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VENETO. GIUDICI DI GARA, UN CONVEGNO CON GRANDI TEMI
di Francesco Coppola | 18/02/2020 | 07:10

Le nuove tecnologie e le pratiche in rete in questi anni hanno dato vita ad una sorta di rivoluzione sociale coinvolgendo una infinità di soggetti con le condivisioni che innescano meccanismi che fino a qualche anno fa erano inimmaginabili. Meccanismi che consentono la libertà di diffusione del pensiero ma che non è assoluta e ha dei limiti che possono ledere la dignità, l'onore e la reputazione. E' quanto emerso domenica 16 febbraio in occasione della 48^ edizione del Convegno Regionale dei Giudici di Gara del Veneto svoltosi nella sala "Giorgione" dell'Hotel Fior, a Castelfranco Veneto (Treviso). Un appuntamento importante, incentrato su un tema attuale come "L'importanza dei social network per i Giudici di Gara", coordinato dall'infortunato presidente della Commissione Veneta, Sandro Cecchin, preparato alla vigilia della partenza della nuova stagione agonistica su strada e culminerà con i Giochi Olimpici di Tokyo. All'incontro, sono intervenuti, tra gli altri, la Vice Presidente Vicaria della Federazione, Daniela Isetti, il Consigliere Federale, Paolo Fantoni, il Presidente della Commissione Nazionale, Antonio Michele Pagliara che era accompagnato dalla componente della stessa, Michela Vidori e il Presidente della Federciclismo del Veneto, Igino Michieletto.

Prima di iniziare i lavori del convegno è stato osservato un minuto di raccoglimento dedicato ai commissari di gara scomparsi e tra loro Carlo Bortoletto deceduto nelle scorse settimane e che per l'occasione avrebbe dovuto ricevere il riconoscimento a lui destinato per la lunga attività nel gruppo. A ritirarlo è stato il nipote Matteo. Ad inaugurare la manifestazione sono stati i saluti di Michieletto che ha evidenziato il prezioso lavoro svolto dai Giudici di Gara in un momento di difficoltà ricordando che nel "ciclismo ci sono varie squadre che fanno l'unione e la vostra è una componente importante" e ha ringraziato i nuovi commissari internazionali Uci Michela Vidori, Chiara Compagnin e Federica Guarniero per l'onore che hanno dato al Veneto.

A portare il saluto del Presidente Renato Di Rocco e del Consiglio Federale è stata Daniela Isetti che subito dopo ha rivolto apprezzamenti per il ruolo femminile svolto dai giudici di gara nel Veneto. "Questa è una giornata importante - ha detto - perché saranno affrontati temi interessanti. Il nostro sport opera per il dialogo tra le componenti e dove tutti sono chiamati ad interagire". La Vice Presidente Vicaria della Fci ha poi rivolto i ringraziamenti al Presidente Pagliara ricordando che: "Sono figlia di un giudice di gara e nutro nei confronti della vostra categoria una grande ammirazione. Siete chiamati a fare rispettare le regole che sono uguali per tutti e il vostro ruolo è fondamentale come educatori chiamati a svolgerlo nel migliore dei modi".

Sulla stessa lunghezza d'onda Paolo Fantoni che ha evidenziato "l'importante lavoro svolto con preparazione, competenza e disponibilità e condiviso con le organizzazioni - ha detto - . Persone che ci affiancano con umanità".

Complimenti alla Commissione Veneta sono stati poi rivolti da Pagliara nel ricordare che dopo il 1991 quattro donne sono entrate a far parte delle Commissione Internazionali Uci e che sono figlie della multidisciplinarietà. "Il lavoro alla fine premia sempre - ha sottolineato - e voi siete l'orgoglio per l'Italia".

Il Convegno è entrato nel vivo quando l'Avv. Fabio Rizzetto, giudice di gara, si è soffermato sul tema legato ai Social Network ricordando come questi ultimi hanno cambiato il modo di comunicare che fino a pochi anni fa era impensabile. "Servizi che vengono forniti da società a più alta capitalizzazione" e che "nell'epoca dei social sono oltre 3,5 milioni di persone al mondo e passano più di sei ore al giorno sulle piattaforme". "I social media - ha proseguito l'esperto del settore - hanno dato la libertà di diffusione del nostro pensiero ma bisogna considerare che ogni libertà non è assoluta e ha dei limiti legati alla dignità, all'onore e alla reputazione". Rizzetto ha poi osservato che attualmente e al riguardo le varie Procure della Repubblica sono sommerse di procedimenti. Rivolgendosi quindi ai giudici di gara ha detto: "Siamo in prima linea per la tutela della nostra Federazione - ha sottolineato - e siamo costretti a prendere delle decisioni che a volte possono essere indolore e di conseguenza soggetti a critiche". Per l'occasione è stato rilevato che nel calcio i social sono stati vietati agli arbitri.

Sul tema della "Tessera Digitale 2020 e la registrazione sul FattoreK" e i casi per le verifiche licenze, si è soffermato il giudice di gara Pierluigi Candiotto. "Da questa stagione - ha rilevato - la tessera digitale è obbligatoria ed è utilizzabile il portale che contiene tante utilità e funzioni importanti. Cambiamenti a livello dei dati e della lingua straniera rispetto ai precedenti che possono essere considerati epocali".

E' toccato poi a Matteo Poretti, direttore di corsa internazionale, affrontare il tema legato al "Nuovo Disciplinare Scorte Tecniche" rilevando, tra l'altro, che il responsabile della scorta è il direttore di corsa e che si è fatta un po' di chiarezza rispetto al passato delineando, ha detto, "le gerarchie delle norme che sono impostate sulla prudenza con i requisiti minimi ai quali ci si deve adeguare". ha poi evidenziando "gli ulteriori compiti del responsabile della scorta". Sul nuovo disciplinare per le granfondo si è soffermato, invece, Alessandro Chies, direttore di corsa internazionale e componente la Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza sottolineando che per il settore ci saranno anche briefing anche per le gare regionali così come avviene per quelle nazionali ed internazionali e che "in ogni decisione debba esserci il buon senso e la diligenza di un padre di famiglia che lo spinge a guardare quello che sta attorno".

Riferendosi agli ottimi risultati ottenuti dalla Commissione Regionale Giudici di Gara del Veneto a livello internazionale Michela Vidori ha sottolineato che è "il raccolto di un grande lavoro che ha portato a buoni risultati. Un impegno che ha dato buoni frutti e che alla base ci sono i corsi nazionali. Nella nostra categoria si possono presentare imprevisti e ognuno si comporta diversamente ma bisogna sempre tenere presente che il dialogo è fondamentale".

Durante il dibattito Pagliara ha annunciato che sarà proposta alla Federazione un incontro a carattere nazionale programmato a San Giovanni Rotondo nel mese di ottobre.

A concludere la serie degli interventi è stato Sandro Checchin, che pur non essendo in buone condizioni fisiche perché immobilizzato alla spalla destra, ha voluto portare il proprio contributo. "I nostri giudici di gara - ha sottolineato - sono preparati non soltanto culturalmente ma anche tecnicamente. Colleghi che si dedicano completamente all'impegno e che sono degli autentici pilastri. Se oggi sono qui con voi è per ringraziarli di persona". Il presidente ha poi annunciato che nel 2019 sono entrati a far parte della famiglia della Commissione del Veneto 14 nuovi giudici di gara e per questo Checchin li ha esortati a metterci la stessa passione come quella dei colleghi che li hanno preceduti. Il responsabile della Commissione ha concluso precisando che sono 73 i giudici di gara del Veneto che, ha detto, "sono la nostra benzina, la nostra motivazione. Noi comunque vada non vinceremo mai e saremo sempre dietro le quinte a gioire per la crescita dei ragazzi, del futuro della categoria e di tutto il movimento".

La seconda parte del Convegno è stata completamente dedicata alle premiazioni. Sono stati presentati quindi i nuovi 14 giudici di gara; sono stati consegnati attestati di merito, ai colleghi con lunga anzianità da 10 a 50 anni. Sono poi stati consegnati i Premi Regionali a Stefania Benetton, Michela Cecchin, Luca Girardi e Francesco Parolin. Subito dopo l'irriducibile Luca Masutti ha ricevuto il Memorial dedicato a Giovanni Rizzo; mentre ad Albino Bertazzon, Enrico Collodel e Gino Mantovani sono andati i "Distintivi d'Oro". Premi Speciali sono stati assegnati a Michela Vidori, Chiara Compagnin e a Federica Guarniero.

La cerimonia è stata conclusa con la consegna del premio dedicato al ricordo di Michele Reghin - assegnato a un corridore della categoria allievi del secondo anno per il buon rendimento scolastico e agonistico - al trevigiano di Montebelluna, Samuele Bonetto, campione italiano della cronometro a squadre e portacolori della Termopiave Valcavasia Junior Team. Il riconoscimento, nato nel 1993 e giunto alla 27^ edizione, è promosso dagli "Amici di Michele 'Mike' Reghin". Un premio che vuole essere anche un importante messaggio di cultura. 

A consegnarlo a Bonetto, che era accompagnato da mamma Katiuscia e papà Fabiano e dalle sue insegnanti alla Salle International Campus-Istituti Filippin Liceo Scientifico Scienze Applicate, Chiara Simonetto e Chiara Mondin e dal presidente e il direttore sportivo della Termopiave, Pasquale Sartor e Tiziano Pastro, è stata la signora Teresa Reghin, moglie di Michele. Il riconoscimento che negli anni passati è stato assegnato a tantissimi campione dello sport del pedale approdati anche al professionismo, consiste in da una borsa di studio. Il corridore, che si è avvicinato al ciclismo soltanto da due anni, in precedenza aveva praticato il nuoto cimentandosi nella specialità rana. Nella stagione che sta per cominciare correrà tra gli juniores per Team Giorgione di Castelfranco Veneto (Treviso). Contentissime le sue insegnanti che, come hanno tenuto a precisare, Samuele nonostante i numerosi impegni sportivi, in ambito scolastico non ha mai mollato risultando sempre preparato. 

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