I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. SOLO SCONFITTI
dalla Redazione | 17/08/2017 | 08:08

La soluzione è rivelata all’inizio della seconda pagina: a Madonna di Campiglio, nel giugno del 1999, è stata commessa una frode sportiva ai danni di Marco Pantani. Il resto è la ricostruzione della vita breve e delle morti infinite, prima quella sportiva, poi quella fisica, infine quella processuale, dello scalatore di Cesenatico. Un libro incalzante, appassionante, documentato, drammatico, inquietante, puntuale. E una lettura da apnea.

Luca Steffenoni ha scritto “Il caso Pantani” (Chiarelettere, 154 pagine, 12 euro). Anche il sottotitolo – “Doveva morire” – dichiara subito il pensiero dell’autore: Pantani vittima prima di una truffa della camorra per le scommesse clandestine, poi di una persecuzione giudiziaria e giornalistica, infine di un regolamento di conti legati alla sua tossicodipendenza o forse anche alla stessa frode sportiva di cinque anni prima. Un sipario che è definitivamente calato, un cerchio che si è definitivamente chiuso.

“Il caso Pantani”, nonostante il colore della copertina, non è un giallo. E’ una storia di sport, è un mistero italiano, è una tragedia umana. A suo modo, esemplare. Prima l’altare, poi la polvere. Prima la gloria, poi lo scandalo. Prima la salita, poi la discesa, il precipizio, il vuoto. Prima il paradiso, poi l’inferno. Prima la folla, le folle, poi la follia e la solitudine. Ed è una storia conosciuta, ma che qui è ripresa, ripercorsa, riletta, riassunta, alla luce anche delle testimonianze nei più recenti procedimenti giudiziari. E che Steffenoni imposta partendo dalla denuncia del “bel Renè”, Renato Vallanzasca, criminale che ha collezionato quattro ergastoli e 295 anni di reclusione (fonte: Wikipedia), convinto che tutto cominci da Rosario Tolomelli, boss del quartiere napoletano Sanità, che da detenuto gli propose di scommettere, anzi, addirittura di finanziargli la scommessa contro “il Pelatino” al Giro d’Italia 1999.

Si sa che nel caso Pantani sono state commesse leggerezze, incongruenze, contraddizioni, errori, anche enormi. Innanzitutto proprio quel 5 giugno 1999, il giorno della morte sportiva, al controllo antidoping a Madonna di Campiglio: la provetta non sigillata, la mancanza della seconda provetta per le controanalisi, l’anomalia dei dati fra ematocrito, emoglobina e piastrine. Infine proprio quel 14 febbraio 2004, il giorno della morte fisica, non tanto nel sopralluogo degli agenti della squadra mobile nel residence di Rimini, quanto nella fretta di tirare le conclusioni: suicidio per overdose di cocaina. Steffenoni – prima di lui lo avevano fatto, fra gli altri (ma non c’è la bibliografia), anche Philippe Brunel con “Gli ultimi giorni di Marco Pantani” (Bur, 2008) e Andrea Rossini con “Delitto Pantani: ultimo chilometro” (Nda press, 2014) - elenca, precisa, spiega, chiarisce.

Meno obiettività c’è schierandosi dalla parte dei genitori di Marco, partecipi di un dramma terribile, impreparati e forse anche impotenti davanti alla ferocia e alla crudeltà della situazione, probabilmente anche mal consigliati, almeno proprio in quegli ultimi giorni fatali, quando se ne andarono in vacanza, in camper, in Grecia. E meno obiettività c’è anche schierandosi contro quei giornalisti che cercavano comunque la verità, forse traditi, offesi, delusi, sorpresi, disorientati dai comportamenti di Marco. L’autore salva Gianni Minà, che si prestò a un’intervista inginocchiata, e accusa Candido Cannavò, che usò parole piene di forza e dolore, più da padre che da direttore, e comunque sempre da paladino dello sport e difensore dell’etica.

Pantani è stato suicidato: questa la tesi che avevo azzardato anch’io in “Pantani era un dio” (66thand2nd, del 2014). Ma Pantani non era un santo: Pantani non è pulito, come si esclama nelle ultime tre parole del “Caso Pantani”, Pantani non era pulito, su Pantani ci sono dati evidenti e prove schiaccianti negli archivi di Francesco Conconi, Pantani faceva parte di un sistema – quelli erano gli anni di piombo del ciclismo – malato, inquinato, corrotto, Pantani faceva uso di Epo, e forse anche di droghe, molto prima di quanto sostenuto da Steffenoni, e Pantani fece uso di Epo anche durante il Tour de France 1998, secondo la Commissione d’inchiesta del Senato di Francia analizzando a posteriori i campioni di sangue prelevati ai corridori.

Pantani era un uomo sensibile e generoso, allegro e profondo. La sua storia esige conoscenza. La sua fine merita rispetto. E la sua tragedia ha solo sconfitti.

Marco Pastonesi

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21...

Chamois Butt’r, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un...

Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e...

“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission, ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere...

Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha...

La data in cui tutto verrà rivelato è vicina, si parla infatti del 4 dicembre, ma una piccola anticipazione possiamo farla. Q36.5® stupisce ancora una volta per la continua voglia di innovare...

Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio,...

Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta...

Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+,...

La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy