Jasper PHILIPSEN. 10 e lode. Un traguardo non banale, perché esigente, con una strada che sale costantemente e riduce la velocità di chi sente il peso dei chilometri e dei giorni. La Vuelta è ormai indirizzata verso la fine, siamo vicini al traguardo, ma Jasper è ormai maestro di prima grandezza e chi lo pilota non è da meno. È l’uomo da battere, ma nessuno riesce nemmeno ad affiancarlo. Fa una volata apparentemente facile, cose che differenziano i fuoriclasse dai grandi corridori e Jasper fa parte di questa ristretta schiera di chi è qualcosa di più, di diverso, di unico. Sesta vittoria in stagione, la sesta alla Vuelta, la numero cinquantasette in carriera, numeri che si vanno ad aggiungere alle dieci tappe al Tour, una Sanremo e tante altre cose. Vittoria di peso, per un corridore che ormai si fa sentire e soprattutto si fa vedere.
Mads PEDERSEN. 8. Ci prova con un’azione che vorrebbe anticipare la volata, ma l’andatura degli Alpicin è già sostenuta e Philipsen è pronto al decollo. Bravo, però, a provarci. A non darsi per vinto. A fare quello che è nelle sue possibilità. È secondo: stella tra le stelle.
Orluis AULAR. 7,5. Il 28enne venezuelano conferma che nelle volate lui è lì, sempre con i migliori, sempre piazzato, sempre presente.
Jenthe BIERMANS. 7. Ancora un piazzamento per questa Arkea B&B in disarmo, prossima allo smantellamento, al rompete le righe, alla fine di una storia che resterà: con il rimpianto.
Ben TURNER. 5. Ha la fortuna di avere dalla sua parte Filippo Ganna, che allunga il gruppo per 800 metri. Pippo gli prepara il terreno, lui però lo perde.
Filippo GANNA. 8. Forse faceva meglio a fare lui la volata, con quella gamba nei dieci ci arrivava.
Jonas VINGEGAARD. 7. Senza agitarsi tantissimo, controlla, risparmia energie e quando si trova in zona traguardo intermedio va a prendersi 4” di abbuono e porta il suo vantaggio su Almeida a 44”.
Joao ALMEIDA. 5,5. Si fa sorprendere dall’azione del danese in rosso e gli concede 4”. Poca roba, cose di poco conto, che contano. Come diceva il Principe della risata Antonio De Curtis, in arte Totò: è la somma che fa il totale…
Mario APARICIO. 6. Dopo l’assolo di Otruba ci prova lui con il compagno di squadra Sergio Geovani Chumil. Guadagnano un piccolo vantaggio sul gruppo, ma almeno fanno vedere la maglia della Burgos, che al momento di piazzamenti nei dieci non ne ha ancora raccolto uno.
Jakub OTRUBA. 6,5. Il corridore Caja Rural Seguros si fa una buona dose di tappa tutto da solo. Lo riprendono a 51 km dal traguardo. Premio della combattività, numero rosso, ma anche cartellino giallo, che la giuria alza per posizione irregolare sulla bici. Alla giuria premio Fantozzi: come è umano lei…