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FESTEGGIATI I 49 ANNI DI ATTIVITA’ DELLE GLORIE DEL CICLISMO TRIVENETO
di Francesco Coppola | 11/11/2025 | 08:18

E’ stata una bellissima ed importante domenica dedicata ai campioni del ciclismo del passato e del futuro quella che si è svolta presso il Ristorante “Gambaro”, a Cadoneghe, in provincia di Padova, in occasione della 49^ edizione del Ritrovo delle Glorie del Ciclismo Triveneto, il sodalizio che riunisce gli atleti del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige. Un evento che ha riunito i corridori del passato e del futuro del NordEst d’Italia, nato nel lontano 1976 e che è guidato dal Referente Mario Beccia e dal Presidente Onorario Alcide Cerato.

  E’ stata una manifestazione molto sentita ed interessante e che ha visto unite oltre 230 invitati e tra loro le famiglie degli atleti che hanno onorato il ciclismo italiano del passato e di quelli che hanno tutte le carte in regola per poterlo fare nel prossimo futuro. Corridori che hanno scritto alcune delle pagine indimenticabili e i diversi giovani che in futuro potranno dare continuità alla sua storia. A condurre la cerimonia è stata l’ex campionessa italiana e commentatrice di RaiSport, Giada Borgato che era accompagnata dalle Miss, Michela ed Elena.           

  E’ stato un evento che ancora una volta ha evidenziato un legame fortissimo che dura nel tempo con il ciclismo e realizzato da un sodalizio che grazie al direttivo, con passione e dedizione, mantiene la tradizione.

  Al tavolo della presidenza oltre a Mario Beccia e Simone Fraccaro c’erano, Massimo Ghirotto, Moreno Argentin, Roberto Visentini, Giorgio Furlan, Giovanni Battaglin, l’europarlamentare e Consigliere Comunale di Vittorio Veneto, Gianantonio Da Re e l’Assessore del Comune di Resana, Matteo Bellinato. Ad aprire la serie di interventi sono stati proprio gli ultimi due che sono stati premiati da Enrico Zanardo da parte dell’Astoria.

  “Ringrazio per l’invito ricevuto da Beccia e rivolgo un saluto ai tanti amici con i quali abbiamo condiviso tante gare - ha precisato Da Re - . E’ molto bello vedere le glorie del ciclismo e tanti vecchi amici artefici di tante battaglie e sofferenze. Complimenti a questa grande organizzazione”. “Io ho fatto solo una piccola esperienza con il Team Giorgione ma poi mi sono fermato - ha detto Bellinato - . Auguro a tutti una buona continuazione”.

  A portare il saluto dell’Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto sono stati quindi Beccia e Fraccaro che hanno tenuto a precisare: “Grazie per la vostra presenza. Ci teniamo a rilevare una cosa importante perchè nel 2026 festeggeremo il 50° anniversario della nostra Associazione e per questo stiamo già lavorando per cercare di preparare qualcosa di straordinario e di grande importanza e che sono a disposizione le nuove maglie del gruppo”. 

  “Grazie a tutti e specialmente ai colleghi per la presenza che sono arrivati da località molto lontane  - ha sottolineato Fraccaro - ma desidero ringraziare Beccia che di tutta questa organizzazione è quello che opera al novanta per cento e per questo conto di fare di più il prossimo anno”.

  Presenti alla cerimonia il vincitore di 119 vittorie tra i dilettanti, Flavio Martini, il decano dei direttori sportivi Odillo Badoer.

  La manifestazione è quindi proseguita con la cerimonia delle premiazioni degli atleti e delle società che si sono distinti nella passata stagione e che rappresentano il futuro del ciclismo. Il primo a riceverlo è stato il vicentino classe 2009 e allievo del secondo anno, Giacomo Dalla Pria, portacolori del Team Sandrigo Bike con all’attivo quattro vittorie nel 2025. “E’ la prima volta che ricevo questo riconoscimento che è molto bello - ha raccontato il corridore - e sono contentissimo di essere tra i destinatari e per questo ringrazio tutta l’organizzazione. Quello tra i mesi di giugno e luglio è stato per me un bellissimo periodo anche se ho faticato all’inizio ma poi ci ho preso gusto. E’ arrivato un buon piazzamento ai Campionati Italiani nella cronometro ma è stata una stagione molto soddisfacente”.

  E’ toccato poi a Xavier Bordignon, allievo del secondo anno e classe 2009 di Castello di Godego, in provincia di Treviso, che corre per la Postumia 73 Dino Liviero e che nel 2025 ha collezionato 10 vittorie. “Anche per me è stata per me una stagione bellissima - ha raccontato - e per questo ringrazio il mio direttore sportivo. Sono un corridore abbastanza completo e il prossimo anno tra gli juniores correrò con l’Autozai e per questo spero di coronare un bellissimo anno e di poter conquistare la maglia azzurra. Il corridore a cui mi ispiro è l’olandese Mathieu van der Poel”.

