Si avvicina a grandi passi il Mondiale in Ruanda, che si svolgerà dal 21 al 28 settembre, e l'UCI ha deciso di applicare un protocollo severo, per impedire il ripetersi di proteste simili a quelle che si sono verificate alla Vuelta.
«Faremo in modo che tali azioni non si verifichino ai Campionati del Mondo in Ruanda - ha sottolineato il direttore sportivo dell'UCI Peter Van Den Abeele – Gli organizzatori hanno già stipulato accordi preventivi con il governo ruandese per frenare le proteste durante i Campionati del Mondo».
Van Den Abeele non ha fornito dettagli su quali siano gli accordi stabiliti, ma ha garantito che ai Mondiali non si assisterà alle scene che hanno caratterizzato la Vuelta in Spagna e che non ci saranno invasioni del percorso da parte di manifestanti.
Il dirigente belga ha criticato aspramente quanto accaduto domenica scorsa a Madrid, quando la corsa è stata fermata e neutralizzata. «È un peccato che un evento sportivo venga ostacolato dalla politica. Ai manifestanti dovrebbe certamente essere data l'opportunità di esprimere le proprie opinioni, ma non dovrebbero boicottare lo sport con le loro manifestazioni. Soprattutto perché mettono a rischio la sicurezza dei ciclisti ed è quello che è accaduto alla Vuelta».
In questi giorni si è spesso parlato di una esclusione della squadra Israel-Premier Tech dalle competizioni sportive e la Spagna si sta muovendo in questa direzione in modo completamente autonomo. Già da ieri il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, criticato dall'UCI per il suo sostegno ai manifestanti pro-palestinesi, ha chiesto l’esclusione della Israel Premier Tech dal prossimo Tour de France, questo perché la Grande Boucle nel 2026 partirà da Barcellona.
Van den Abeele, ancora una volta, ha spiegato che l’UCI non può escludere alcuna squadra, sottolineando al tempo stesso che non è possibile vietare a una nazione di prendere parte ai Campionati del Mondo. «Stiamo invece cercando soluzioni. Pensate ai corridori russi che possono correre sotto bandiera neutrale. Dobbiamo cercare soluzioni giuste».