Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e lo fa con maestria e metodo. Il ciclista resta il cuore del progetto e questa nuovo gioiello sarà il tramite con cui rivelare il vero vostro potenziale, il mezzo ideale per spingersi oltre il limite. Elegante, minimale ma anche tremendamente affascinante, Filante SLR ID2 vi renderà la vostra più veloce versione.
Espressione avanzata di una tradizione che in Wilier è di casa
La velocità sta nel DNA di Wilier, un dato certo che ha dato vita a completissime gamme di prodotti vincenti che hanno scritto nell’ultimo decennio pagine davvero importanti di ciclismo. È da modelli come Supersonica SLR che nasce il progetto Filante SLR DI2, una bici in cui ogni dettaglio è stato concepito per offrire un’esperienza ciclistica completa e avvolgente.
Aggirare il paradosso. Qui sta la missione
Andiamo oltre il singolo concetto di bici veloce e aerodinamica, del resto è intuibile che se estremizziamo ogni concetto o forma aerodinamica otteniamo il massimo in termini di velocità. Qui sta il paradosso, la vita di una bici veloce oggi deve comunque prevedere il comfort, la velocità, la maneggevolezza, la rigidità e la leggerezza ed è possibile mettere tutto insieme? Sì, è possibile. Wilier si è messa in gioco e la bici che vedete in foto è il risultato di un lavoro di circa due anni, un progetto in cui l’Innovation Lab ha riversato innovazione e metodo, ma anche tanto cuore.
Aerodinamica evoluta. Spostare il limite più in là? È possibile
Il modello 3D di partenza prevede telaio, forcella e piega manubrio, la triade che viene mappata e divisa virtualmente in migliaia di piccole celle chiamate “mesh”. Il software simula virtualmente e descrive il comportamento di un fluido ( a noi interessa l’aria ) attorno alle forme dell’oggetto. Giusto per mettere ordine ai concetti, è la velocità dell’aria ad essere quello che interessa. Lo stesso software permette a chi lo studia di potersi focalizzare sui miglioramenti ottenibili da tantissimi dettagli che alla fine dei conti, considerati unitamente, portano ai miglioramenti sperati. La parte frontale del telaio e del manubrio condizionano il flusso dell’aria, motivo per cui la forcella, il tubo sterzo, il reggisella, il tubo obliquo ed il manubrio sono stati ottimizzati per ridurre ogni tipo di turbolenza. Come è ben noto, è il modo in cui l’aria scorre sul corpo ad essere determinante e se il flusso laminare resta aderente al profilo del corpo più a lungo, il beneficio aerodinamico è nettamente maggiore.
Guardate tutto nella reale sezione
È proprio la sezione dei corpi ad essere studiata nel dettaglio, uno studio in cui per la sola forcella Wilier ha analizzato diversi profili NACA. Ogni possibile profilo è stato parametro considerando la combinazione con la ruota, con il cerchio mediante simulazione CFD considerando l’incidenza del vento per definire condizioni che fossero il più possibile reali. La forcella che è nata da questi infiniti calcoli e confronti ha profilo esterno NACAe piatto interno, la caratteristica che permette a questo primo elemento di lavorare in maniera sinergica con ruota e copertone.
Nel dettaglio di questo elemento strutturale Wilier ha analizzato anche la laminazione del carbonio comprendendo che la via migliore fosse quella che prevedeva uno stelo con inclinazione più ripida, soluzione che garantisce anche più rigidità. Il tubo sterzo è stato ulteriormente migliorato con forme più affusolate e snelle, una soluzione resa possibile dalle tecnologie sviluppate da Wilier per instradare cavi e guaine in un sistema integrato davvero totale. La parte frontale si chiude con il nuovo Manubrio F-BAR ID2, un cockpit integralmente riprogettato rispetto al passato. Dopo aver sviluppato e testato curve stampate in titanio è stata sviluppata la versione definitiva che troviamo sulla bici, una curva caratterizzata da un flare ortogonale di 3cm tra presa alta e bassa. Con questo manubrio si esaltali controllo, merito anche di una impugnatura più naturale e di una zona dei comandi che ora presenta un leggero rialzo per migliorare il comfort e la stabilità. Troviamo anche nuovi top cover e distanziali mentre rende moltissimo la forma convessa della curva che riduce il dislivello tra tubo orizzontale e manubrio per massimizzare l’impatto aerodinamico.
Tubo obliquo e Aerokit
In questa zona si concentrano diversi elementi di difficoltà a livello progettuale, ma pare evidente che Wilier ne esca in maniera stupefacente. L’idea prevedeva di ridurre l’esposizione delle borracce e minimizzare la resistenza aerodinamica del tubo obliquo, due aspettative centrate completamente. La parte superiore del tubo obliquo è più sottile. modellata con un profilo NACA, mentre la parte inferiore che troviamo è più ampia e avvolgente per proteggere le borracce dall’aria. Per ridurre il drag dell’aria Wilier ha optato per il progetto Aerokit, un sistema unico che prevede borracce e portaborracce custom.
Nel complesso il nuovo tubo obliquo e Aerokit generano un flusso più ordinato delle turbolenze evidenziando il miglioramento in termini di efficienza aerodinamica ( drag complessivo bici -ciclista abbassato di 4.5% ). Il sistema Aerokit è stato poi completato e industrializzato insieme ad Elite Cycling, punto di riferimento mondiale nella produzione di sistemi di idratazione. Il kit prevede ben 1100ml di capacità totale ( può essere aumentata con borraccia da 750ml su tubo verticale ), giusto per dirvi che non dovrete rinunciare a nulla, inoltre, si tratta di due portaborracce differenti e di due borracce comodissime da utilizzare.
Reggisella e foderi posteriori, altro punto saliente del progetto
Progettare un reggisela aerodinamico non è semplice come potete immaginare, infatti, trattasi di un elemento che ora è più sottile rispetto a quello della Supersonica SLR ma capace di donare rigidità e assorbimento delle vibrazioni. Con un reggisella così è diventato necessario trovare una nuova sistemazione della batteria Shimano Di2, ora riposta nella scatola del movimento centrale ( migliore distribuzione del peso ). In questa zona trova posto anche una rientranza sul fodero del carro lato guarnitura in cui viene inserito il magnete Powermeter e ricoperto da un adesivo. I foderi posteriori restano ampi e innestati sul tubo sella, ma le nove forme si caratterizzano ora per una inclinazione verso l’interno di 2.5°, un dettaglio suggerito studiando il tutto con le gambe del ciclista in movimento.
La galleria del vento di Silverstone non mente: prestazioni misurabili e vantaggi reali
La nuova Filante SLR ID2 ha ottenuto una validazione dati nella prestigiosa galleria del vento di Silverstone, la metrica corretta per andare oltre i dati ottenuti con la misurazione CFD. Qui i numeri: la riduzione del drag della sola bicicletta ha toccato il –13,6%, superando il –12% stimato con la simulazione CFD. Anche nel sistema bici + ciclista, concetto cardine del progetto, si è passati dal –3,6% CFD al –4,5% reale! Wilier ha direttamente messo la bici a confronto con cinque modelli top di gamma realizzati dai principali competitor World Tour e solo uno di questi è riuscito ad avvicinarsi!
