Remco Evenepoel attraverso un’intervista a Sporza ha voluto fare gli auguri di Natale ai suoi tifosi, lasciando intendere che già il prossimo anno proverà a vincere il Tour de France. Proprio così, il belga nella sua intervista natalizia, senza indugi ha dichiarato di voler diventare il più forte in assoluto.
«Voglio essere migliore di Tadej Pogacar: è per questo che sono venuto alla Red Bull. Per cercare di battere e superare Tadej Pogacar». Vincere non è mai facile e farlo quando devi confrontarsi con un campione come Pogacar, diventa veramente un’impresa titanica. Ma Evenepoel, non deve fare i conti solo con il suo desiderio di vittoria, ma deve confrontarsi con una squadra importante e con Florian Lipowitz, il suo compagno di squadra che all’ultima Grande Boucle ha ottenuto il terzo posto finale e la maglia di miglior giovane.
«Se tutto continuerà ad andare bene e riuscirò ad avere un ottimo inverno, con il supporto, la guida e i compagni di squadra che ho qui, oltre alle conoscenze scientifiche penso che ci sia molto margine di miglioramento e di successo».
Il belga ha cambiato squadra, convinto che alla Soudal-Quick Step non avrebbe potuto fare ulteriori passi in avanti e ora, nella sua Red Bull -Bora hansgrohe vuole puntare al miglior risultato possibile, con il pallino di superare il campione sloveno. «Voglio essere più bravo di lui – ha detto Evenepoel riferendosi a Pogacar - È molto difficile, lo sappiamo tutti. Ma voglio fare progressi e superare Tadej. Ci vorranno molta forza e lavoro, ma sono incredibilmente motivato. Spero di superare il mio limite quest'anno».
Evenepoel sa su cosa deve lavorare e per prima cosa c’è il suo allenamento per il VO2max: questo dovrebbe permettergli di tenere il passo con Pogacar più a lungo. Anche la convivenza con Lipowitz, secondo Remco non non sarà un problema, ma un vantaggio per entrambi. «Se seguiamo un piano, dobbiamo pensare solo ai vantaggi. Florian ed io siamo entrambi molto ambiziosi, ma siamo due corridori molto diversi. Io sono più esplosivo, lui invece sa essere come un motore diesel. Siamo poli opposti, e insieme non può che funzionare bene. Dobbiamo completarci a vicenda, non contrastarci e se riusciamo a fare questo, allora otterremo entrambi risultati importanti».
Remco all’ultimo Tour de France si è ritirato e questo per lui era stato un campanello d’allarme importante, un limite che non era riuscito a superare. Quella decisione lo aveva portato a fare un’analisi profonda, che era iniziata già dalla primavera, che non era andata come lui sperava. Certamente c’erano ancora i postumi della caduta dello scorso dicembre, ma per Remco Evenepoel, c’era anche un problema di limiti che dovevano essere superati e che nel team belga non avrebbero trovato la giusta soluzione.
«Sono consapevole delle mie scelte e anche delle difficoltà e penso che lavorando duramente come ho sempre fatto, ma con una squadra che può offrirmi tanto in termini di crescita, sono convinto che i risultati si vedranno già nella nuova stagione».