I PIU' LETTI
ATTILIO NOSTRO, IL VESCOVO CHE PEDALA, TIFA MOSER E SOGNA UN VELODROMO A MILETO. GALLERY
di Pier Augusto Stagi | 10/02/2022 | 08:15

È uno dei nostri, Attilio Nostro. Vescovo di Mileto, Nicotera e Tropea, Attilio Nostro è considerato dei nostri perché pedala e ama il nostro sport «essenza e sublimazione dell’uomo in terra», come è solito dire. Ama il ciclismo fin da piccino, nonostante una “volata” nel mondo del basket, come ala della Pallacanestro Palmi, città che diede i natali al Nostro il 6 agosto del 1966.

Devoto a Nostro Signore dal 1983 quando sente la chiamata, anche se l’anno prima resta colpito sulla via di Damasco «da quel dio greco» che di nome fa Francesco Moser, e del quale è da sempre supertifoso. «Una presenza scenica pazzesca, un modo unico di interpretare le corse…», mi spiega con trasporto.

La vocazione è accelerata da una tragedia, la morte di un fratellino vissuto il tempo di una farfalla, e per dirla con De André come tutte le più belle cose visse solo un giorno, come le rose. Francesco, questo è il nome del piccolo Nostro, nasce a febbraio dell’82 e muore a giugno. «Quel fatto mi ha segnato profondamente il mio animo e mia ha avvicinato a Dio, che era già in prossimità del mio cuore, già albergava in me – mi racconta don Attilio che incontro a Milano, in compagnia di alcuni amici. Mimmo Bulzomì, uno che in fatto di ciclismo ha davvero una malattia incurabile; don Domenico Dicarlo e Giovanni Muzzopappa -. Nell’87 entro in seminario. L’amore per il ciclismo? No, quello non l’ho mai abbandonato: vero, autentico e profondo. Uno sport che mi ha sempre affascinato per il suo modo di mettere a nudo gli uomini, soprattutto nei momenti di difficoltà. L’uomo che non cede, resiste e si salva. L’uomo che arriva fino in fondo, e non importa in che posizione. L’importante è raggiungere la meta. Un traguardo. Un fine».

Membro effettivo della Vatican Cycling, nonché assistente spirituale della sezione della polisportiva Athletica Vaticana, la Cycling entrata a far parte dell’Unione Ciclistica Internazionale il 24 settembre a Leuven, grazie all'abile lavoro diplomatico sportivo di Renato Di Rocco, Attlio Nostro parlerebbe per ore di ciclismo, di certo non gli mancano gli argomenti.

«La scelta di Athletica Vaticana di promuovere il ciclismo – spiega Nostro - nasce dalla consapevolezza della popolarità di questo sport nel mondo vaticano, e non solo. E, come afferma Papa Francesco, pedalare con la bicicletta “mette in risalto alcune virtù come la sopportazione della fatica – nelle lunghe e difficili salite -, il coraggio – nel tentare una fuga o nell’affrontare una volata -, l’integrità nel rispettare le regole, l’altruismo e il senso di squadra”. Sono proprio queste le parole rivolte da Papa Francesco (9 marzo 2019 – Congresso annuale dell’Unione Ciclistica Europea, che, in questa occasione, ospita anche l’Assemblea della Confederazione Africana di Ciclismo, ndr). E sempre il Papa, in quella occasione, propose una riflessione che per Athletica Vaticana è l’icona del proprio servizio: “Durante le gare tutta la squadra lavora unita (…) e quando un compagno attraversa un momento di difficoltà, sono i suoi compagni di squadra a sostenerlo e ad accompagnarlo. Così anche nella vita è necessario coltivare uno spirito di altruismo, di generosità e di comunità per aiutare chi è rimasto indietro e ha bisogno di aiuto per raggiungere un determinato obiettivo”».

Il legame tra Vaticano e ciclismo ha radici profonde ed è stato esaltato in occasione delle indimenticabili partenze del Giro d'Italia nel 1950 con Papa Pio XII e nel 1974 con Papa Paolo VI e ancora davanti agli occhi abbiamo l'udienza di Papa Paolo Giovanni II in occasione del Giubileo del 2000, otto giorni dopo la morte di Gino Bartali. «Bartali è un’altra figura per me essenziale e di riferimento. Un campione di atleta, ma ancor di più di uomo – aggiunge il vescovo -. Non a caso, nel mio piccolo, sto lavorando per la causa di beatificazione, per la sua assoluta grandezza morale. E come ebbe a dire il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, «la beatificazione di Bartali non aggiunge nulla a questo uomo, ma fa bene alla chiesa…».

