Spesso gli amatori puntano solo su
accessori e biciclette adatti alle competizioni, prendendo completamente sottogamba
il discorso comfort. Rispettare la propria dimensione significa anche scegliere
con criterio ciò che è più affine alle proprie caratteristiche, senza credere
nel tranello di dover fare le stesse scelte dei prof. Chi compra una
calzatura da ciclismo la vuole rigida e leggera, ma se non siete alla ricerca
continua del risultato e vi piace passare molto tempo in bici, vi consiglio
di spostarvi su un prodotto che sia
prestazionale ma anche confortevole. Le nuove Shimano RP9
sono le scarpe giuste per chi ricerca il massimo equilibrio. http://www.shimano-lifestylegear.com/it
Mettiamo le cose in chiaro, scegliere
le RP9 non significa scendere a compromessi rinunciando alla performance, non
scherziamo. Shimano accosta puntualmente a queste scarpe la dicitura “Road
Performance”, un dettaglio che toglie ogni dubbio. Le RP9 hanno l’appeal di una scarpa di
altissima gamma e sono governate da tutto il Know-how che Shimano ha maturato
nelle competizioni, anche se tutto qui viene addolcito e addomesticato per
pedalare comodamente sulle lunghe distanze. Negli anni ho capito che Shimano
non spreca mai una parola e ciò che dice si dimostra puntualmente veritiero.
La tomaia, realizzata con morbida
microfibra e dotata di ampi fori MicroVent (eseguiti a laser) per la
ventilazione, è progettata nel pieno rispetto dell’anatomia dell’arto per
alleviare le pressioni e le forze che agiscono sul piede a serraggio avvenuto. L’aspetto
di questo comparto è molto raffinato, un design minimale che assicura
comfort e leggerezza. 
Vorrei sottolineare il carattere aerodinamico della scarpa, infatti, viste
da fuori le RP9 sono affilate e aderenti ma all’interno la parola d’ordine è
comodità, un rifugio comodo per il piede in tutto il suo volume. Magia? Non
lo so, ma con Shimano funziona così.
La chiusura è affidata al Sistema
Boa®, qui presente con un singolo rotore IP1 posto in prossimità della
parte più alta del collo del piede con instradamento del cavo completamente
nascosto. Per migliorare la calzata viene posizionato nella parte anteriore
della tomaia un classico velcro, un dettaglio in più per cucirsi addosso
questa scarpa. Detto come va detto, un rotore qui basta e avanza,
difficilmente troverete il bisogno di averne un secondo. L’interno è
attentamente lavorato per accogliere comodamente il piede, quindi zero punti
pressione o cuciture fuori posto, in poche parole, un gran lavoro.


Una volta indossate, la sensazione
è quella di una scarpa race. Poche storie, la cosa che vi farà ricrede è
che dopo due, tre, quattro ore di pedalata, non vi verrà mai in mente di
regolare il Boa® per alleggerire la presa. Questa scarpa è comodissima e
strabiliante dal punto di vista della trasmissione della potenza. La tomaia
abbraccia il piede lasciandolo respirare mentre la chiusura può contare su un
contenimento del tallone tremendamente saldo. Utilizzandole, ho spesso avuto un
solo dubbio: potrebbe essere utile un secondo rotore? Probabilmente sì, ma solo
per determinate conformazioni anatomiche.
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