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LA PINARELLO. Vent'anni festeggiati alla grande
dalla Redazione | 11/07/2016 | 14:33

La VENTESIMA PINARELLO (154km con 3.000 mt di dislivello totale) si è chiusa ieri a Treviso con la vittoria in volata di IGOR ZANETTI (Cannondale-Gobbi-Fsa) 4h28’04 media dei 35,60 km/h sul trevigiano ALESSANDRO BERTUOLA (Cicli Copparo) dopo una gara condotta per metà con MAURO FACCI (Panozzo) 4h33’33” poi allungato nella discesa del Passo San Boldo. “Venire a Treviso mi porta sempre fortuna, è la terza volta che vengo e vinco questa granfondo – ha commentato ZANETTI - È un percorso adatto a me e queste salite mi piacciono molto. Siamo rimasti in tre fino all’inizio della discesa dal San Boldo dove con Alessandro abbiamo staccato Mauro e quando ci siamo resi conto che non riusciva a rientrare, abbiamo gestito la gara”. Con un po’ di amaro in bocca BERTUOLA: “E’ stata durissima per il caldo, Facci ha fatto a tutta le prime due salite, lo abbiamo lasciato andare perché sapevamo che dopo le avrebbe pagate e così è stato. In discesa Igor ha cominciato a guadagnare e io con lui, abbiamo deciso di gestire il rientro con cambi regolari. Qui a Treviso ormai sono abbonato al secondo posto e anche oggi sapendo che arrivavo con lui che è più veloce, mi ero già rassegnato”.

“Purtroppo sono arrivato a Treviso un po’ stanco perché è stata una settimana di lavoro intenso – ha detto FACCI, ex prof, all’attivo già una serie di vittorie stagionali importanti – quando ho preso i 100mt in discesa ho capito che non sarei più rientrato sugli altri due”. Altra volata per il podio femminile, tra compagne di squadre, ma alla fine ha messo le ruote davanti l’atleta di casa ODETTE BERTOLIN (Somec-MgKVis) 4h57’20 , alle sue spalle Barbara LANCIONI (reduce dalla vittoria alla Maratona dles Dolomites). “Ci tenevo moltissimo a vincere nella mia terra – ha detto BERTOLIN – io lavoro con temperature molto alte e fortunatamente oggi mi sentivo quasi nel mio habitat. E’ la mia settima vittoria stagionale non posso che dirmi soddisfatta”. “Abbiamo praticamente fatto la granfondo assieme – ha ribattuto LANCIONI – non mi ricordavo bene il percorso, di certo non la salta durissima di Praderadego! Ho patito molto anche il caldo, ma alla fine sono contenta che abbia vinto Odette”.

Terza dopo 17’ la romagnola Maria Cristina Prati, portacolori del Team del Capitano. Nel percorso MEDIO (114km per 1.200mt di dislivello) vittoria al fotofinish (ci sono voluti i controlli fotografici e video da parte dei giudici) per DAVIS ULLIANA (Keteam) 2h49’29” (media dei 40,36km/h) su CRISTIAN BALLESTRI (Faenza) e MATTEO BUSATTO (Piva). “Sono felice di aver vinto in casa” ha commentato ULLIANA cui ha replicato BALLESTRI: “E’ stato uno sprint difficile, un secondo posto che mi sta stretto visto che in salita sono sempre stato davanti con De Carli, andrà meglio la prossima volta”.

Tra le donne trionfo in solitaria della trentina SERENA GAZZINI (Lapierre) 2h57’02” (tra l’altro 37ma assoluta) davanti ad ASTRID SCHARTMULLER (Alpilatte) 2h58’57” ed ENRICA FURLAN (Spezzotto) 3h04’09”. “Sono contentissima, dopo il gravissimo incidente che ho avuto l’anno scorso alla granfondo di Asiago mai avrei pensato di tornare a correre a questi livelli, ma lo avevo promesso a mio figlio Gabriel. Per me è come rinascere una seconda volta”. “Ho combattuto con due regine delle granfondo – ha detto soddisfatta anche FURLAN – sono strafelice di essere salita sul podio alla mia seconda partecipazione alla granfondo Pinarello”.

Si è chiusa nel migliore dei modi la VENTESIMA PINARELLO di Treviso. Un’edizione speciale nel giorno del compleanno del compianto GIOVANNI PINARELLO, fondatore dell’omonima azienda leader mondiale nella produzione di biciclette. Una Ventesima dedicata anche al figlio ANDREA che 20 anni fa volle iniziare quest’avventura dedicata agli amatori per festeggiare i 75 anni del papà. Al via una nuvola di palloncini celesti lanciati da Gloria PIovesan Pinarello (moglie di Andrea) e dai figli e dalla signora Ida Gobbo, vedova di Giovanni, ha salutato i partecipanti.

Ieri Treviso è stata invasa da 4.000 ciclisti provenienti da tutto il mondo con il benvenuto in partenza del sindaco GIOVANNI MANILDO che per l’occasione non ha dato solo il via ma ha anche pedalato per alcuni km fianco a fianco del grande campione MIGUEL INDURAIN (5Tour de France solo per citare alcuni suoi successi). Un campione anche di stile visto che per tutta la giornata, persino ai ristori e mentre pedalava, non è mai stato avaro di foto e selfie chiesti dai suoi numerosissimi fans. Una grande macchia celeste e rosa, i colori delle maglie da ciclismo che i partecipanti si sono trovati nel pacco gara con l’invito di indossarla per celebrare il ventennale, ha invaso ieri mattina Borgo Mazzini.

Alla partenza tantissimi campioni che hanno scritto la storia del ciclismo, da EVGENY BERZIN (un Giro d’Italia) al Ct della Nazionale DAVIDE CASSANI, l’olimpionico EROS POLI, Daniele PONTONI, gli ori olimpici JURY CHECHI e il portabandiera delle Olimpiadi di Torino 2006 ANTONIO ROSSI e molti altri, c’era Stefano ALLOCCHIO, direttore di gara del Giro d’Italia ed ex prof. Sui pedali anche il campione Marzio BRUSEGHIN, nuovo commentatore di RAI SPORT per il Giro d’Italia e altri eventi, ma anche il direttore di SKY SPORT Giovanni BRUNO con la sua équipe a partire a Francesco PIERANTOZZI e Elisa CALCAMUGGIA, due volti noti dello schermo. “Venire a Treviso per me è sempre come tornare a casa, mi sento in Famiglia e Nani mi trattava come un figlio – racconta INDURAIN che sul palco d’arrivo seduto accanto a Cassani e a Fausto ingaggia un siparietto per i tanti tifosi che lo ammirano ancora oggi – è sempre un piacere venire a pedalare alla granfondo. Lo faccio volentieri per ricordare anche l’amico Andrea. Il percorso è bello, anche se c’è la salita di Praderadego durissima. E’ stato un po’ caldo ma a luglio è normale. All’ultimo rifornimento mi sono fermato a fare foto e non ho visto Fausto passare, lui ha dovuto aspettarmi, la prossima volta gli metto il Gps!”.

ll Team SKY ha schierato come gregari di Fausto Pinarello Gianni MOSCON, Danny VAN POPPEL, Andy FENN, Fran MILLAR e David CIONI. Tra una battuta e l’altra FAUSTO PINARELLO racconta che nessuno dei ragazzi del Team Sky in realtà aveva il coraggio di passare Indurain per una sorta di rispetto reverenziale. “Era bello vedere Miguel andare avanti e indietro ai ristori – racconta il CT DAVIDE CASSANI - Più che una granfondo è stata una bella festa del ciclismo, vedendoci molti si aggregavano a noi per fare almeno un pezzo al fianco del grande campione. Come al solito una bella e sana fatica”. Una faticaccia invece a quanto pare per EROS POLI: “Nel rientro abbiamo cominciato a tirare io e Miguel, è stato bellissimo, mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo anche se quando lui ha cominciato a tirare ai 52km/h non vedevo l’ora di arrivare per mettere fine alla mia fatica!”.

“Questa era un’edizione importante ed era giusto che il team Sky fosse presente in modo importante – ha commentato DAVID CIONI – questa famiglia ha fatto tanto per la nostra squadra”. “Sono rimasto impressionato da quanto vanno forte i primi – ha ribattuto GIANNI MOSCON – per noi è stata una bellissima pedalata”. Gli ha fatto eco Van Poppel: “E’ stata per me una grande emozione fare da gregario e pedalare al fianco di Miguel Indurain, una leggenda del ciclismo. E questo grazie alla granfondo Pinarello”. Un’edizione da record per le temperature mai state così calde in 20 anni e che hanno fatto selezione quasi più che il durissimo Praderadego (in quasi 2.000 hanno preferito girare per il Medio, in 1.260 hanno fatto il Lungo), ma da record anche per le donne iscritte (320) che in proporzione al totale, hanno registrato una percentuale davvero molto alta nel mondo delle granfondo, merito sicuramente di CARLA PINARELLO e del suo grande carisma nel mondo femminile.

I granfondisti arrivavano da tutto il mondo (tantissimi gli orientali, Giappone, Singapore, Thailandia, Korea dove il brand Pinarello e il Made in Italy sono un vero must) anche per testare le famose Pinarello made in Italy su cui in questi giorni pedala la maglia gialla al Tour de France. Partiti gli amatori è stata la volta dei più tranquilli, i 500 che hanno animato la GOURMET pedalata non competitiva nella Marca Trevigiana dedicata agli appassionati delle due ruote ma anche della buona cucina. Capofila della pedalata la (11 volte) campionessa del mondo di pattini in linea Silvia MARANGONI. Uno dei ristori era molto speciale ed era gestito dal campione Alberto CURTOLO. “E’ stata una delle più calde granfondo di questi 20 anni – ha commentato alla fine Fausto PINARELLO – ma è stato un grande successo e soprattutto una bellissima festa di sport. Devo ringraziare in particolar modo le centinaia di persone che ci hanno aiutato a realizzare tutto questo, dai volontari ai ristori a quelli lungo le strade, ai meccanici, ai pacchi gara…non so come hanno fatto con questo caldo, sono stati bravissimi e a loro tutti va il mio personale Grazie! I ciclisti erano contenti e stupiti di trovare persino l’acqua fresca ai ristori! Siamo a luglio e a Treviso è caldo, è estate, la Pinarello è la gran fondo prima di partire per le vacanze e nessuno vuole mancare”. Il Futuro? “Penso già al prossimo anno, a qualche modifica del percorso. La gente che ti ringrazia dopo il traguardo per la bella giornata di sport che le hai regalato è lo stimolo più importante per guardare con nuovo entusiasmo all’edizione del 2017. Ci hanno chiesto di distanziare La Pina di qualche giorno dalla Maratona dles Dolomites per permettere il recupero. Presto detto, la granfondo Pinarello del 2017 sarà il 16 luglio”. Vietato mancare !

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