E’ pienamente riuscito l’incontro dello scorso 4 settembre del quartetto azzurro che ha conquistato l’iride nell’inseguimento sulla pista di Francoforte, in Germania, nel 1966. A distanza di mezzo secolo dalla prestigiosa vittoria, i protagonisti si sono ritrovati a casa di Gino Pancino, a Domanins, frazione del comune di San Giorgio della Richinvelda, in Friuli-Venezia Giulia – incontro peraltro non infrequente – per celebrare con sobria cordialità, in stile friulano, l’importante ricorrenza. Con Gino Pancino erano presenti il romano Antonio Castello e il mantovano Luigi Roncaglia. Mancava purtroppo il veneto Cipriano Chemello, ricoverato in ospedale a Padova che dopo qualche giorno ha ricevuto la visita e i saluti dei suoi altri tre compagni iridati.
Avevamo già dato notizia dell’iniziativa e, in quest’occasione, precisiamo che il nome del patriarca di Aquileia che qui è ricordato da tutti i friulani è Bertrando, non Bernardo come elaborato dal correttore automatico e ovviamo a una dimenticanza. E’ nato a Domanins nel 1954 anche Rino De Candido, il C.T. azzurro degli juniores che, a motivo dei suoi impegni azzurri, non ha potuto partecipare alla festa. Una festa alla quale è intervenuto il veneto Gianni Sartori, amico di Gino Pancino, iridato del chilometro a Brno nel 1969.
Loris Pancino, uno dei due figli di Gino Pancino che ha tirato le fila dell’organizzazione, riferisce che centinaia di persone hanno visitato la mostra allestita per la circostanza nella casa paterna con maglie, bici e vari ricordi. Il sindaco Michele Leon e, per la Federazione Ciclistica del Friuli-Venezia Giulia, Bruno Battistella ed Eliana Bastianel, hanno portato i loro saluti e il ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della festa, in prima fila la AFDS Associazione Donatori del Sangue di Domanins.
I protagonisti hanno indossato la maglia iridata, con taglia “aggiornata” (ma poi neanche tanto in verità), posato per le foto di rito con la festa che è andata avanti, fra brindisi con l’ottimo vino del territorio, assaggi di specialità della zona, e sempre con un pensiero per l’amico Cipriano Chemello, impossibilitato, a essere presente di persona ma presente nell’amicizia e nell’affetto.
g.f.