Luigi Ganna, il primo a vincere il Giro d’Italia nel 1909, è un burattino in legno, polistirolo, tovaglioli di carta, tempere, gesso, cordone, lana, fili di lana, tessuto di lana, tessuto di cotone, bottoni, lacci per scarpe, fiori di carta. Alfonsina Strada, l’unica donna che abbia mai partecipato al Guro d’Italia degli uomini, nel 1924, pedala in un teatrino fatto in stoffa, lana, bottoni, perline, passamaneria, cappelliera, cartoncino e corridori di carta dal “Corriere dei Piccoli” del 1965. E la Corsa Rosa, che illumina tutti i mesi di maggio, è una piccola installazione con corridori in alluminio anni Ottanta, fiori di carta e un metro da cucito in plastica.
Fernanda Pessolano celebra la centesima edizione del Giro d’Italia, quella che partirà da Alghero venerdì 5 maggio e si concluderà a Milano domenica 28 maggio, con “Giro giro tondo”, una mostra di teatrini e installazioni, idee e intuizioni, cartamodelli e giocattoli, slanci artistici e schede poetiche, materiali riciclati e molto altro. La mostra è stata inaugurata nell’Istituto italiano di cultura a Dublino, in Irlanda, che tre anni fa con Belfast e Armagh ospitò il Giro dipingendosi di rosa, alla presenza dell’ambasciatore italiano Giovanni Adorni Braccesi Chiassi.
Fra le opere elaborate dalla Pessolano, “La bufera sul Bondone”, teste di burattini in polistirolo, tovaglioli di carta, colla e gesso, e un cartamodello cubista tridimensionale in pile, cotone, passamaneria, cordoncino e frange del XIX secolo, dedicato a Vittorio Emanuele III. L’ultimo re d’Italia preferiva la numismatica alla sport, ma il suo ruolo lo avvicinava alle competizioni e ai campioni. Il 28 luglio 1895, quando era ancora Principe di Piemonte, inaugurò il velodromo di Ripa d’Arno a Pisa; nel 1902 al velodromo di Porta Salaria a Roma, per i primi Mondiali disputati in Italia, premiò il danese Thomas Ellegaard con un cronometro d’oro con la stemma reale in brillanti; il 27 ottobre 1938 elevò l’olimpionico della pista e seigiornista Franco Giorgetti a cavaliere della corona d’Italia; e durante gli anni del suo reame donò la Coppa del Re al vincitore di una gran fondo che si disputava tra Piemonte e Lombardia. Vittorio Emanuele III annunciò di voler abdicare (accadde il 9 maggio 1946) il 18 marzo 1946, il giorno prima della Milano-Sanremo vinta da Fausto Coppi.
Esposti anche un paio di occhiali eroici, tipo motociclista, per strade bianche, antipolvere e antifango, e una lanterna, di quelle usate per illuminare la strada e gli stessi corridori quando le tappe cominciavano prima dell’alba e si concludevano dopo il tramonto. Inoltre, cento schede su corridori, tappe, biciclette, curiosità.
“Giro giro tondo” è stata organizzata dall’associazione Ti con Zero e fa parte di “Libri nel Giro 2017”, sostenuto dal Centro per il libro e la lettura (che ha donato libri sul ciclismo all’Istituto italiano di cultura di Dublino) nell’ambito del “Maggio dei libri”, da repubblica.it, dal Comune di Tirano e dal Sistema bibliotecario ceretano-sabatino. La mostra rimarrà aperta a Dublino fino al 29 aprile, poi si trasferirà a Tirano (Sondrio), sede di partenza della diciassettesima tappa, dal 16 al 31 maggio. “Libri nel Giro 2017” proseguirà fino al 5 giugno nelle biblioteche di Bracciano, Campagnano Romano, Manziana, Mazzano Romano e Santa Marinella, e nelle biblioteche e nei comuni di tappa durante il Giro d’Italia under 23, dall’8 al 15 giugno.
Marco Pastonesi