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VISION. Metron 4D, adrenalina pura
dalla Redazione | 27/11/2014 | 07:00

Quest’anno il marchio Vision, altamente specializzato nella creazione di accessori destinati alle cronometro, ha inserito a catalogo molte parti nuove destinate espressamente al ciclismo su strada.
Nei componenti della linea Metron 4D la prerogativa di Vision nel ricercare la massima aerodinamicità non è andata persa, infatti,  potrete notare - osservando le foto - quanto i profili siano curati per questa peculiare prerogativa.
La sigla 4D identifica una parte del progetto affidata a test fluidodinamici computerizzati (Cfd), tecnologia evoluta che permette di conoscere il comportamento dinamico di un oggetto senza doverne produrre inizialmente un prototipo, praticamente in 4 dimensioni.
Dalle informazioni raccolte, aggiunte ad un processo di costruzione evoluto, nasce un insieme di accessori che raggiunge prestazioni al top sotto molti punti di vista.

Partirei descrivendovi la curva Metron 4D, a tutti gli effetti un manubrio di una particolarità morfologica unica. Costruita con fogli di Carbonio e Kevlar, la curva presenta un taglio alare con appoggio molto ergonomico. Viste dall’alto, le barre del manubrio presentano una curvatura in avanti di 10º, accorgimento che rende molto più naturale l’impugnatura in queste zone.
Basta provare questo manubrio una volta sola per rendersi conto subito quanto questa nuova inclinazione permetta una presa più naturale per le nostre braccia, con un angolo retto tra manubrio e polso.
Il piano di appoggio è leggermente alzato rispetto alla parte che si alloggia nell’attacco manubrio: in questa maniera il manubrio guadagna quel centimetro di altezza che rende la presa ancora più facile e molto più rilassante per la schiena.
Con un drop di 125mm e 80mm di reach (stiamo parlando della classica compact di Fsa) la presa è comoda e ad un’ottima portata. Il drop è molto particolare, infatti il manubrio in questa zona cambia inclinazione spostandosi verso l’esterno di quasi 5mm permettondoci di afferrare le leve dei cambi che girano leggermente all’esterno (vedi foto frontale).
La parte che funge da appoggio poco prima della zona destinata alle leve è leggermente appiattita per garantire un impatto comodo e naturale ai palmi delle nostre mani. L’apertura delle code terminali è di 2º, mentre sottolineo che il passaggio dei cavi è interno per offrire pulizia e ordine alla vista frontale (manubrio già predisposto per passaggio cavi del cambio elettronico). Particolari attenzioni sono dedicate alla zona che accoglie le leve dei freni, dove il carbonio è rinforzato ed è più ruvido per serrare al meglio le leve.
La rifinitura esterna è in un elegantissimo carbonio unidirezionale con grafiche Vision in rosso e bianco o bianco e nero. La mia 43cm (centro/ centro nella curva superiore del manubrio) pesa 255 gr, peso discreto rispetto a quello dei diretti concorrenti.

L’attacco manubrio Metron è un monoscocca in carbonio fornito con attacco forcella da 31,8mm e riduttore interno in alluminio da 28,2 (per tubo forcella da 1-1/4’) . Lo stesso frontalino è in carbonio e accoglie le viti di fissaggio del manubrio in maniera opposta ai sistemi tradizionali. Questo nuovo particolare dona più robustezza a questa struttura garantendo anche un aspetto più pulito e maggiore aerodinamicità. Le viti sono in titanio, nobile lega che permette di risparmiare grammi preziosi nonché evitare fastidiose ossidazioni.
La finitura è sempre in carbonio unidirezionale molto elegante con queste grafiche. Il peso del modello che ho in uso è di circa 155 grammi, ottimo per un pezzo simile.

Il reggisella Vision Metron SB25 è molto classico, disponibile nei due diametri 31,6 e 27,2 mm completamente realizzato in carbonio monoscocca ad esclusione del dispositivo per fissare e regolare l’inclinazione della sella. L’offset del modello che ho in prova è di 2,5cm e a catalogo Vision ha anche un modello con offset 0. L’arretramento fisso della sella rispetto all’asse del reggisella è uno strumento molto importante per posizionare al meglio il ciclista secondo le proprie esigenze biomeccaniche.
La lunghezza è di 35cm e, nella sua parte terminale, ospita all’interno l’alloggiamento per la batteria cilindrica del cambio elettronico. Il peso di 207 grammi per il modello da 31,6 è da considerarsi un valore ottimo affiancato al comportamento dinamico di questo reggisella.
Le grafiche rossa/bianca e grigia/ bianca risultano indovinate anche in quest’ultimo elemento del gruppo come del resto la spettacolare finitura esterna in carbonio unidirezionale dall’aspetto marmorizzato.

Su strada in questi mesi ho apprezzato molto la comodità della curva Metron 4D, lo spostamento in avanti della zona di appoggio delle mani mi ha fatto mantenere una posizione più corretta proprio dal punto di vista degli angoli tra le braccia, le spalle e il manubrio. La cura degli spazi di contatto è assoluta e anche nella presa bassa la particolare forma smussata dell’impugnatura rende la presa più confortevole e sicura.
La parte alta è decisamente confortevole, soprattutto per i momenti in cui non si tengono le mani proprio sulle leve.
Nella presa bassa arrivare ai comandi è un’operazione resa ancor più facile dalla curvatura verso l’esterno. La rigidità complessiva della zona sterzo è ottima, soprattutto durante i momenti in cui si sprinta o ci si alza sui pedali. Ricordatevi che l’accoppiata curva/pipa è continuamente esposta a grandi forze e carichi importanti, compito che Vision con Metron 4D e relativo attacco manubrio svolge al meglio.
Il reggisella da 31,6mm mi è apparso molto stabile e sono sicuro abbia reso più stabile il mio retrotreno. La regolazione dell’inclinazione e dell’arretramento o avanzamento della sella è un gioco da ragazzi e permette regolazioni precisissime.
Penso che questi tre accessori siano estremamente ben fatti, realizzati con tecniche e idee che rendono questo kit unico. Il comportamento dinamico di tutti e tre è a mio avviso esemplare in ogni circostanza. Devo essere sincero e affermare che la zona manubrio è in assoluto quella che mi ha colpito di più, comoda ed efficace nel disperdere le vibrazioni che arrivano dal terreno.
L’attacco manubrio ha una aspetto ben dimensionato, le linee sono belle e il frontalino così concepito regala pulizia alla parte frontale del manubrio.
In un contesto simile, il peso di questi tre accessori riveste a mio avviso un’importanza secondaria, poiché Vision è riuscita a garantire a questo kit incredibili doti aerodinamiche ed ergonomiche.
La finitura esterna è eccellente al di là che questo tris di accessori vi piaccia realmente o no. Grafiche e verniciature sono di qualità elevata, come del resto lo sono anche i materiali utilizzati.
Venendo ai prezzi, che dire…la qualità si paga, infatti, il manubrio Metron 4D costa 349€, l’attacco Metron 229€ e il reggisella Metron SB25 223€.
La rigidità dell’accoppiata manubrio/pipa la rende simile, se non uguale, a quella offerta dalla piega con pipa integrata, con la comodità aggiunta di poter accorciare o allungare successivamente la lunghezza dell’attacco manubrio.
Non sono prezzi accessibili a tutti, questo è ovvio, ma questo tris è a tutti gli effetti da considerarsi perfetto per un montaggio di una bici superlativa, curata in ogni particolare. Dopo tutto Vision è da considerarsi un premium brand di Fsa.
Oppure, visti i tempi, è un perfetto up-grade per ringiovanire la nostra bici, regalandole classe ed  un aspetto più recente.

Per info: http://www.visiontechusa.com
 
Durante il montaggio ho usato Giustaforza di Effetto Mariposa, utilissimo strumento per rispettare i corretti valori di serraggio.

Giorgio Perugini

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