Vito. Semplicemente Vito. E se la bicicletta è prodotta dalla Guerciotti Vito non può che essere il nome di Di Tano, indimenticato fuoriclasse del cross, due volte campione del mondo e figura indimenticabile per la famiglia Gierciotti e non solo.
Vito, basta davvero la parola. E questa nuova bicicletta, parla. Esprime bellezza e concetti innovativi che sono stati presentati all’Italia Bike Festival. Un vero e proprio gioiello tecnico e di design. Il telaio è costruito con tecnica EPS (Expanded Polypropylene System), che consente un controllo preciso degli spessori e un peso finale di soli 830 grammi. Il carro posteriore con design asimmetrico consente il bloccaggio del tubo sterzo in 4 punti, migliorando la stabilità anche su terreni fangosi. La scatola movimento centrale T47-86, abbinata a posteriori orizzontali disassati, conferisce una rigidità strutturale eccezionale, rendendo la bici pronta al rilancio e precisa nei tratti tecnici.
Vito presenta anche una grafica particolare e accattivante, che mixa elementi grafici dell’eredità Guerciotti, che vanno dalla famosissima stella alle tracce degli pneumatici, così come gli elementi che richiamano il Duomo di Milano. Anche Vito fa parte della collezione "Ride the Art" che trasforma ogni bici in un'opera d'arte. Come del resto la verniciatura, che verniciatura non è, visto che è una lavorazione con film realizzati ad immersione con successivo passaggio al forno.