I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. SEVERINO RACCONTA
dalla Redazione | 30/03/2018 | 07:01

Giro d’Italia 1966. La prima tappa Anquetil forò e perse tre minuti, la seconda Anquetil lanciò Jimenez in salita e Jimenez conquistò la maglia rosa, la terza… “La Diano Marina-Genova, 120 km. In una galleria si sentì uno scoppio, come se qualcuno avesse sparato un colpo di fucile. Nel buio ci guardammo. Aveva forato Gimondi. Si scatenò la guerra. Anquetil e Motta lanciarono le loro squadre all’attacco, lo stesso Anquetil andava in testa e pedalava così forte che prendeva le moto della polizia. Sugli strappi i corridori si svuotavano i polmoni, si sfilavano dalle ruote, si eliminavano da soli. Piombammo all’arrivo: io avrei dovuto tirare la volata a Taccone. A 600 metri dal traguardo, con il vento che soffiava dal mare, tutti si spostarono sulla sinistra, invece io, quando vidi che Taccone non era alla mia ruota, partii sulla destra e arrivai da solo con una bici di vantaggio. Taccone non era affatto contento. Pensai che quella vittoria mi sarebbe costata cara, che mi avrebbero mandato a casa. Invece la passai liscia”.

Severino Andreoli, a 77 anni, ha ancora quella “aperta faccia da contadino” – parole di Gianni Mura sulla “Gazzetta dello Sport” il giorno dopo la vittoria al Giro - e “crede ancora nelle cose semplici”. Racconta: “Papà Giovanni, mamma Anna, cinque figli, due femmine e tre maschi, io il terzo dei cinque. E una povertà nera. Si mangiava quello che dava la campagna, e quando la campagna non dava niente, per mangiare si andava nelle botteghe con il libretto. Mio padre fu costretto a emigrare in Germania: manovale. Mia madre si costringeva a rinunciare al cibo per darlo a noi. Finite le scuole elementari, feci il garzone in un negozio di alimentari, finché a 13 anni mi dettero una bici per le consegne: aveva un portapacchi davanti e uno dietro, e un rapporto solo così agile che continuavo a pedalare ma rimanevo sempre fermo. A forza di pedalare, e di rimanere fermo, mi venne la passione. Finché un ragazzo della mia età, che però aveva una bici da corsa, mi disse di andare con lui alla Garibaldina. Non posso, gli risposi. Poi, di nascosto, cominciai, una corsa sì e una no, senza sapere niente. In mezzo al gruppo non sapevo starci. Tanto valeva andare all’attacco”.

La bici era un cavallo alato: “La prima era normale con il manubrio da corsa, una corona davanti e tre pignoni dietro, il marchio a mezzaluna, di un artigiano – il Luna – di Santa Lucia. La prima corsa, una delle prime, a Belfiore, ci andai in moto con mio fratello, lui davanti che guidava, io dietro con la bici in spalla, e là vinse Renato Giusti. La prima vittoria da dilettante al Piccolo Giro del Veneto, fuga a quattro, con Spagnolo, Soave e Vicentini, Soave avrebbe dovuto tirare la volata a Vicentini ma fui io a prendergli la ruota, Soave partì e mi lanciò, io uscii e vinsi”.

Passista di quelli a lunga conservazione: “Nel 1963 entrai in nazionale e Rimedio mi disse basta lavorare. Una tappa e la maglia alla Praga-Varsavia-Berlino, l’argento all’Olimpiade di Tokyo nel quartetto della cento chilometri per 20 secondi, l’oro ai Mondiali con quattro minuti”. Poi il professionismo: “Tre anni alla Vittadello e due alla Filotex. Gregario. Dare ruote e spinte, rimorchiare e rientrare, fermarsi alle fontane e riempire le borracce, entrare nelle osterie e svaligiare i frigoriferi, gridare ‘paga Torriani’. Un giorno, al Giro, alla partenza da San Benedetto del Tronto, alla firma del foglio, fui fermato da un carabiniere. ‘Vieni qua’, mi ordinò. C’erano un uomo e altri tre corridori. ‘Quest’uomo sostiene di essere stato derubato da voi quattro’. Veniva da Reggio Calabria. ‘Vuole 80mila lire da ciascuno di voi’. Fu pagato dalle nostre squadre con i soldi dei premi, la mia lo fece con tutti quelli che avevo guadagnato vincendo i traguardi volanti”.

Altre due vittorie: “Un circuito a Brescia nel 1965: ma siccome vinsi davanti a Gimondi, per quell’anno Recalcati, l’organizzatore, giurò di non chiamarmi più. E un circuito a Col San Martino nel 1968. Ci sarebbe un’altra vittoria: un circuito a Scorzè nel 1965, ci andai a mie spese, vinsi in volata, ma Recalcati disse che aveva vinto Adorni”.

Che anni, quegli anni. Che corse, quelle corse. E che corridori, quei corridori. Guido Zamperioli, direttore sportivo alla Bencini di Verona: aveva un negozio di frutta e verdura a Verona in piazza Bra, e nel negozio una ciclofficina in cui riparava le camere d’aria e faceva le ruote, mi disse ‘te li do io i soldi, tu fai il corridore’, fu il mio maestro, mi sentii perduto senza di lui. Udillo Badoer, direttore sportivo alla Vittadello: non se ne intendeva, però era una brava persona. Gino Bartali, direttore generale alla Vittadello: niente da mettere in dubbio. Waldemaro Bartolozzi, direttore sportivo alla Filotex: mi lasciò a casa dal Giro, e non gliela perdonai. Graziano Battistini: Giro 1965, la tappa dello Stelvio, mi disse di andare a tutta fino ai piedi della salita, poi ci avrebbe pensato lui, freddo nebbia neve, poi Battistini vinse e io lottai per non arrivare fuori tempo massimo. Giovanni Castelletti: nella borraccia metteva il vino. Vittorio Adorni: sapeva anche parlare bene. Felice Gimondi: un bergamasco, un duro, un onesto, all’Olimpiade di Tokyo ci si allenava insieme, rinunciò al quartetto perché la corsa era pesante. Franco Bitossi: un galantuomo, mi faceva i complimenti anche quando stavo in un’altra squadra. Eddy Merckx: non era solo un fuoriclasse, ma un signore, e una bestia, avrebbe vinto anche con un paio di ciabatte”.

Severino abita a Lugagnano con la moglie Anna Maria: “Ci siamo conosciuti da giovanissimi, io avevo 13 anni, lei 10. Suo padre mi aveva dato lavoro come garzone. Suo fratello aveva una Lambretta e tirava noi che eravamo in bici, legati a lui con una corda alla vita, uno di qua e uno di là”. E legati fra di loro, per sempre. Il ciclismo è una storia d’amore.

Marco Pastonesi

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21...

Chamois Butt’r, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un...

Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e...

“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission, ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere...

Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha...

La data in cui tutto verrà rivelato è vicina, si parla infatti del 4 dicembre, ma una piccola anticipazione possiamo farla. Q36.5® stupisce ancora una volta per la continua voglia di innovare...

Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio,...

Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta...

Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+,...

La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy