Il Re di Pietra è una piramide di rocce eruttive e metamorfiche, è una cattedrale triassica e giurassica, è un grattacielo avvolto spesso dalle nuvole e sempre dalle leggende. Come quella che accompagna ancora la misteriosa spedizione dello Stato maggiore francese, del 1751, con i portatori dei segnali per le triangolazioni e gli ingegneri rilevatori delle misurazioni.
Il Re di Pietra è il Monviso, il monte visibile, 3841 metri di altezza, oltre 2 mila di prominenza. La strada asfaltata, e anche la strada letteraria del Giro d’Italia, circonda il Monviso: a nord, con il Pian del Re, e a sud-ovest, con Pontechianale, deviando poi verso il Colle dell’Agnello. Ma se di corsa in bicicletta bisogna arrendersi, di corsa a piedi no.
Bernard e Martin Dematteis ci proveranno venerdì. Di corsa a piedi. Da Pian del Re al Re di Pietra – 1821 metri di dislivello - nel minore tempo possibile, comunque meno di quell’ora, 48 minuti e 54 secondi impiegati da Dario Viale nel 1986. I due gemelli, fratelli minori di Miculà, sono di Rore di Sampeyre, hanno 31 anni (nati il 24 maggio 1986, tappa a Van Poppel e maglia rosa a Saronni), vantano maglie azzurre nel cross e nella corsa in montagna, titoli italiani ed europei, medaglie mondiali e sogni olimpici, perfino record nel km verticale, che è un arrampicarsi correndo, o un correre arrampicandosi, senza bastoni. Aria sottile, fatica pesante. Leggerezza essenziale, resistenza esistenziale. Natura alpina, andina, himalayana, comunque altimetrica. Una necessità pari almeno alla voglia. E una voglia pari almeno alla curiosità. Sentimenti inspiegabili fino in fondo, perché solo chi ha, chi sente, chi prova, capisce.
“Record Monviso” (il pronti-via venerdì alle 10), comunque vada (la grande incognita è il meteo), sarà una festa (e un evento). Al villaggio di partenza, alimentato esclusivamente da pannelli fotovoltaici, in programma giochi e gare per i più piccoli e gli under 16, con gadget riutilizzabili in materiali innovativi, punti informativi e centro di raccolta differenziata, e tra tutti i partecipanti in palio una Ricicletta (bici realizzata grazie al riciclo dell’alluminio). Obiettivo: ricordare la necessità di proteggere la Biosfera del Monviso, un ecosistema unico e ricco di biodiversità. E fino a venerdì 8 settembre si può dare il proprio contributo all’impresa dei gemelli Dematteis (https://www.produzionidalbasso.com/project/record-di-ascesa-al-monviso-dei-gemelli-dematteis/), adottando uno dei 1821 metri di dislivello che Bernard e Martin dovranno percorrere, pedalare senza pedali, volare senza ali. E se il tempo sarà inclemente, è già pronta una nuova data: domenica 24 settembre.
“La montagna non si vince né si conquista – ripetono i gemelli Dematteis -, possiamo soltanto accarezzarla e ringraziarla”. La prova generale è stata fatta il 31 agosto: in cima, con il fratello maggiore Miculà e la sorella minore Margherita, è arrivata anche mamma Anna Maria, 60 anni, preparazione specifica zero. “Comunque andrà – hanno scritto Bernard e Martin su Facebook – abbiamo già vinto ad avere una famiglia del genere”.
Marco Pastonesi
(fine della seconda puntata – continua domani)
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Miculà non si ferma