I PIU' LETTI
GIRO D'ITALIA 2022. NAPOLI E PROCIDA PROPONGONO MOLTE INSIDIE
di tuttobiciweb | 14/05/2022 | 08:15

Dopo lo spettacolo e la fatica della tappa di ieri, l'ottava frazione del Giro ha tutto per regalare altrettante emozioni: la Napoli-Napoli misura 153 km ed è tutt'altro che una semplice tappa cittadina. Dopo la partenza, infatti, i sale la collina di Posillipo per raggiungere Bacoli e compiere un anello sulla costa cumana. Raggiunta Bacoli si affrontano 4 giri del circuito del Monte di Procida di 19 km. Il circuito presenta strade in buono stato, ma con carreggiata ristretta e con continui cambi di direzione e di pendenza. Da segnalare dopo Torregaveta, una volta raggiunta Baia, lo strappo repentino al 14% che porta a Lago Lucino dove al termine del quarto giro si lascerà il circuito.

per seguire l'intera cronaca diretta della tappa a partire dalle 13.20 CLICCA QUI

Si rientra a Napoli attraverso Bacoli e Posillipo percorrendo le stesse strade dell’andata con la lunga discesa di via Petrarca a condurre verso il centro cittadino per affrontare agli ultimi chilometri. Il traguardo è posizionato nel tradizionale salotto del ciclismo napoletano, Via Caracciolo.

ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

La città di Napoli è protagonista di questa ottava tappa. La storia del capoluogo campano ha inizio con l’arrivo dei Greci che si insediarono nell’area in cui oggi è Castel dell’Ovo. Successivamente vollero fondare una nuova città, una nea-polis in greco, da cui il toponimo Napoli. La città manterrà a lungo la sua grecità, anche con l’arrivo dei Romani che la elessero a città di cultura. Poi, nei secoli, si sono susseguite diverse dominazioni che hanno trasformato la città a testimonianza della grandezza dei conquistatori, ampliandola fino a farle raggiungere le colline circostanti.

Il centro antico, con i suoi vicoli stretti, conserva l’impianto urbanistico della città greca. In questa parte della città tante sono le chiese medievali e barocche: tra gli innumerevoli edifici religiosi (le chiese di Napoli si aggirano intorno al migliaio di unità) merita una speciale menzione la certosa di San Martino, realizzata su imponenti fondamenta gotiche, uno dei più riusciti esempi del Barocco.

Il Museo Archeologico è un importante punto di riferimento per lo studio dell’arte antica; qui sono anche conservati i reperti provenienti da Ercolano e Pompei. Il Museo di Capodimonte, invece, custodisce una grande varietà di opere, dal Medioevo fino all’arte contemporanea. Da non perdere la Cappella Sansevero, piccolo gioiello settecentesco ammantato di esoterismo che al suo interno ospita il Cristo Velato, capolavoro dello scultore Giuseppe Sammartino.

Napoli vanta anche una tradizione gastronomica varia e assai gustosa: tra le specialità vi sono il ragù preparato con salsa di pomodoro e vari tipi di carne, la pasta alla genovese (condita con un sugo preparato con muscolo e spezzatino di manzo), la pasta provola e patate, la frittata di maccheroni. Ma il piatto più noto è sicuramente la pizza: la tradizione vuole che sia stata realizzata alla fine dell’Ottocento per essere offerta alla regina Margherita di Savoia nella classica versione con pomodoro, basilico e mozzarella. A Napoli lo street food è di casa, proprio a partire dalla pizza: oggi molto gettonata è la cosiddetta pizza a portafoglio in formato ridotto che si piega e si consuma in strada, così come la “pizza fritta”, che è la variante cotta in olio bollente, ma anche i cuoppi (cartocci riempiti di varie fritture), le pastecresciute (zeppole salate), i crocché (panzerotti di patate ripieni di prosiutto e formaggio).

Per quanto riguarda la pasticceria, impossibile non ricordare la pastiera, con il suo ripieno di grano, ricotta, zucchero e uova, oltre ai babà e alle sfogliatelle, fritte o al forno.

