I PIU' LETTI
Giannosso, il talento sprecato
dalla Redazione | 28/05/2014 | 07:58

Sergio Giannosso è l’occasione che si è buttata via. È il talento che si è sprecato. È la testa che non è riuscita a star dietro alle gambe. Che giravano forte, da futuro professionista del ciclismo. “Un metro e settantasette per sessantotto chili nei giorni migliori, nelle foto più belle. Velocista: sullo scatto prendevo cinque metri che non mi rimontavano neanche a piangere”, racconta sicuro davanti alle foto di Luigi Ferrando e Jacques Anquetil, nella sede della cicli Monti di Baggio, tra le pieghe della periferia ovest di Milano.

All’anagrafe 1970, a vista qualcosina di più. Sergio é il secondo dei tre figli della signora Ippolita e del signor Giuseppe, partito da Cerignola per fare il muratore a Baggio, dove era più facile andare in bicicletta che giocare a pallone. “Da piccolo il papà mi portava alle gare ciclistiche per vedere mio cugino Alberto che correva. Mi piaceva, ma tanto, che al momento buono gli ho chiesto subito una bici da corsa. Avevo sette anni e lei era rossa: bici Tunisi. Correvo per la Coime di Cornaredo, paese qui vicino; la prima gara ho sbagliato due curve, la seconda l’ho vinta”.

Il papà forse ci spera, di sicuro ci pensa. Dopo il lavoro lo porta ad allenarsi nelle strade lì intorno, e non è poco visto il mestiere che fa, ma non è che butta il suo tempo. Il suo ragazzino ci prende gusto col ciclismo e sbriga la trafila delle  giovanili con le maglie della Arrigoni, Solvea e Nuova Baggio di Alcide Cerato, con le bici del Pep Magni, meccanico di Renato Longo e di quattro olimpiadi con la nazionale.

Poi la Sironi Tanzi per la categoria juniores e per cominciare a fare sul serio: «ho vinto il Giro della Bassa Padana e L’indicativa regionale di Seregno. Ho vinto il campionato provinciale milanese del 1985. Ho vinto a Turano di Massa, a Rho con 250 partenti, ho vinto Zibido San Giacomo. Ho vinto di tre bici, ma anche di tre macchine, ho vinto comunque da solo. Qui ho vinto di poco ma devi vedere da dove sono partito, qui ho vinto e basta». Nomi di corse, di paesi che organizzano corse, di titoli per quelli che vincono le corse; e Giannosso se non vinceva si piazzava, che non è poco. Tutto certificato da due album di fotografie che maneggia con delicatezza, come una bella signora con il suo cofanetto di gioielli. E indica, e spiega e entra nei dettagli. Che sia chiaro, perché quelle cose lì non gliele toglie nessuno. «Al Vigorelli? - quasi se la ride - Guarda che ho vinto anche a Dalmine, Cremona, Fidenza e al Palazzetto dell Sport di Milano». Velodromi e piste che ha conosciuto e che lo hanno conosciuto.
Dopodiché Sergio prende risultati, premi e elogi e li mette in valigia, per presentarsi a Villa d’Almè, sede del al ritiro della Remac Verynet di Mario Cioli, con direttore sportivo Olivano Locatelli. E’ la fine degli anni ottanta e lui ci va per fare il dilettante. «Dividevo la stanza con Matteo Fagnini, Simone  Blasci, Fabio Casartelli, Gianluca Bortolami» Dilettanti passati professionisti agli inizi degli anni novanta, «mentre quelli diciamo più grandi erano Wladimir Belli, Ivan Gotti»; saranno professionisti vincenti. Per dire che alla Remac vincere era normale e non vincere poteva diventare spiacevole, «come quella volta che il migliore dei nostri aveva fatto quinto e io, appena tagliato il traguardo e nasato il clima, ho infilato la mantellina per tornare a Villa d’Almè in bici, da Corsico dove eravamo - 60 chilometri tutti - perché quando non vincevamo poteva succedere di pedalare fino a casa, a corsa appena finita. Nessuno diceva niente, era così e basta».

E così era il ciclismo. Regole non scritte che tutti rispettano perché la Remac é la carta d’imbarco per il professionismo. Ma che aggiunte ai giorni di ritiro che sono tanti, ai chilometri pedalati che sono tantissimi, alle altre regole e altre eventuali punizioni, pesano sulle gambe ma soprattutto sulla testa. Sergio per un  po’ ci prova, ma fa fatica a starci dentro. Chi lo conosce parla di un carattere a spigoli, di liti in corsa, di parole che volano e di scarpe che atterrano, addosso agli avversari. «In corsa mi facevo rispettare, gomitate e spallate erano la mia vita, anzi: correvo solo per vivere l’adrenalina dell’ultimo chilometro. Il brutto carattere mi è venuto dopo».

