I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. SUONA LA CAMPANA
dalla Redazione | 17/01/2017 | 07:35

Chissà se il detto “stare in campana” per esortare a essere pronti, attenti, vigili, con gli occhi e le orecchie, può avere pure qualche attinenza con il ciclismo oltre a quello rappresentato dalla funzione primaria delle campane attraverso i secoli - e che tuttora continua – quale mezzo di avvertimento e segnalazione, in varie circostanze, sia per le funzioni religiose, sia per motivi civici.
Sta di fatto che la campana si può dire che accompagni, da sempre, il ciclismo, soprattutto quello su pista con i rintocchi che segnalano l’ultimo giro per il traguardo finale, conclusivo e pure per i traguardi intermedi. Per le corse su strada è richiesta dal regolamento quando la conclusione della corsa è in circuito e il suo suono continuo segnala ai corridori l’inizio della tornata conclusiva. Di pari passo con la campana, in un binomio in pratica inscindibile, c’è il contagiri che segnala, sia su strada, sia soprattutto in pista, per la natura propria delle caratteristiche e del teatro della specialità, in ordine decrescente, il numero di giri che mancano alla conclusione della prova. Ora, e negli anni più recenti, specialmente in pista, il contagiri è di tipo elettronico, digitale mentre, su strada, per ragioni di dimensioni e visibilità, è ancora in voga il classico cartellone esposto manualmente. Le figure del “campanaro” e del “contagiri” per solito coincidono per affinità della funzione.

In pista, al Vigorelli e alla Sei Giorni di Milano, ricordiamo soprattutto Mario Radaelli, taxista di professione a Milano, appassionato di ciclismo così come i suoi famigliari, per vari anni operatore al contagiri e alla campana. E svolgeva il suo “lavoro” sia nell’impianto di via Arona, sia al vecchio Palasport di Piazza VI Febbraio, sia in quello che fu il nuovo Palazzo dello Sport – disgraziatamente per pochi anni – di San Siro, inaugurato nel 1976 e con la copertura crollata per l’eccezionale nevicata del gennaio 1985. Da allora più niente, purtroppo.

Nelle corse su strada la funzione della campana e del contagiri è assai sporadica. Fra i molti che hanno interpretato il ruolo, di solito insieme con altri compiti organizzativi, “multi task”, ci sono stati molteplici addetti di varie organizzazioni.
Tornando un po’ a ritroso nel tempo, per conoscenza diretta, ricordiamo alcuni fra questi, soprattutto per le gare della Gazzetta dello Sport con le sue molteplici corse.

Dagli anni 1960 è stato Ezio Longoni, milanese di Bollate, a svolgere questa funzione unitamente alle molte altre che gli erano affidate nell’organizzazione dell’arrivo. Ha collaborato nel tempo con il responsabile arrivo Carlo Carini, conoscitore di ciclismo (e nella squadra c’era anche Pino Villa di Novi Ligure, amico di Fausto Coppi, poi d.s. della Gazzola, organizzatore, direttore di corsa e ideatore, fra l’altro del Trofeo Laigueglia). Dalla fine degli anni ’60, con il sanremese Gerolamo “Mimmo” Filippi – oggi lucido novantaduenne – che, con il compianto socio della società OTAT Piero Parise poi, scomparso nel 2015, hanno curato il trasporto e il montaggio delle strutture all’arrivo e alla partenza. Ha continuato ancora quando la responsabilità dell’arrivo fu assunta da Alberto Della Torre. Annotazione a margine: pure lo storico cartografo Cesare Sangalli, alla bisogna, ha suonato talvolta la campana e girato il contagiri, oltre alla sua specialità all’arrivo, quella di scrivere il succedersi dei migliori tempi con il gesso, con la sua chiara grafia, sul tabellone all’arrivo, sovente inquadrato dalle telecamere.

Ezio Longoni, di professione elettricista, appassionato di ciclismo, è sempre stato molto prossimo a Vincenzo Torriani, Giovanni Michelotti e poi a Carmine Castellano. Aveva il dono di un’eccellente manualità applicata bene e in fretta anche alle molteplici esigenze di tipo ciclistico in un’epoca dove la legge 626, che ha in seguito disciplinato la sicurezza sul lavoro, era di là da venire. Ogni mattina, di buon’ora, montava le pesanti cabine telefoniche d’allora collegandole alle linee, apprestava le prese di corrente per la sala stampa, il quartiertappa e quindi si trasferiva al traguardo per molteplici altri compiti. Era amichevolmente definito “re del filo di ferro” per la capacità che aveva d’utilizzare questo duttile materiale, velocemente, per varie situazioni ed esigenze del momento. Angelo Morlin, altro “risolve problemi” e collega elettricista, tuttora in servizio attivo nelle corse RCS Sport dal 1979, lo considera sempre il suo “maestro” in materia. Era Ezio Longoni a recuperare il vincitore di tappa per accompagnarlo rapidamente alla tribuna TV. Il contagiri e la campana, quando occorrevano, erano partita sua. Anche in età abbastanza avanzata, ben oltre i sessanta, vantava una peculiare agilità nell’arrampicarsi, quando era utile, sui pali della luce, anche a notevole altezza, per esporre stendardi o per fissare striscioni. Abilità e agilità sempre conservate da quando, giovanotto, lavorava alle linee elettriche anche aeree. E’ scomparso alla fine degli anni ’90.

Nel frattempo erano notevolmente mutati e ampliati i canoni e le strutture organizzative delle corse, soprattutto del Giro d’Italia, con notevolissimo incremento degli addetti.
Torniamo alla campana e al contagiri che, durante il periodo di Della Torre, furono soprattutto affidati ad Angelo Milani, solido bustocco di Vanzaghello che fu poi rilevato nel ruolo, a metà degli anni 2000 circa, anno più, anno meno,  da un altro dei “Della Torre boy’s” – sul termine boy ci sarebbe da discutere….. -, Ferdinando Piazza, per tutti “Nando”, ereditato anche da Giovanni Mantovani, Mario Broglia e Ercole Mealli che, in tempi successivi hanno condiviso le responsabilità dell’arrivo.

Nando Piazza è un monzese di nascita, precisamente del quartiere S. Albino, classe 1941, diventato varesino per matrimonio andando ad abitare dapprima a Solbiate Olona e quindi a Gorla Minore. E’ stato corridore in gioventù, senza molti risultati per sua stessa ammissione e che, dopo trentasei anni in officina, era un tornitore specializzato, trova nella collaborazione alle corse una – per lui – nuova, inaspettata, primavera per diverse esperienze vissute dal 1995, primo anno della pensione, sempre con passione, anzi, entusiasmo manifestato con una costante e pronta disponibilità. Ha così la possibilità di coniugare e vivere nell’ambiente, in diretta, il sempre vivo interesse per il ciclismo e per la bicicletta, intesa anche come mezzo meccanico. Ha curato e cura tuttora la piena efficienza meccanica e la pulizia delle bici di vari suoi amici della zona. Ha avuto a lungo quale vicino di casa l’australiano Michael Rogers, una sorta di figlio adottivo, ottimo corridore professionista per molti anni.

Dalla fine degli anni ’90 cura il podio delle premiazioni, anzi lo coccola, e dopo Milani è affidato a lui il compito del contagiri e della campana. E’ quel signore che, sovente inquadrato dalla tv, come Ezio Longoni, poi Bruno Destro della Rancilio e altri ancora, rincorre il vincitore di tappa per scortarlo, senza toccarlo e cercando di evitargli contatti con chi, a vario titolo, lo rincorre, nel più breve tempo possibile, al recinto premiazioni per rispettare la scaletta del protocollo, agendo con decisione ma sempre con tatto e gentilezza, compostamente, educatamente, come nella sua natura. E’ orgoglioso della sua partecipazione ai due mondiali di Verona.

Nell’ambiente delle corse è sovente ricordata un’avventura in cui è stato coinvolto con un serpente, sì un rettile, vissuta alla Vuelta Espana del 2000, quando ha collaborato con i meccanici della Fassa Bortolo che ha fatto il giro del gruppo internazionale dell’ambiente professionistico. Capiterà magari una prossima occasione per entrare nei dettagli, con nomi e cognomi degli attori protagonisti e relativa ambientazione del fatto.
La sua aspirazione, vivo desiderio, è di finire la sua seconda, bella carriera, sul campo, anzi sulla strada, al Giro d’Italia n. 100.

Giuseppe Figini
foto di Antonio Pisoni e Luca Bettini

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Pinarello presenta con orgoglio la prima di una nuova serie di bici uniche ed esclusive, la DOGMA F Luxter Green 1K. La serie “One Of A Kind “ (1K) sarà...

Ursus si prepara a fare il suo ritorno sulle strade dell’evento più importante del ciclismo mondiale. Sabato 5 Luglio, l’azienda italiana sarà infatti al via dell’edizione 112 del Tour de...

La nuova collezione Bianchi Milano unisce eleganza e innovazione. Il kit Race ne è la massima espressione: un completo pensato per chi affronta ogni uscita con spirito competitivo, senza mai...

Specialized rivoluziona ancora una volta il concetto di sella ad alte prestazioni con l’introduzione della nuova S-Works Power EVO con tecnologia Mirror: un prodotto pensato per chi cerca la massima libertà di...

Look Cycle, portabandiera dell'eccellenza francese nelle ciclismo, presenta oggi la 795 Blade RS Iconic Black Radial, la bici ufficiale del Team Cofidis per il Tour de France 2025. Veloce, reattiva...

Nimbl è orgogliosa di annunciare che la partnership con Team Visma | Lease a Bike, andrà oltre le calzature, includendo ora anche una linea di abbigliamento da ciclismo ad alte...

La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande sono tante e vale la pena approfondire l’argomento. La regina di...

Il kit è ben articolato e prevede praticamente gli stessi elementi che verranno utilizzati dalla formazione di Roglič al prossimo Tour de France che prenderà il via sabato prossimo. Bici,...

Un tornante dopo l’altro fino alla cima brulla e arida del Mont Ventoux, la “bestia della Provenza”. Quasi 21 chilometri di salita con pendenze fino al 20%, sotto il sole...

Il cuore che batte, trepidante, alle prime luci dell’alba, mentre il sole sorge e l’attesa in griglia si fa vibrante, al cospetto delle Dolomiti: è uno dei momenti più emozionanti...

"Cycling Beyond": una vera e propria dichiarazione d’intenti. L’esclusivo appuntamento con cui lunedì 30 giugno Bianchi ha accolto media e stakeholder internazionali presso Casa Bianchi, la rinnovata sede e sito produttivo di Treviglio, ha...

Da una parte abbiamo la Grail, un fast gravel dotata di geometria Gravel Pro, dall'altra abbiamo ora la nuova GRIZL, la gravel bike che può affrontare qualsiasi avventura, un ultimo...

Ci sono i modelli top di gamma, poi ci sono quelli di media gamma, spesso e volentieri anch’essi realizzati in carbonio. Poi fortunatamente ci sono bellissime soluzioni in alluminio che...

Le eccellenze si attraggono. Non prendetela come una frase fatta e nemmeno come un banale luogo comune. Le cose vanno così ed il bello, si sa, attira il bello. Nasce...

Castelli e AC Milan si sono uniti per lanciare una collezione di capi da ciclismo premium per celebrare la loro eredità, i valori condivisi e l'impegno per spingere sempre più...

HJC Sports, azienda coreana specializzata nella produzione di caschi, ha presentato nell'autunno scorso il casco CROSSER, probabilmente il prodotto più versatile della sua linea. Il prezzo di soli 79€ lo rende...

La gamma NDR di Prologo si arricchisce di quattro nuove selle leggere e multidisciplinari studiate per la mountain bike cross-country e marathon: la nuova Dimension R2 NDR, due versioni di...

Puro. Ultraleggero. Irreale. Con un peso inferiore ai 10 kg, il modello di punta Endurace:ONfly è la bici da corsa elettrica più leggera, elegante e dal feeling più naturale. Un'affermazione...

Tre nuovi set di ruote, un solo obiettivo: la vittoria. Roval presenta le nuove Rapide CLX Sprint,  Rapide CLX III e Rapide CL III, nate per riscrivere le regole della fisica su strada. Dimentica...

De Rosa festeggia i 20 anni di Idol e i 25 di lavorazione del carbonio con uno dei suo modelli più iconici. «Mio nonno modellava l’acciaio. Mio padre ha creduto nel...

La collaborazione tra i marchi produttori ed i team si fa sempre più stretta, esattamente come accade tra Continental e l’UAE Team Emirates - XRG. Le due realtà hanno portato...

“Bring your cycling climbs inside”, questo il claim per il nuovo Tacx Alpine di Garmin, il simulatore di pendenza che rende il ciclismo indoor ancora più coinvolgente. Il nuovo dispositivo...

Bryton presenta i nuovi Rider 650 e Rider 550, due ciclo computer GPS progettati per offrire funzionalità avanzate, un'interfaccia intuitiva e una straordinaria nitidezza dei colori, il tutto a un...

Specialized si conferma ai vertici del panorama internazionale della mountain bike grazie a un weekend di gare memorabile in occasione della Coppa del Mondo di Val di Sole. Il...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy