Una cosa è certa, Canyon non è un
marchio che rincorre le tendenze e quando gli ingegneri di questa azienda
tedesca si muovono, lo fanno sempre alla grande dettando spesso le regole.
Era da tempo che si aspettava un modello dedicato al gravel ed è così che
Grail, l’all road Canyon, diventa fin da oggi, giorno del suo lancio,
una delle proposte più interessanti di questo settore. Potete vederla qui.
Il bello di una bici gravel sta
nelle infinite possibilità di scelta che offre: basta uscire di casa e
seguire l’onda dei propri pensieri passando dall’asfalto allo sterrato, in
totale libertà. Tutto questo può avvenire senza tante complicazioni,
infatti, non servono sospensioni per dare il carattere giusto ad un telaio
come questo ma basta e avanza l’esperienza Canyon per sfornare la ricetta
giusta. L’ostacolo iniziale per la progettazione era quello di configurare un
telaio veloce, comodo nelle asperità ma anche agile, insomma, non un
semplicissimo progetto.
L’equilibrio di un mezzo simile è
alla radice della sua identità, ancor di più se si tratta di un telaio
“avventuroso” e potenzialmente senza limiti come questo.

Grail nasce per portare
l’esperienza del ciclista ad un livello superiore, offrendo velocità e
stabilità con un passo allungato ma anche agilità dove serve con un manubrio leggermente più largo per esaltare
la guida tecnica. Potrete montare pneumatici fino a 40mm con cerchi tubeless
ready per andare incontro alla praticità e al piacere di guida. 
La trasmissione Shimano è scelta
appositamente per fornire una grande varietà di rapporti, utili per
affrontare in disinvoltura tutti i terreni senza incappare in grandi salti tra
una marcia e l’altra. Per chi non vuole lasciare nulla al caso, vi segnalo la
preziosa collaborazione tra Canyon e Topeak per fornire a Grail un’esclusiva,
leggera e robusta serie di borse per viaggiare. 
www.canyon.com/grail