Di fatto per Sergio è la fine del gioco. Mentre i suoi compagni vanno al Giro di Venezuela e nel resto del mondo per il terzo anno da dilettanti, il più importante, lui deve anche ripetere la maturità di geometra, e poi fare il servizio militare, ma come uno dei tanti  non alla compagnia atleti, che proprio da quell’anno non é più a Milano. È crollo verticale, ma lui non prende scuse. «È colpa mia che non ho continuato, Locatelli mi aveva anche suggerito come. Avrei potuto riprendere col ciclismo e passare professionista un paio d’anni dopo. E invece ho mollato la bici e per quindici anni non ne ho più voluto sapere. Ho il solo rammarico di non aver fatto il ciclista a tempo pieno, almeno per un anno».

Quel diploma l’ha poi preso, per metterlo da qualche parte: «ma lo sai che oggi l’edilizia è morta, vero?» Del ciclista professionista che poteva diventare gli è rimasto lo sguardo da lupo che osserva il gruppo tra gli alberi del bosco, e un grande senso del posizionamento, dice chi oggi corre con lui. «Sono trenta chili sopra il mio peso ma riesco ancora a divertirmi, e arrivo pure davanti».
E mentre lo dice, Sergio si stropiccia Niccolò, il figlio di dieci anni avuto con Francesca, sua moglie. Niccolò gioca a pallone e tifa Inter, che per un ciclista e milanista come lui può sembrare una sfida; di sicuro è una nuova  occasione in cui é raccomandabile usare la testa. E a vederli assieme sembra che stavolta Sergio lo stia facendo per bene.

Alessandro Avalli

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dal 9 all’11 maggio 2025 torna Pavè - Pedalando a Venezia, il bike festival di narrazione che per il quarto anno crea uno spazio di comunità per riflettere insieme sul tempo che viviamo...

Il Maglificio Santini va a celebrare gli oltre oltre 35 anni di collaborazione con l’Union Cycliste Internationale (UCI) di cui è fornitore ufficiale, presentando la nuova collezione Santini X UCI,...

È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso...

Alé, il brand italiano leader nel settore dell’abbigliamento tecnico da ciclismo, annuncia una nuova e strategica collaborazione con GFNY, uno dei più estesi e prestigiosi circuiti internazionali di gare ciclistiche...

Forse molti di noi lo hanno accantonato troppo in fretta il caro alluminio, una lega che ci ha dato sempre tante soddisfazioni e che secondo Fulcrum merita ancora oggi tante...

C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

Specialized amplia la propria offerta per il cross-country e il down country con il lancio della nuova famiglia di ruote Roval Control SL, una gamma pensata per soddisfare le esigenze...

Non lo vedrete diverso dalla precedente versione perché l’estetica resta identica, quello che cambia nel nuovo Superpasso PRO di Vredestein resta nascosto agli occhi ma porta con sé numeri interessanti:...

Arrivano i primi trail della stagione…siete pronti? Se cercate una giacca per passare fuori le notti con la vostra gravel, avete bisogno della ASSOS x Mammut Aenergy IN Hooded Jacket....

Con la bella stagione torna la voglia di scoprirsi e di sentirsi a proprio agio con capi tecnici e performanti, motivo per cui sarete felici di poter attingere anche alla...

Quando la MTB incontra i vigneti e le Colline del Prosecco vuol dire che è tempo dell’XC Tra Le Torri. Tradizionale appuntamento nella giornata della Festa dei Lavoratori, giovedì 1°...

Il nome è quello dell’autodromo definito da tutti come “Tempio della velocità” mentre gran parte della sua velocissima natura deriva dalla sorella da altissime prestazioni Ostro Vam, modello in mano...

Dopo aver portato le bici da strada e gravel Canyon all'apice del successo agonistico, la superstar spagnola Alejandro Valverde, uno dei più grandi corridori della sua generazione, ha firmato oggi...

Il nuovo copertoncino ENERGIA EPS TLR lanciato da CST Tires guida una vera rivoluzione, infatti, come capostipite ad alte prestazioni del segmento stradale del noto marchio taiwanese, è il primo...

Selle Italia presenta la nuova "White Range", una collezione che vede protagoniste le sue selle più iconiche – Flite Boost, SLR Boost e Novus Boost Evo – ora disponibili nell'elegante...

Nel ciclismo di oggi le perfromance migliori si ottengono sempre tramite preparazione e tanto impegno ma anche affidandosi a prodotti innovativi e aerodinamici come accade per il Casco Chrono di...

Ultraleggero, efficiente e sicuro, ma anche sostenibile nella sua produzione grazie al carbonio riciclato..così si presente il nuovo Shuttle Cage Z, il nuovo portaborraccia di Topeak. Leggero e resistente Questo portaborraccia...

Il “Gold Winner” è uno dei premi più ambiti in ambito ciclistico e quest’anno va alla Merida eONE SIXTY SL! È stato uno dei momenti salienti dell’annuale fiera Cyclingworld Europe...

NABICO, il produttore di nastri da manubrio personalizzabili 100% Made in Italy, condivide oggi con voi alcune curiosità riguardo questo accessorio spesso troppo sottovalutato. Dal principio ad oggi le cose...

Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al...

È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene,...

Nimbl e RCS Sports & Events annunciano una nuova partnership con il lancio di una scarpa in edizione limitata dedicata al Giro d’Italia. Questa collaborazione rappresenta l’unione tra due eccellenze...

Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti...

La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy