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WILIER ZERO SLR, SEMPLICEMENTE SUPER MA SOPRATTUTTO UNICA
di Giorgio Perugini | 24/06/2019 | 16:00

Wilier negli ultimi anni ci ha deliziato con modelli entusiasmanti e raffinati, impreziositi con colorazioni uniche come il leggendario Ramato, ma ora con Zero SLR la stessa azienda inserisce nella propria gamma il primo telaio da corsa super leggero dotato di freni a disco e con cavi totalmente integrati. La abbiamo provata per voi nella massima tranquillità e il verdetto è già scritto: superleggera, super reattiva e super raffinata, in poche parole SUPER!

Nel progetto Zero SLR si affina il design con cui Wilier si è confermata ad altissimi livelli in questi anni, un punto di arrivo in cui eleganza e sportività si combinano con naturalezza. Questo aspetto minimale e snello è il frutto di una grande ricerca svolta a livello di materiali per ottenere il meglio da mettere nelle mani di Innovation Lab di Wilier, una unità interna all’azienda costantemente impegnata nel trovare le migliori soluzioni possibili. Zero SLR non è solo pura leggerezza, ma è anche massima integrazione, basti vedere la totale pulizia nella zona dello sterzo.

 

Wilier mantiene segreta la ricetta con cui viene prodotto il telaio ma chiama HUS-MOD, un blend di fibre di altissima qualità a cui vengono aggiunte maglie con fibre multidirezionali ad altissima resistenza e maglie di Liquid Crystal Polymer per ottimizzare le reazioni del telaio rispetto alle vibrazioni e ad eventuali impatti.

La nuova Zero SLR ha un valore di STW ( Stiffness to Weight ) di 153.9Nm/Kg, un dato sbalorditivo per un telaio che pesa solo 780grammi. Ci troviamo senza dubbio davanti ad una bici che ama la salita, questo è evidente, ma osservandola bene è impossibile non percepirne le raffinate soluzioni aerodinamiche. Il fissaggio del reggisella (di questo ne esistono due geometrie diverse con setback di 0mm e15mm) avviene con un espander completamente celato nel telaio, una scelta che premia l’estetica e si rivela affidabile nell’utilizzo facendo in modo che la zona possa terminare senza complicazioni con il tipico aspetto acoda tronca.

Le varie sezioni dei tubi sono determinate per mantenere inalterati i valori di rigidità e performance aerodinamica in tutte le taglie, inoltre, con il susseguirsi delle misure ( ben 6 ), comfort e precisione di guida restano le medesime per offrire a tutti gli utenti gli stessi feedback. A mio avviso sono riuscitissimi i sottili foderi alti posteriori e la zona del movimento centrale (Shimano press fit 86.5x41), due parti del telaio che sfruttano alla perfezione il blend di fibre utilizzate per non diventare ipertrofiche nei volumi: chapeau!

La forcella possiede forme asimmetriche, la stessa soluzione adottata nel fodero basso posteriore lato catena, e pesa solo 340 grammi. Dal punto di vista aerodinamico, si può notare come la distanza tra i foderi sia maggiore rispetto al passato, un passaggio utile per eliminare le turbolenze generate da ruota e telaio durante il movimento.

Il nuovo manubrio integrato Zero esalta l’estetica grazie ad un raffinato sistema di passaggio interno dei cavi e con un peso di soli 330 grammi ( 100x42 ) si può tranquillamente affiancare alle soluzioni più leggere composte da manubrio e pipa. Le forme arrotondate assicurano grande ergonomia, mentre il passaggio dei cavi interno viene reso possibile dall’uso di speciali cuscinetti sovradimensionati (1“1/4 sopra e sotto) che trasmettono un senso di controllo ancora maggiore sullo sterzo.

