Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come le nuove P Zero Race RS è davvero bello! Il tubeless offre diversi vantaggi, ma sulla bilancia, almeno per quanto riguarda la bici da strada, ci sono diversi limiti che possono pesare per alcuni ciclisti. Detto questo, Pirelli assicura agli amanti della camera d’aria un percorso di pari opportunità e lo fa con un copertone in cui sono concentrati tutti gli elementi vincenti della famiglia P Zero.
Un esempio di eccellenza italiana
il nuovo P ZERO Race RS per camera d’aria è un prodotto di altissima gamma completamente Made in Italy ( nasce nello stabilimento di Bollate alle porte di Milano ) ed è un copertoncino che utilizza gomma naturale ( circa il 14% del peso totale ) certificata FSC® (Forest Stewardship Council® – ONG riconosciuta a livello mondiale per la gestione forestale responsabile). Ovviamente in questo nuovo prodotto confluiscono tutte le risorse del marchio, le stesse utilizzate per affiancare gli atleti dei team World Tour Alpecin-Deceuninck e Lidl-Trek, un know how davvero pazzesco che permette a Pirelli di applicare nei copertoni da ciclismo le migliori tecnologie impiegate nel motorsport. Si tratta quindi di uno pneumatico che si posiziona al vertice della linea hi-performance road, una posizione di vertice condivisa con la copertura omologa destinata al sistema TLR.
La camera d’aria si evolve, parola di Pirelli
Le nuove camere d'aria in TPU presentano caratteristiche uniche che portano il binomio camera d’aria/copertoncino a prestazioni sconosciute fino a pochi anni fa. Sfruttando una camera d’aria in TPU possiamo risparmiare moltissimi grammi ( anche più di 70 grammi per ruota ), inoltre, possiamo godere di una migliore protezione contro le forature e anche della possibilità di riparare la camera con una semplice toppa adesiva in pochi istanti. Insomma, questo nuovo prodotto resta imparentato con quello realizzato in butile solo per via delle forme, ma per il resto cambia tutto. Il nuovo P ZERO Race RS, specificatamente creato per l’utilizzo con la sua camera d’aria SmarTube, vi permette di ottenere un setup leggerissimo che regala reattività e leggerezza, sensazioni più che positive che si riversano istantaneamente sulla pedalata.
Mescola SmartEVO2, aderenza e velocità, c’è tutto quel che serve
Il P ZERO Race RS utilizza la nuova mescola SmartEVO2 realizzata negli stessi stabilimenti Pirelli che mettono a punto i vari compound per il motorsport, Formula 1 compresa, un vantaggio davvero consistente per l’utilizzatore finale. La mescola si basa su una miscela di polimeri trattati chimicamente per potenziare le funzioni delle varie catene polimeriche e concedere aderenza e velocità. Bastano poche pedalate per rimanere conquistati dal nuovo P ZERO Race RS, uno pneumatico incredibilmente comunicativo e veloce. Le discese esaltano il grip e la tenuta laterale, un’incredibile confidenza che vi permette di stabilire nuovi record. La scorrevolezza è da riferimento e si apprezza soprattuto se non esagerate con le pressioni. Vi ricordo che se aumentate di poco la vostra impronta a terra senza eccedere con le pressioni, lo pneumatico subirà consumi minori e vi regalerà tutta la scorrevolezza che la mescola può garantire. Nella prova ho scelto la versione black da 28-622, ma vi segnalo che il nuovo P Zero Race RS è disponibile anche nelle misure 26-622 e 30-622 con altre due opzioni di colorazione dei fianchi, una Classic ed una Retrò. Ho montato questi pneumatici su ruote URSUS Proxima 50 Team Edition ( davvero spettacolari ) con camere SmarTube Pirelli da 35 grammi per ottenere un set che non supera i 2 kg.
I pro per la camera d'aria? Ancora tanti
Il sistema copertoncino / camera d’aria offre davvero molto in termini di praticità e affidabilità, inoltre, regala performance davvero elevate che possono tranquillamente affiancarsi a quelle offerte da un copertone TLR. Leggerezza, scorrevolezza, grip e tanta affidabilità sono elementi cardine su cui il nuovo P Zero Race RS costruisce tutto il suo successo.