La Canyon Endurance CF 9.0 è una bici molto particolare: appartiene infatti ad una nuova categoria di biciclette stradali che ha raccolto grande fortuna negli ultimi anni, vale a dire i modelli “endurance”, votati a macinare km e km offrendo al ciclista una comodità fino ad ora sconosciuta.
Probabilmente la capo stipite di questo filone fu la Specialized Roubaix, dotata di elastomeri e geometria più aperta per smorzare le feroci vibrazioni offerte dalle strade del “nord”, poi nello stesso periodo Look con la brillante 675 Light, BMC con Granfondo e Trek con Domane andarono a formare un bel gruppetto di prodotti comodi ma molto performanti.
Comode non vuol dire lente e neanche meno prestazionali, infatti questi modelli sono studiati per offrire ottime doti dinamiche associate a quote ciclistiche moderate che permettono ad alcuni ciclisti di andare molto più forte di prima.
Gli indizi sono molto chiari, basta dare una semplice occhiata alle quote ciclistiche per comprendere quanto la musica cambi rispetto ad un modello per l'agonismo.
Prendiamo in esame un modello della casa tedesca, la Ultimate CF, il telaio con cui Quintana ha dominato il Giro d’Italia 2014.
Partiamo dalla misura dell’interasse, 989 mm per la Endurance e 978 mm per la Ultimate, entrambe in taglia media, l’altezza del tubo verticale è di 545 mm per la Endurance e 537 mm per la Ultimate, mentre per la lunghezza dei foderi posteriori si passa dai 415 mm della Endurance a 410 mm per la Ultimate.
Infine, i due dati che mostrano al meglio, seppur numericamente, le profonde differenze tra i due modelli, ovvero i 378 mm di Reach per la Endurance (distanza orizzontale tra il canotto dello sterzo e la proiezione del movimento centrale) rispetto ai 383 mm della Ultimate e i 571 mm di Stack della Endurance (dislivello tra parte superiore del tubo di sterzo e movimento centrale) contro i 560 mm della Ultimate.
Il Reach e lo Stack sono due misurazioni indipendenti dall’allestimento adottato e vanno a definire diverse tipologie di seduta, per esempio: con un Reach maggiore, le braccia saranno più distese e la posizione sarà più sportiva a parità di Stack, diversamente all’aumentare dello Stack, la posizione in sella sarà più rilassata ed eretta (a parità di Reach). La parte “noiosa” dei numeri è finita, ho solamente cercato di farvi capire come siano importanti alcuni valori per inquadrare meglio il telaio della Endurance.
Ora fermiamoci ad osservare la bici e vedremo uno sterzo molto alto con una geometria complessivamente meno “spinta”. In un attimo, balzati in sella noteremo che sarà incredibilmente semplice tenere la presa bassa, sì, proprio quella posizione che i “prof” adottano con grande disinvoltura, la stessa che regala quel grande mal di schiena che accompagna il lunedì mattina di tanti ciclisti amatoriali... A fine uscita i benefici per spalle e schiena sono molto evidenti grazie ad una posizione più eretta del busto. Il carro lungo e l’interasse generoso donano grande stabilità, soprattutto a velocità sostenuta.
Il telaio ha una linea estremamente pulita e la verniciatura opaca (disponibile in due varianti nero/grigio/rosso e nero/grigio/azzurro) è molto curata e di forte impatto scenico. I foderi alti e la forcella sono ottimizzati per sopportare grandi carichi longitudinali, mantenendo grande rigidità laterale e torsionale. La forcella da 1 1/2 pollici in basso e 1 1/4 pollici in basso con serie sterzo Acros Ai-70 Fiber pesa solo 325 gr.
Il movimento centrale oversize con cuscinetti di tipo Press Fit e foderi bassi asimmetrici permette rilanci vigorosi e veloci.
Il gruppo è un Ultegra 6800 ad 11 velocità, ottimo in tutti i contesti. Le cambiate sono precise e la frenata è potente mentre la guarnitura è una classica compact con 50-34.
Manubrio e pipa sono Ritchey WCS in alluminio, piuttosto leggeri e ben rifiniti. Il nastro manubrio è un prodotto di casa Canyon, morbido e abbastanza spesso.
La comodità di questa bici è accentuata da un reggisella davvero unico sviluppato con Ergon, il CF3 Pro Carbon formato da due steli in carbonio UD paralleli e uniti tra loro solo ad un capo con un arco che basculando longitudinalmente smorza al meglio tutte le asperità derivanti dal terreno. Questo reggisella potrebbe risolvere già da solo i problemi di schiena di molti di noi: è incredibile come un accessorio simile sia in grado di mutare in meglio la qualità di una pedalata..
La sella è una Fizik Aliante VS confortevole e ben sagomata ed è dotata di canale di scarico per la zona prostatica. Le ruote sono DT SWISS R23 Spline scorrevoli, robuste e leggere (1520gr +/-). I raggi DT Aero Comp neri con montaggio "straight pull" incrociati su tutti e due i lati sulla ruota posteriore portano grandi doti di robustezza e affidabilità.
Ho pedalato diverso tempo su questa Endurance e credo di aver percorso quasi 800 Km divisi in uscite lunghe in collina e allenamenti settimanali in gruppo a velocità sostenuta. Pedalare fuori sella viene bene, ma il meglio della pedalata avviene da seduti. Quello che mi ha colpito fin dalla prima pedalata è stata la facilità con cui grazie ad una presa bassa e comoda abbia potuto viaggiare a medie alte senza affaticare la schiena. La posizione aerodinamica permette logicamente un minor consumo energetico a parità di velocità rispetto alla classica posizione con presa alta sulle leve. Tra le curve, grazie a generosi Continental Gp 4000 da 25 mm (effettivi sono qualche millimetro in più), la stabilità non manca mai, ma non pretendete reattività felina da questo telaio, se cercate queste doti, prendete un Ultimate Cf.
L’altezza complessiva non rende questa bici un fulmine nelle discese tecniche. Riuscirete a fare al meglio tutte le curve di ogni Granfondo a cui parteciperete, state tranquilli! Il costo di 1.799€ è un fortissimo incentivo all’acquisto, normalmente a questo prezzo si prende un buon usato. I circa 7.400 gr di questo allestimento la rendono un gradevole compromesso nell’affannosa ricerca del rapporto qualità/prezzo, frangente in cui Canyon dice la sua, grazie alla vendita on-line della propria linea.
La Endurance CF 9.0 è la scelta ideale per chi desidera una mezzo performante e comodo, una bici che ci permetta di arrivare a casa dopo 150 km senza i soliti dolori posturali dovuti ad assetti troppo racing. Diciamo la verità, non tutti sono in grado di pedalare pancia a terra tutto il tempo dell’uscita, ma non è una colpa! Se dovessi comprare la Endurance Cf 9.0, non starei a diventare matto sostituendone la componentistica, la terrei così com’è poiché questo allestimento è molto bilanciato, al massimo comprerei un paio di ruote in carbonio, ma solo per le grandi occasioni.
Abbigliamento e accessori indossati nel test:
-Poc Octal-Poc DO Blade
-Completo X-BIONIC The Trick
-Gilel X-BIONIC
-Guanti invernali LaClassica
-Calze Oxeego bike
-Scarpe Fizik R3B Uomo
-Garmin 810
Giorgio Perugini