certe sicurezze e lo fanno con il nuovo sistema scarpe pedale Q36.5 x SRM.
Un progetto che non nasce per caso, ma per una precisa volontà
Sono anni che Luigi Bergamo, CEO di Q36.5 ha il pensiero fisso su alcuni temi riguardanti l’efficienza della pedalata, una gestione che passa necessariamente per tutti i punti di contatto che il ciclista ha con la bici, ovvero le mani, i piedi e diverse zone del bacino. Dopo aver creato guanti e fondelli innovativi, l’attenzione è stata rivolta alla scarpa, un elemento determinante per il trasferimento della potenza sui pedali. Dapprima sono state le Unique, poi le Dottore Clima ed oggi le performanti ed innovative Unique PRO, una calzatura che ha sensibilmente ridotto la distanza considerata importantissima tra piede e asse del pedale.
L’integrazione tra pedale e scarpa è migliorabile?
Questo è il ragionamento da cui è partito tutto, uno scambio di idee tra due aziende che fanno dell’innovazione gran parte della loro identità come Q36.5 ed SRM e più precisamente tra Luigi Bergamo e Ulrich Schoberer, ovvero i due uomini al comando. È propio cercando di capire come migliorare l’integrazione tra pedale e scarpa che è nato il nuovo pedale SRM X-Power Direct e la sua scarpa Unique PRO 4.0 dedicata. Il flusso di scambi tra le due aziende è stato fitto ed in soli sei mesi pare sia nato il primo prototipo da testare anche in corsa.
Quanto vale lo “Stack”?
Nel maggio 2025 Q36.5 ha lanciato la sua nuova scarpa Unique Pro, un prodotto che offre eccezionale rigidità, incredibile rigidità torsionale e tanta stabilità, ma soprattutto, uno spessore di 2,2 mm della sua suola che permette di avvicinare di molto il piede all’asse del pedale. Il nuovo pedale trova nelle Unique Pro, le prime scarpe al mondo compatibile per questo sistema, la metà perfetta della mela appena tagliata. Se lo stack concesso dal sistema Shimano comprensivo di tacchetta e pedale arriva a 15,6mm, il nuovo pedale con la tacchetta dedicata arriva a 9,7mm, un a misura che arriva a 11,9mm se comprendiamo l’intero sistema comprensivo di scarpa. È proprio in questa direzione che si ha secondo i due marchi coinvolti una svolta radicale nell'efficienza della pedalata.
Perché abbassare questo valore è fondamentale?
È con Oliver Elsenbach di Solestar che SRM e Q36.5 hanno compilato una prima analisi completa per provare che uno stack inferiore e una notevole superficie di contatto tra tacchetta e pedale può dare solo enormi benefici. Un piede più vicino all’asse del pedale è solo un vantaggio, infatti, migliora la stabilità del gesto, riduce la dispersione delle forze applicate al pedale favorendo migliori cadenze e potenze più elevate, potenze che possono essere mantenute più a lungo. Questi i primi riscontri con gli atleti del team che hanno provato l’accoppiata, mentre restano evidenti nei test i benefici ottenuti a livello di inserimento sulla bici con un’altezza della sella più bassa in media di 5mm, una variazione che migliora il posizionamento del baricentro verso terra e l’aerodinamicità. Nel proseguo arriveranno anche valutazioni del lattato per capire come il nuovo sistema possa dare vantaggi precisi per un pro che li utilizza per un tempo elevato, ma per ora anche nei grafici a disposizione appare evidente che l’atleta utilizzando i pedali SRM in questione e elencare Unique Pro faccia lavorare meglio gli angoli delle gambe migliorando anche la propria aerodinamica, un dato quest’ultimo che riguarda senza dubbio più quanto si riesce a fare su una bici da strada rispetto a quella da cronometro.
Una superficie d’appoggio immensa
Il pedale viene realizzato in alluminio 7075 forgiato e sarà disponibile per ora nella versione grigio scuro grazie ad una preciso trattamento di anodizzazione. Il loro peso? 254 grammi ma quello che stupisce è la superficie di contatto tra pedale e relativa tacchetta, un numero davvero elevato: 1,653mm2!
Le tacchette previste sono 3, una con libertà di movimento in rotazione pari a 0°, una a 1,2° e l’ultima a 3°. Queste ultime sono realizzate con una percentuale di fibra di vetro pari al 20% e sono particolarmente allungate ma sottilissime, basti pensare che non punto di contatto con il pedale sono spesse solo 1mm. La connessione tra tacchetta e suola delle Unique Pro avviene mediante tramite due viti ed è qui che Q36.5 inserisce un elemento di fissaggio basso in più al solito schema a tre fori. Il pedale ha asse in acciaio e cuscinetti ad alta scorrevolezza ben protetti dall’esterno con efficienti guarniture, mentre il sistema di chiusura e di bloccaggio della tacchetta è azionato a molla.
Una prova rapida ma molto importante
Circa 100 km percorsi con i nuovi pedali probabilmente non sono molti, ma sono già abbastanza per capire che il pedale funziona davvero bene e lo stesso si può dire per la tacchetta, mentre la scarpa, rivista nell’ultima versione in soli due particolari ( flop superiore con elastico per accoglier meglio calzate wide ), è lo spettacolo che abbiamo già conosciuto a maggio scorso. Il pedale ha uno schema molto tradizionale e nella sua versione di colore nero non attira molto l’attenzione. In questo caso solo un occhio attento rileva i margini netti della sua struttura e quella lunghezza che è un po’ sospetta. Per l’intero sistema servono 1100€, ovvero 550€ per ogni elemento. La prova prevedeva pianura, salita e anche qualche bella discesa in cui spingere sui pedali per migliorare l’inserimento in curva.
Detto questo, la nuova coppia ha muscoli da mostrare e ogni dettaglio fa il suo lavoro come grande precisione. L’ingaggio della tacchetta sul pedale è esemplare e lo stesso vale per lo sgancio. Probabilmente ho provato una tacchetta che aveva ben poco di definitivo, ma quella che troverete nei negozi sarà senza dubbio all’altezza del compito. Resta pazzesco il supporto fornito dalla scarpa e più precisamente dalla suola, una culla che sostiene e governa il piede in tutte le fasi di spinta. Ovviamente ho dovuto abbassare la sella di quasi mezzo cm, una modifica che ero già abituato a fare durante l’utilizzo delle Unique Pro. Il risultato più evidente? Una minore distanza tra il punto in cui si applicano le forze può solo essere un vantaggio. Nel dettaglio non è stato possibile avere parametri su watt erogati su percorsi e salite di riferimento , ma una cosa piacevole la ho sentita sulle gambe, ovvero una spiccata facilità a far girare i pedali agili e una enorme sensazione di stabilità sui pedali. Pedali e scarpa saranno disponibili da metà dicembre sul sito www.q36-5.com e nei negozi affiliati.