  Il successivo corridore a ricevere il premio è stato Jacopo Vendramin, del Team Industrial Forniture Moro-C&O Capital, nato il 19 dicembre del 2008 di Marghera, in provincia di Venezia. E’ un atleta al primo anno nella categoria junior impegnato nel settore multidisciplinare e che si esprime ad ottimi livelli sia su strada che su pista. Proprio in quest’ultima specialità che ad Anadia ha centrato il successo ai Campionati Europei nella specialità scratch; mentre ai Mondiali in Olanda ha vinto l’argento nell'eliminazione e due bronzi nello scratch e nell’omnium. Su strada ha collezionato quattro vittorie. “E’ stata veramente una annata stupenda - ha precisato Vendramin - . A inizio dell’anno non avrei mai pensato ciò che sarebbe successo in futuro. Andando ad allenarmi con la nazionale a Montichiari mi sono reso conto che era sempre più vicino l’obiettivo che volevo raggiungere e ho affrontato gli Europei senza alcuna pressione. Per l’occasione mi ero detto che essendo un atleta del primo anno dovevo fare solo esperienza e alla fine la prima corsa che ho disputato è andata bene ed è stata lei che mi ha dato la maggiore carica per i Mondiali”. “Salire sul podio è una grande soddisfazione e penso che in quelle gare ho dato il massimo che potevo - ha proseguito - . Un pochino di rammarico c’è stata nell’eliminazione alla quale punterò il prossimo anno. E’ una specialità di gruppo in cui bisogna gestirla molto bene e saper stare in gruppo e questo mi viene quasi facile e mi diverte molto”.

  Sul campionato mondiale di Elia Viviani, Vendramin ha detto che: “E’ un corridore dal quale devo solo imparare. Quando siamo stati a Livigno per il raduno della nazionale ho avuto la fortuna di fare un allenamento con lui e posso dire che è una persona che dispensa molti consigli e tranquilla. So che in volata posso giocarmela molto bene ma che devo migliorare in salita. L’anno prossimo correrò sempre per la stessa squadra che mi da tutto e con la quale mi trovo bene, non mi mette pressioni e mi supporta su tutto. Proverò a fare qualcosa in più su strada in qualche gara importante ma ora come ora l’obiettivo sono i Mondiali su pista. Poi si vedrà”.

  Tra le premiate della manifestazione anche Giorgia Pellizotti che non ha potuto essere presente per la sua partecipazione ai Campionati Europei di ciclocross in Belgio. A premiare gli atleti sono stati Mario Beccia, Simone Fraccaro, Moreno Argentin e Roberto Visentini. 

  E’ toccato poi alla società Unione Ciclistica Foen Mictu, nata nel 1959 per merito di Lino Cinel, che ha sfornato tre corridori tra i professionisti. A ricevere i riconoscimenti è stato il presidente e 33enne ex professionista Alex Turrin. “Ho raccolto questo onore anche se non è stato facile prendere il posto di Alfonso Scopel che l’ha guidata per 50 anni - ha sottolineato - . Contiamo su 50 bambini e siamo fortunatamente solidi e continuiamo a testa bassa questo splendido sport con la speranza di poter contare su un altro professionista della provincia di Belluno che ci manca. Ho cominciato come un pò per tutti e i ricordi più belli sono legati alle vittorie e i migliori miei amici sono gli ex compagni di squadra. Il ciclismo fa bene alla salute e alla vita sociale”. A premiare sono stati il pittore Vico Calabrò, Da Re e Bellinato.

  Ad esse premiato anche per essere un grande amico del ciclismo legato alla solidarietà e dove ad Haiti ha adottato tre ragazzi, è stato l’imprenditore friulano Sante Chiarcosso. “Oggi in quel Paese sono in condizioni disperate in quanto c’è la miseria e ci sono le bande. Basti pensare anche l’organizzazione di Medici Senza Frontiere è stata costretta ad abbandonarlo - ha tenuto a precisare - . Con la nostra iniziativa, denominata ‘Pane Condiviso’, dura da 33 anni e per questo abbiamo organizzato la corsa in loro favore. Per l’occasione siamo riusciti a costruire una casa per bambini di strada e purtroppo anche quella struttura, a causa delle bande che distruggono il Paese, siamo stati costretti a chiuderla. Fino a qualche anno fa riuscivamo a spedire loro dei container di viveri. Adesso non ci consentono nemmeno di raggiungere quella località perchè è pericolosa. L’unica cosa è quella di spedire del denaro in modo che le suore possano andare nei supermercati per acquistare il cibo da dare ai bambini. E’ da 33 anni che organizziamo la Corsa per Haiti e quindi vi esorto a partecipare il 17 maggio alla manifestazione che si svolgerà a Gemona che sarà anche Campionato Italiano dei Vigili del Fuoco”. 

  Riconoscimenti sono stati consegnati a Renato Giusti ex presidente delle Glorie; mentre Dino Zandegù ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Se cadono tutti vinco io. Dino Zandegù Cento Storie Vere al 90%”; quindi a Giorgio Furlan per meriti sportivi e a Paolo Mario Bustreo e da sempre collaboratore dell’Asscociazione.

  Giuseppe Lamon, papà del campione Francesco, ha consegnato a Italo Bevilacqua, componente il direttivo delle Glorie del Ciclismo Triveneto, la maglia iridata vinta da suo figlio. “Ho fatto salire in bicicletta Francesco all’età di nove anni - ha raccontato Bevilacqua - e poi lui ci ha regalato tanti titoli olimpici e mondiali”. “Porto i saluti di mio figlio Francesco che è potuto intervenire - ha detto Giuseppe Lamon - e vogliamo rivolgere un grosso ringraziamento a  Bevilacqua perchè è stato lui che per la prima volta lo ha portato in pista. Ma desidero anche ricordare i campioni che non ci sono più, Attilio Benfatto e Cipriano Chemello, che hanno contribuito oltre che da tecnici sono stati dei nonni affettuosi che hanno contribuito a costruire la carriera di Francesco”.

 La cerimonia si è conclusa con calorosi saluti di Beccia che ha dato appuntamento alla 50^ ed attesissima edizione del Ritrovo delle Glorie del Ciclismo Triveneto prevista per il 2026.

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