Papà Pietro era un grande appassionato di ciclismo e di Bartali. Mise in bicicletta uno dei suoi figlioli, Gaetano, classe ’65, bravo dilettante con la maglia del Mobilificio Di Iorio di Palmi. «Era un buon scalatore, con un fisico moderno, alla Miguel Indurain», spiega don Attilio. «Papà Pietro era avvocato, mamma Maria casalinga. Elementari, medie e superiori a Palmi: esco con un diploma in ragioneria. Papà che lavorava all’Inail, chiese il trasferimento a Roma per consentire a me e a mio fratello di proseguire gli studi e di iscriverci all’università. Gaetano ingegneria, io economia e commercio. Entrambi lasciamo dopo pochi esami. Esco dall’Università, entro in Seminario: è il 1987. Il 2 maggio 1993, vengo ordinato prete. Prima vice-parroco (due anni a Santa Maria delle Grazie in zona Prati a Roma; cinque anni al Gesù Divino Lavoratore in zona della Magliana; poi a San Giuda Taddeo in zona Appio Latino, sempre a Roma; infine a San Mattia, zona Montesacro, dove dedico l’oratorio a Gino Bartali, non prima di aver chiesto il permesso a Papa Francesco, il quale risponde: per l’oratorio basta un parroco, per canonizzare ci vuole un Papa».

È un parroco in modalità Moser, sempre all’attacco, mai domo o fermo. È un fiume in piena, di parole e di buoni propositi. Se un parroco deve evangelizzare, lui lo fa, con naturalezza. Come il suo idolo di Palù di Giovo tirava i lunghi rapporti, il vescovo di Palmi va via rotondo. «Mi appassiono alle ciclostoriche, corro anche la Chianina le la Imperiale. Ma quando posso, scrivo anche di ciclismo, sull’Osservatore Romano, per spiegare la bellezza di uno sport che, come ebbe modo di scrivere Gino Bartali all’amico Card. Elia dalla Costa “faticare in sella è ciò che più si avvicina alla preghiera”. E sempre su Bartali e su l’Osservatore Romano, ho scritto dell’attentato di Togliatti, rendendo noto un documento poco conosciuto, redatto da un poliziotto in forza al raggruppamento della Celere di Milano: “Dopo l’annuncio dell’attentato a Togliatti, il comandante del raggruppamento ricevette l’ordine di farci schierare nelle strade del centro, con particolare riguardo alla zona del Duomo. Era un pomeriggio afoso e l’atmosfera che si respirava aveva del surreale: la gente sembrava impazzita, chi piangeva, chi minacciava di scatenare una guerra (...) Tutti gli uomini del mio contingente erano armati di pistola, mitra e sfollagente: gli ordini erano di contenere ogni intemperanza della gente, ma come? Eravamo quattro gatti dispersi in un mare di folla inferocita. A un tratto, si è diffusa la voce della vittoria di Bartali in Francia: non so come, la gente che ci circondava iniziò a ridere e ad abbracciarsi, coinvolgendo anche le guardie del contingente ai miei comandi. Ci trovammo in balìa festosa di persone che, fino a un momento prima, ci avrebbero volentieri sparato”. Questo per dire che cosa? Che non è una leggenda il fatto che Gino Bartali, con la sua impresa, calmò gli animi, ci sono documenti e rapporti che lo testimoniano».

Uomo di testimonianza è anche lui, il Vescovo Attilio Nostro, che sogna di poter dare vita al velodromo di Mileto, che già nel 1991 Mimmo Bulzomì fu lì lì per realizzare. «È un sogno, un’ambizione per tutta la comunità e la Calabria – mi spiega -. Vorremmo realizzarlo in località Margione. C’è un progetto, che va ripreso in mano, rivisto, rivalutato e rimodellato. Tutto fu fermato dalla burocrazia, l’avversario più duro da sconfiggere, più duro di Eddy Merckx. Ma noi siamo ciclisti, e non ci fermiamo davanti a nulla. So che questo impianto potrebbe essere una opportunità per le future generazioni, per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. È nostro dovere provarci, con tutte le nostre forze, da buoni passisti».

La bicicletta ce l’ha, trovata per caso nel giorno del funerale di Andrea Bresci. «Tornando a casa mi sono fermato a Calenzano a fare un saluto all’amico Giovanni Nencini, aveva un telaio della Legnano, verde oliva come quello di Gino Bartali: lo presi». In verità è andato a trovare anche Ernesto Colnago, per festeggiare i 90 anni del Maestro. «Ora ho anche una delle sue. Una ragione in più per fare anche il velodromo». E non smettere di pedalare, come in una preghiera.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Trek lancia una nuova configurazione di Madone Gen 8, una speciale edizione che scende sotto ai limiti di peso minimo imposti dall’UCI e con soli 6, 40 kg, comprensivi di...

Un continuo cambiamento governa questa splendida De Rosa 70 Deva ed il motivo si trova tutto nella sua speciale colorazione, una tonalità glicine cangiante che si rinnova, muta, si evolve sotto la...

Garmin Ltd. (NYSE: GRMN) ha acquisito MYLAPS, azienda olandese leader nel settore del cronometraggio integrato, del live tracking e dell'analisi delle prestazioni che contribuisce a creare un'esperienza sportiva ottimale per...

Nel gruppo si riconosce benissimo, merito della sua eleganza e di un design che ne esalta le forme aerodinamiche. Vi sto parlando della Merida Reacto, un modello che può vantare...

Polini scrive un’altra straordinaria ed emozionante pagina nella storia dell’e-bike racing. Nel suggestivo scenario di Breuil-Cervinia, ai piedi del Cervino, è andato in scena il Gran Premio Polini d’Italia, prova...

Anche andando indietro nel tempo è difficile trovare un corridore così comunicativo e vincente come Tadej Pogacar, uno che si fa amare dalla folla e conquista la stima dei propri...

Fino a poco fa era impensabile pensare ad una scarpa davvero ultraleggera per correre nel XC o nel gravel ad alti livelli, ma oggi le cose cambiano. Le nuove Vento...

Per il 2026 arrivano le nuove BIG.NINE 400, 200 e 40, mtb con una geometria completamente aggiornata, forcelle da 120 mm e dettagli ottimizzati per ogni misura disponibile. Con questi...

Trek ha presentato Untitled No. 25, l'ultima arrivata nella serie di vernici personalizzate Project One ICON. Il nuovo design debutterà con il team femminile Lidl-Trek al Tour de France Femmes...

Guerciotti srl, la prestigiosa azienda milanese produttrice dell’omonimo marchio di biciclette e che ha di recente festeggiato il suo sessantesimo anniversario di attività, sta sviluppando la sua rete vendita. E’...

È stato l’enigma di inizio stagione, il mistero che si è tramutato in una sontuosa gamma di ruote al servizio della formazione World Tour Picnic PostNL. Sono ben quattro i...

Specialized presenta oggi la bellissima e velocissima S-Works Tarmac SL8 “Demi Dreaming LTD”, un’edizione limitata disponibile in soli 400 esemplari numerati ispirata a Demi Vollering, una delle più grandi atlete del circuito...

La nuova proposta Razer di Northwave è una scarpa passe-partout, un prodotto polivalente per chi ama il fuoristrada in ogni sua sfumatura. Comoda, traspirante e leggera gioca il ruolo del...

Dopo aver già raccolto l’interesse del mercato con un round da €500.000 nel 2023, Bikeroom – realtà italiana che sta rivoluzionando il mondo della vendita di biciclette di alta gamma...

Con le nuove Vega Carbon Fizik ha semplicemente deciso di portare ai massimi livelli ogni concetto innovativo con cui ha realizzato le ultime calzature top di gamma in questo ultimo...

Arriva oggi la nuova collezione Foundation Graphic Jersey, il mix perfetto tra stile da gara  e comfort pensato per le uscite di tutti i giorni. Ogni singolo capo riprende lo...

La sostenibilità oggi è una dote imprescindibile per un prodotto, un fattore chiave che eleva lo stato stesso del prodotto posizionandolo in maniera migliore nel mercato. Ovviamente, questo atteggiamento green viene...

Periodo di grandi giri in bici? Vi serve una borsa strutturata in maniera tale da ospitare quello che vi serve per pedalare? La nuova borsa Topeak PakGo Gearpack II farà al...

Quando l’arte incontra la velocità, nascono capolavori in movimento. L’arte non è fatta per rimanere ferma. Non esiste solo nei musei o sulle tele. L’arte si evolve, si trasforma, prende...

Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: manca una settimana al Gran Premio Polini d’Italia, tappa unica del FIM 2025 World Cup Ebike Enduro, in programma il 26 luglio a Breuil-Cervinia, ai piedi dell’inconfondibile profilo del Cervino....

HALO® è la nuova gamma di lubrificanti per catene ad alte prestazioni prodotta da Finish Line, una gamma di prodotti innovativi nati per cambiare le regole e per portare a...

Avete presente il “water dipping”, ovvero la tecnica di verniciatura che genera linee sinuose e irripetibili sulle superfici? Bene, così vengono rese uniche le venti Verticale SLR Wave, la prima capsule...

Campagnolo presenta Pista, una nuova ruota progettata per le competizioni in velodromo e ottimizzata per le specialità tattiche. Pronta a garantire un’esperienza racing a un’utenza ancora più ampia, si propone...

Vi presentiamo due bici che profumano di leggenda, da una parte la bici con cui Ganna ha vinto il suo quinto titolo nazionale, la velocissima Bolide F TT 2024, dall’altra...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy