Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One, un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al Criterium du Dauphiné 2025, giornata chiusa con uno splendido primo posto nella volata finale. Ma quanto può essere veloce una bici da strada conforme ai regolamenti UCI? La risposta arriva da test indipendenti che incoronano la nuovissima Factor ONE come la bici da strada più veloce al mondo.
Tutto nel ciclismo di oggi cambia, compreso l’approccio alla progettazione
Sarebbe superfluo ricordare come oggi le cose siano profondamente cambiate nel ciclismo, uno sport in cui la velocità si è alzata decisamente. Abbiamo visto negli anni corse svolte a velocità record e forse tutto questo accade anche perché diversi elementi nelle bici sono cambiati. Gli assetti sono fortemente aero ed è più facile oggi imbattersi in corridori con posizionamenti più avanzati e bici allestite con imponenti manubri aerodinamici, pedivelle più corte e ruote ad alto profilo con pneumatici sempre più larghi. Ecco, partiamo da qui, la nuova Factor ONE nasce da questi elementi e integra in maniera definitiva accorgimenti e soluzioni pensate appositamente per rispondere a chi nelle condizioni di gara desidera essere il più veloce.
Bayonet Fork & Chin Fairing, la rivoluzione parte da qui
La ONE introduce un sistema frontale originale in ogni sua parte, un frontale rivoluzionario composto dalla forcella bayonet e da un manubrio decisamente innovativo, due particolari strutturali che cambiano il volto di questo prodotto e sono stati sviluppati tramite centinaia di iterazioni CFD. Ovviamente sono stati anche i recenti aggiornamenti regolamentari UCI a rendere tutto questo possibile.
Cosa cambia?
Cambia il controllo del flusso dell’aria, infatti, il sistema messo a punto da Factor riduce la resistenza aerodinamica e mantiene i vantaggi acquisiti anche oltre i 15° di imbardata, dove altri telai aerodinamici iniziano a perdere i loro vantaggi. Gli ingegneri Factor hanno anche ideato un sistema per favorire chi ricerca posizioni sempre più aggressive svincolando l’attacco manubrio dall’asse originale dello sterzo. Tutto questo viene ottimizzato per una posizione che prevede pedivelle più corte e porta l’atleta ad essere più raccolto e aerodinamico rispetto a quanto succedeva con la Ostro VAM 2.0. Ovviamente la nuova forcella ed il nuovo manubrio sono stati ottimizzati per fare in modo che la bici sia stabile alle alte velocità ma anche precisa e agile nella guida. I foderi larghi e allungati creano flussi puliti che lavorano meglio con il movimento delle gambe, inoltre, in questa configurazione lavorano meglio anche le ruote. Difficile togliere gli occhi da quella forcella e da quel frontale cosi massiccio e aerodinamico, la nuova Facton ONE porta su strada accorgimenti che abbiamo visto solo in pista e lo fa offrendo una guida reattiva ed emozionante. Il frontale è qualcosa di magnifico, un inno all’aerodinamicità. Ad impressionare è soprattutto quello che potremmo forse definire ancora il tubo sterzo, allungato e piatto come nessun altro.
I test indipendenti mostrano molto
I test realizzati nella galleria del vento di Guelph in Canada e nell’italiana SASI hanno rilevato che la nuova Factor ONE è più veloce del 8% rispetto alla OSTRO VAM 2.0, ma anche tra il 22 ed il 15% più veloce rispetto a modelli concorrenti presi spesso a riferimento per via delle loro prestazioni aerodinamiche.
Nuovo cockpit integrato, un prolungamento del proprio corpo
Il nuovo sistema cockpit elimina completamente quello che possiamo tranquillamente definire lo stem tradizionale e introduce in partenza cinque misure equivalenti (110–150 mm) intrappolare nelle sue forme e fino a 15 mm di spessori con 35mm di stack che non va ad intaccare le performance aerodinamiche.
Colori e disponibilità, si parte subito
La Factor ONE è disponibile nelle taglie 47, 52, 54, 56 e 58, e nelle sontuose colorazioni Blush, Nimbus Grey, Onyx Black e Silverstone. I prezzi? Allineati all’unicità del prodotto. La versione Shimano Ultegra costa 13,099€, mentre quella Dura-Ace arriva a 115,099€. Per quelle montate SRAM servono 13,399€ per averla con il Force e 115,499€ con il Red, entrambi con power meter. Per averla montata con l’ultimo Campagnolo Super Record 13s servono 15,899€. Probabilmente in questa configurazione sarebbe perfetto il nuovo Super Record con monocorona anteriore nuovo deragliatore con cassetta dedicata. Il kit telaio viene 8,199€ mentre quello comprensivo di ruote BI 62 costa 11,399€.
Parole che fanno sognare
“Credo che questa bici rappresenti la sintesi di dieci anni di lavoro. È un progetto che avevamo in mente da tempo, ma il nostro marchio non era ancora riconosciuto come un riferimento nell’aerodinamica fino a tre o quattro anni fa. Ora che siamo diventati il principale leader di pensiero in questo campo, abbiamo ritenuto fosse il momento ideale per presentare questa bici, su cui abbiamo lavorato circa un anno per portarla al livello attuale.” Queste le parole di Rob Gitelis, fondatore di Factor Bikes. A rafforzare questi concetti ci pensa Graham Shrive, Chief Engineer, Factor Bikes: “È la migliore bici che abbia mai realizzato, e credo la migliore prodotta finora nell’industria della strada. Il motivo sta nella chiarezza dell’obiettivo: nessuno ha mai messo in discussione la missione, ovvero costruire una bici che aiuti i corridori a vincere le gare.” A livello emozionale e per dare concretezza ai concetti espressi dai due precedenti responsabili ci pensa poi David Millar, Brand Director di Factor Bikes: “Dopo il nostro media event ho guidato un prototipo della ONE giù da Els Angels. Non era neppure regolata secondo le mie esigenze, con freni invertiti e altro ancora da regolare e ho comunque segnato il miglior tempo dell’anno, primo su oltre 14.000 corridori. La bici sembra decisamente viva, è difficile da descrivere. La velocità, la posizione, la guida… è qualcosa di diverso.”