Rispetto gli altri competitor la Filante SLR ID2 si è imposta con un CDA medio migliore del 2,42%. Direte voi…sono solo numeri e questo è vero, ma sono numeri che a valanga diventano secondi guadagnati e meno energia spesa. La sola Filante SLR ID2 a 40 km/h fa registrare un risparmio di 8,9 watt con borracce e portaborracce standard e di 9,47 watt con l’Aerokit, valori che a 50 km/h crescono sensibilmente a 19,13 watt e 21,20 watt. Detto questo, di situazioni reali stavamo parlando ed è considerando il sistema bici-ciclista che i numeri impressionano! A 40 km/h il vantaggio per il rider è di 11,51 watt con borracce standard e di 14,15 watt montando l’ Aerokit, mentre a 50 km/h i risparmi salgono a 24,55 watt e 28,80 watt. Sempre snocciolando numeri reali, possiamo stimare che in una cronometro di 70 km corsi a 290 watt medi il ciclista impiegherebbe 1 minuto e 25 secondi in meno con la nuova Filante SLR ID2 equipaggiata con borracce standard, e 1 minuto e 45 secondi in meno con l’Aerokit. Vi sembra poco?
Geometria sviluppate con i pro
La nuova geometria messa a punto con il team World Tour Groupama-FDJ è davvero ottima e permette di dare il massimo in tutte le tagli in cui il telaio è disponibile. Spicca la nuova lunghezza del carro, ora più allungato, una soluzione che prepara la bici alle novità future riguardanti i gruppi e prevede più spazio per i pneumatici ( fino a 34mm ). Il telaio monoscocca viene realizzato con tre tipologie di fibre, ovvero T800, T1100 e M46JB sempre dio provenienza Toray, fibre selezionate e combinate secondo una ricetta originale per conferire al telaio reattività, leggerezza e rigidità nei punti nevralgici.
Colorazioni superlative
Wilier ha compiuto una vera magia abbinando cinque colorazioni uniche a questo telaio. La più semplice è senza dubbio la Eclipse Balck, un nero profondo e lucido che rilascia preziosi riflessi. Lunar Grey, un bellissimo grigio che sembra giocare con la luce. Aurora Blue, la cornice più elegante che unisce il rosso e l’oro, esattamente come accade all’alba. Solar Bronze è la colorazione più calda e profonda, quella che a mio avviso fa emergere ogni forma di questo telaio. Infine, la Pure White, un bianco assoluto che non diviene mai banale quando posato sulla Filante SLR ID2. Per i montaggi e i prezzi vi rimando alla tabella.
Andiamo oltre al singolo concetto di velocità e godiamocela
Bastano pochi metri per capire le differenze? Direi di sì. Credete ai colpi di fulmine? Dicono che l’attrazione tra due persone possa nascere in 7 secondi, un breve lasso di tempo in cui si comprende molto più di quello che si può immaginare. Con la nuova Filante SLR ID2 è andata così, ma andiamo oltre i luoghi comuni visto che questa bici ha qualcosa di magico. Corre veloce, comoda e reattiva. Scatta e si guida in piena grazia con dei leggeri movimenti del polso, insomma, fa tutto quello che Wilier ha promesso. Sia chiaro, non abbiamo gambe da World Tour, ma Filante SLR ID2 può assolutamente renderci la più veloce versione di noi stesi e può farlo esaltando il concetto più naturale di velocità.
Stupisce l’inserimento sul telaio, la silenziosità di marcia, impreziosita dagli ottimi pneumatici Vittoria Corsa PRO e dalle velocissime MICHE Kleos RD 50. La bici è stata oggetto di un veloce test nei giorni della sua presentazione su percorsi rapidi e collinari intorno a Valdobbiadene, la situazione ideale per mettere sotto pressione ogni tipo di bici. Nei tratti in pianura è esaltante per la velocità che concede e per il comfort che regala. Nelle discese guidate corre precisa e agile ed è molto prevedibile. Nelle salite pedalabili è velocissima e vi offre una granitico supporto se prevedete rilanci o velocità sul passo. Stupisce per la bellezza e le ottime finiture, un lavoro in cui credo che ogni possibile acquirente possa trovare tutto quello che bramava. Mi ha stupito anche il comfort verticale di Filante SLR ID2, una bici velocissima e moderna, probabilmente la aero bike più versatile presente oggi sul mercato.