Dalla costa napoletana il percorso prosegue verso ovest con poche variazioni altimetriche, passando per Coroglio, a ridosso di Capo Posillipo, e superando Piazzale Tecchio, nel quartiere di Fuorigrotta. Appena fuori del territorio comunale di Napoli si giunge a Pozzuoli, sul golfo omonimo, all’interno dell’area vulcanica del Campi Flegrei. Pozzuoli è una città che ospita diversi siti archeologici e il suo centro è ricco di testimonianze di epoche diverse. Fulcro della città è una piccola altura circondata dal mare per tre lati, difficilmente accessibile ma ricca di fascino, ai piedi del promontorio del Rione Terra: si tratta dell’acropoli puteolana, riconoscibile da vari punti dei Campi Flegrei per la particolare posizione geografica a ridosso del mare. Qui è possibile visitare un percorso archeologico sotterraneo che permette di scoprire i resti dell’antica colonia romana di Puteoli, fondata nel 194 a.C. e divenuta presto porto commerciale di Roma.

Il percorso è situato sotto la rocca di tufo e si sviluppa lungo gli assi principali della città romana. Anche il principale luogo di culto di Pozzuoli testimonia la lunga storia della città: la basilica di San Procolo martire, infatti, sorse probabilmente in epoca greca o sannitica come capitolium della città, e oggi la cattedrale si presenta come l’unione di due realtà apparentemente opposte, tempio classico e chiesa tardobarocca. Nelle vicinanze è presente il famoso lago d’Averno, di origine vulcanica, legato a numerose leggende, soprattutto derivate da alcuni racconti omerici, che nell’immaginario comune erano ambientati in questi luoghi.

Dopo Pozzuoli, il percorso prosegue nel territorio dell’adiacente comune di Quarto, un’area di discreto interesse archeologico come tutta la zona dei Campi Flegrei. Qui si possono scoprire vari resti antichi come la Necropoli di via Brindisi, la Montagna spaccata (un taglio eseguito dagli antichi Romani nella parete di una collina per creare un passaggio stradale carrozzabile) e la Mansio romana (o flegrea), una stazione Pozzuoli tempio di Serapide. di sosta e rifornimento del I secolo d.C.

Primo traguardo volante della tappa, Lago Patria è una frazione del comune di Giugliano in Campania, primo comune d’Italia per popolazione tra i non capoluoghi di provincia con i suoi quasi 123.000 abitanti. Lago Patria si affaccia sull’omonimo lago, compreso nella riserva naturale Foce Volturno - Costa di Licola, istituita nel 1993. Il lago, il più meridionale dei laghi pontini, è il più grande lago costiero della Campania e ospita una ricca fauna di uccelli palustri; anche la fauna ittica è molto differenziata. Presso la frazione di Lago Patria si trovano anche i resti dell’antica città romana di Liternum.

Abbandonate le vicinanze del lago, il percorso continua per il Lido di Licola, frazione del comune di Pozzuoli, località balneare caratterizzata da coste basse e sabbia fine, sul Litorale Domitio. La zona ha mostrato un notevole sviluppo turistico e le sue strutture ricettive offrono all’incirca 2500 posti letto. Sono presenti numerose attrazioni turistiche come ristoranti, piscine, parchi acquatici, discoteche: un’offerta che rende Licola una meta privilegiata per i flussi provenienti dalle province di Napoli e Caserta, sia durante il periodo sia in quello primaverile.

Poco prima di raggiungere l’inizio del circuito che impegnerà i partecipanti per cinque ripetizioni, si passa da Cuma, uno dei luoghi più importanti dei Campi Flegrei: fu infatti il primo insediamento dell’area, scelto per la posizione territoriale favorevole e ben difendibile. Il Monte di Cuma divenne, fin dalla colonizzazione greca, il fulcro del nuovo abitato, che da un lato affacciava sul mare e verso nord dominava il Lago di Licola. Nel parco archeologico di Cuma si può visitare l’antica acropoli con i suoi templi e godere di una bellissima vista dai terrazzamenti del monte cumano. Il nome della città è da sempre legato alla leggenda della Sibilla, la mitica profetessa di cui scrisse anche Virgilio nell’Eneide, e alla quale alcuni luoghi sono tradizionalmente attribuiti. La città comprendeva la collina con l’acropoli, posta su un promontorio tufaceo, e la cosiddetta città bassa, sita tra l’acropoli stessa e il Monte Grillo.

Alla fine del I secolo d.C. venne realizzata la via domitiana, che raggiungeva anche Puteoli ed entrava a Cuma da nord. Superata Cuma, si attraversa la frazione Arco Felice del comune di Pozzuoli per raggiungere l’ingresso del circuito.

L’arrivo presso il Lago Lucrino è l’inizio del circuito che impegnerà i corridori per poco più di 70 chilometri all’interno del promontorio prospiciente l’isola di Procida. Lucrino è oggi una frazione del comune di Pozzuoli nei pressi del lago omonimo, un bacino naturale formatosi in epoca antica e utilizzato storicamente per l’allevamento di pesci e soprattutto di ostriche. Da qui si prosegue in direzione sud, costeggiando il golfo di Pozzuoli, per i cinque giri del circuito.

All’ultimo giro del circuito ecco il traguardo volante di Bacoli, città di origine romana che conserva numerose tracce del suo passato. Tra le testimonianze di epoca romana vanno ricordate infatti le terme Stufe di Nerone, verso Pozzuoli; le Cento Camerelle, un antico impianto idrico dotato di due cisterne, una al piano superiore e l’altra al piano inferiore, costruite in epoche diverse; la Piscina mirabilis, costruita in età augustea, la più grande cisterna nota mai costruita dai Romani; il complesso archeologico di Baia, di cui rimane soltanto quella che allora era la parte collinare della città, trovandosi la rimanente sotto il livello del mare a causa di fenomeni bradisismici.

La storia di Bacoli non si ferma però all’epoca romana: tra i luoghi di interesse di epoche successive vanno citati il Castello Aragonese (oggi sede del Museo archeologico dei Campi Flegrei), eretto nel 1495 dagli aragonesi su un promontorio (51 metri s.l.m.) in un’area di notevole importanza strategica, e la Casina vanvitelliana, un suggestivo casino di caccia realizzato nel 1782 da Luigi Vanvitelli su un’isoletta del Lago Fusaro e adibito
alla residenza degli ospiti illustri, considerato tra le più raffinate produzioni settecentesche.

Si sale poi fino ai 128 metri del promontorio di Monte di Procida per un GPM di 4a categoria. Una curiosità culinaria sulla città: alcuni imprenditori del settore della ristorazione emigrati negli Stati Uniti sono tornati a Monte di Procida importando il concetto di fast food ma adattandolo ai gusti e alla cucina tipica flegrea. È così che il panino chiamato cheese-steak, sinonimo della cucina di strada di Philadelphia, a Monte di Procida è diventato “la cistecca”: un panino imbottito a base di carne arrostita e scamorza, con l’aggiunta di lattuga o verdure.
Di fronte a Monte di Procida, oltre il canale omonimo, è adagiata l’isola di Procida, Capitale italiana della cultura 2022.

Procida è la più piccola delle isole del Golfo di Napoli e anche quella meno battuta dal turismo di massa. L’isola presenta uno sviluppo costiero di circa 19 chilometri, quasi totalmente balneabile, e si trova all’interno dell’area marina protetta Regno di Nettuno. A Procida è ambientato il romanzo L’isola di Arturo (1957), di Elsa Morante, scrittrice alla quale è inoltre dedicato un premio letterario assegnato nell’isola dal 1986.

Una volta terminato il circuito, il percorso prosegue passando di nuovo per Torregaveta, frazione di Bacoli, e poi per Lago Lucrino e Pozzuoli in direzione Napoli, dove si trova il traguardo di tappa, in via Caracciolo, parte del lungomare che si estende da Mergellina fino a Santa Lucia, per i napoletani semplicemene “a’ caracciolo”, tradizionale meta obbligata della passeggiata domenicale, prima del grande pranzo con la famiglia.

da TvRoadbook

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dovremo aspettare l’Italian Bike Festival di Misano ( 5-7 settembre ) per vedere una preview più abbondante della nuova collezione FW2025 di Q36.5, ma giù in questi giorni il marchio...

Molti preferiscono il gilet, ma questo capo rende di più e ha un raggio d’azione nettamente più ampio. Ecco a voi l’Equipe RS Shell Jersey S11 di Assos, un capo...

Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance, è una delle ultime aziende portate in Italia da  Ciclo Promo Components. Nell’ampio catalogo spiccano prodotti...

Credo che nessuno di noi riesca ad uscire senza una chiave multiuso in tasca, anche perché senza non si potrebbero fare operazioni semplicissime come rimuovere una ruota o regolare il...

Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi...

Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel...

Rapha svela oggi la nuova collezione in edizione limitata per celebrare il decennio del Rapha Cycling Club (RCC) e lo fa con una vera esclusiva, ovvero una collezione disponibile...

Viaggiate con la vostra bici al seguito in treno o in aereo? Perfetto, allora conoscete bene i rischi che corrono le nostre due ruote in questi momenti. Basta un colpo...

Il Tour de France dominato da Pogačar è stato l’ennesimo capitolo di una stagione corsa a tutta velocità dal Campione del Mondo, un successo che vale un grande riconoscimento anche...

Gestire la temperatura diventa essenziale quando si ricerca la prestazione ed il motivo è semplice, abbassare la temperatura corporea durante l’attività ci permette di spingere di più. M andiamo oltre,...

Silico Grip 3D è la proposta gravel di Nabico, un nastro manubrio di 3mm di spessore moderno e resistente, perfetto per affrontare con grande controllo anche le fasi più complicate...

In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di altissimo livello, una collezione in cui spicca il modello Pace...

Siamo diventati dipendenti da oggetti alimentati a batteria nel ciclismo? Direi di sì, basta pensare ai vari bike computer, fanalini, radar, misuratori di potenza e cambi elettronici di cui non...

Le sorprese sono vere sorprese se arrivano da De Rosa, un marchio che non delude mai le aspettative. Siamo alla pausa estiva ma a  Cusano Milanino non si tirano certo...

Quello che è un super classico della gamma MAXXIS torna ora più versatile e gustoso che mai, merito di un nuovo design e di aggiornamenti che ne migliorano il comportamento...

Quando si parla di bikepacking il discorso si può davvero fare ampio, ma ci sono prodotti come il Cycling Wallet Touring Case GT ed il borsello da telaio Trekking GT...

Sette vittorie di tappa. Tre maglie. Due podi. Numeri che raccontano molto, ma non tutto. Perché il Tour de France non è solo una questione di classifica: è un teatro...

Per il secondo anno consecutivo, FSA (Full Speed Ahead) sarà al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si terrà a Genova, in qualità di partner tecnico,...

Per Guerciotti, il gravel non è mai stato una tendenza passeggera. È la naturale evoluzione di una vocazione nata nel ciclocross, che grazie all’esperienza maturata in condizioni estreme, tra fango,...

La stampa 3D per le cover segna un punto di non ritorno alle imbottiture tradizionali, almeno per le selle top di gamma. Questo è un percorso intuibile almeno  per quanto...

Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi e anche il fortissimo sole estivo potrebbe darvi meno noie...

In questi anni ho sfruttato per le prove davvero molte coperture gravel, ma PIKA di CST Tires mi ha davvero stupito per tutto quello che riesce ad offrire. Nella sua...

La nuova Domane+ ALR di Trek è appena arrivata, completando così la sua collezione di e-bike da strada con un modello leggero in alluminio che consente ai ciclisti di godere...

Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è netta ed sì. Tessuti leggeri, accorgimenti tecnici e colori idonei...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy