È arrivata la sentenza della giustizia ordinaria sul caso del team W52-FC Porto: l'ex allenatore Adriano Quintanilha è stato condannato a quattro anni di carcere mentre il direttore sportivo Nuno Ribeiro dovrà scontare una pena di nove mesi. Il team portoghese era stato travolto nel 2022 da uno scandalo doping al termine del quale ben sette corridori furono squalificati e altri furono fermati poco dopo: il diesse Ribeiro fu arrestato nell'aprile 2022 e a giugno l'UCI revocò la licenza alla squadra.
L'operazione "Prova Limpa" aveva coinvolto 26 persone, tra cui ciclisti e membri dello staff. Nella sua sentenza il giudice spiega che "praticamente tutti i fatti sono stati provati, incluso l'acquisto di sostanze dopanti da parte di Quintanilha e Ribeiro e la loro consegna ai ciclisti".
Secondo il quotidiano portoghese Record, il tribunale ha stabilito che Quintanilha era uno degli "individui che hanno ideato il piano di doping iniziale", mentre per quanto riguarda Ribeiro ha confermato che "tutto è passato attraverso di lui ed è stato uno degli elementi fondamentali del sistema di doping".
Per quanto riguarda gli ex ciclisti João Rodrigues, Rui Vinhas, Ricardo Mestre, Samuel Caldeira, Daniel Mestre, José Neves, Ricardo Vilela, Joni Brandão, José Gonçalves, Jorge Magalhães e André Freitas, tutti già sanzionati dall'UCI, sono stati condannati a pene inferiori a due anni e mezzo con sospensione della pena per il loro coinvolgimento nel programma antidoping, anche se il giudice li ha ritenuti l'anello debole della catena.
La società di gestione della W52-FC Porto, vale a dire l'Associazione Calvário Várzea, è stata condannata a pagare una multa di 57.000 euro e ha subito sanzioni aggiuntive che le impediranno di partecipare a qualsiasi tipo di competizione per quattro anni.