I distanziali sono realizzati in materiale composito e sono divisi in due parti, una soluzione che permette uno smontaggio semplicissimo, eseguibile senza rimuovere il manubrio. Per consentire al ciclista il perfetto inserimento sul mezzo, Wilier ha messo a punto un raffinato sistema per individuare il miglior setup e scegliere il corretto posizionamento di sella e il giusto numero di spessori da inserire sotto il manubrio. Zero SLR può comunque essere assemblata solo con gruppi elettronici e con freni a disco, una configurazione in cui eccellenza sposa eccellenza.

I perni sono Mavic Speed Release (100 e 142mm ) e oltre ad essere davvero belli, sono semplici da utilizzare visto che fanno in modo che non si debbano estrarre totalmente dal mozzo per rimuovere la ruota, un vantaggio per tutte le riparazioni da fare al volo. Detto questo, è giusto ricordare che questo Speed Release consente un risparmio di 85 grammi la coppia rispetto ad un sistema tradizionale e nel serraggio sfrutta il sistema integrato di controllo che previene l’azione di carichi eccessivi.

In strada Zero SLR parla chiaro, con lei si può fare davvero di tutto! La ho utilizzata per 5 lunghe uscite e la ho trovata esemplare, un vero cavallo di razza. Il telaio è perfetto, quindi non facciamo tanti giri di parole, la reattività c’è tutta e la rigidità pure. Non cadiamo nel tranello che vede la bici leggera lacunosa sotto molti aspetti. Queste frasi fatte lasciamole libere per essere utilizzate da altri e per altri prodotti.

Il carro posteriore con le sue forme asimmetriche contrasta in pieno il tiro catena mentre la forcella ripaga con stabilità anche nelle frenate più vigorose. La bici testata monta Dura Ace Di2 e ruote Wilier ULT 38 Kt, un set leggero per tubolari che esalta la Zero SLR nei rilanci e nelle sparate in salita.

Da un punto di vista della comodità lo sforzo di Wilier nella realizzazione di una ricetta di fibre « particolari » ha dato i suoi frutti e il comfort non manca di certo, con sensazioni che sono più simili a quelle di un prodotto endurance che uno race. Il manubrio Zero e nel complesso l’anteriore restano dei punti forti per il progetto SLR, sia da un punto di vista estetico che prestazionale.

L’impugnatura è molto comoda in presa alta e la rigidità è buona, quello che è super è il passaggio interno dei cavi, una soluzione che perfeziona il design del prodotto e non produce neanche un minimo difetto. Quindi massima fluidità e zero rumori di sfregamento tra le guaine. Zero SLR è un mezzo race e mette in mostra doti che soddisfano tutti, professionisti compresi. La guidabilità è sorprendente ed è facilissimo vederla danzare anche in discesa con la massima stabilità a velocità elevate.

Credetemi, questa non è una super leggera da guidare sempre con un filo di attenzione in più perchè è stabile e leggera e se siete dei buoni manici le farete fare numeri incredibili. Quella in foto Black White viene affiancata da altre due colorazioni, una Admiral Blue e una Velvet Red, davvero spettacolari. La clearance permette il montaggio di pneumatici fino a 28mm, abbastanza per scegliere la maggior parte delle soluzioni disponibili sul mercato.

Nel montaggio spiccano i Tubolari Vittoria Corsa Competition e la sella Selle Italia SLR Boost Kit Carbon, l’ultima novità che stiamo già testando per voi. I freni a disco Shimano Flat Mount si consolidano al vertice con prestazioni decisamente buone. Zero SLR alza ulteriormente il livello delle prestazioni e si presenta come possibile regina della stagione.

È realmente difficile trovare una bici per freni a disco così leggera e rigida, precisa ed elegante. Complimenti a Wilier per aver creato un prodotto innovativo che non « imita » ma nasce sotto il segno della performance e della completa unicità, ma soprattutto complimenti fin da subito a chi la se la porterà a casa!

 

Per ulteriori informazioni sulla Zero SLR vi rimando al sito Wilier

 

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