Vision è uno dei marchi che per primi ha creduto nell’utilizzo delle ruote tubeless-ready (TLR) nel World Tour, cogliendo presto importanti successi sia su strada che a cronometro. E quello di ieri a firma Gino Mader si può considerare uno dei primissimi successi in assoluto di una ruota TLR in una tappa con arrivo in salita di un Grande Giro.
Normalmente infatti questo genere di ruote, grazie alla loro maggiore scorrevolezza e al peso maggiore per questioni strutturali, vengono scelte prettamente per percorsi pianeggianti o nelle classiche col pavé. Gino Mäder in particolare ha utilizzato il set Metron 55 SL Disc TLR.
È questo un altro punto a favore di Vision, dato che normalmente in salita i team sponsorizzati Vision optano per la più “leggera” Metron 40 SL Disc Tubolare. Tutto il lavoro di affinamento del peso sul set TLR è stato possibile grazie anche al lavoro di ricerca e sviluppo portato avanti da Vision fianco a fianco dei Team Bahrain-Victorious ed EF Education-Nippo, raggiungendo così il peso limite per garantire ai corridori la massima prestazione. In questo processo di affinamento ha un ruolo importante anche il manubrio in carbonio Metron 5D scelto ieri da Mäder, che unisce leggerezza e aerodinamica in un unico prodotto, scelto anche da numerosi campioni del World Tour come Primoz Roglic, Wout Van Aert e tanti altri.
Piccola chicca dietro al successo: alla partenza di ieri, sia Mäder che Mohoric, poi protagonisti nella fuga decisiva, hanno optato di loro spontanea iniziativa per le ruote Metron TLR, senza imposizione da parte del team, con una scelta che alla fine si è rivelata vincente.
ALLA SCOPERTA DI UNA RUOTA TUBELESS READY
Pedalare con ruote tubeless ready è una tendenza nata dalla mountain bike. Oltre a un migliore scorrimento, uno dei principali vantaggi di utilizzare pneumatici e ruote senza camera d'aria è che puoi continuare a pedalare anche con piccole forature nel pneumatico.
I VANTAGGI DEL “MATCH” TRA PNEUMATICI TUBELESS E RUOTE TUBELESS READY:
1) Migliore ritenzione della pressione in caso di foratura. Rimuovendo la camera d'aria dal sistema, il rischio di “pizzicare” si riduce quasi a “zero”. Ciò significa che anche se si subisce una piccola foratura nel pneumatico, è altamente improbabile che questo si appiattisca completamente, in quanto il liquido sigillante consente di poter continuare a guidare.
2) Maggiore scorrevolezza. La configurazione tubeless consente una guida molto più fluida rispetto a un copertoncino tradizionale o a un tubolare, quest’ultimo da sempre considerato lo standard ideale per i pneumatici da competizione. Ciò è dovuto alla mancanza di attrito tra pneumatico e camera d'aria, che dal punto di vista meccanico è l'aspetto che maggiormente incide sulla resistenza al rotolamento del pneumatico.
3) Queste ruote lavorano a pressioni inferiori, consentendo guadagni sia in termini di comfort che di trazione.
Le pressioni inferiori consentono ai pneumatici di adattarsi alle condizioni della strada offrendo una guida più confortevole e reattiva. La pressione ridotta dei pneumatici fornisce anche una zona di contatto maggiore e coerente tra il pneumatico e il fondo stradale. Con più superficie di appoggio sulla strada, si ottiene una maggiore aderenza, quindi più trazione e contatto continuo con la pavimentazione. Vision inoltre ha studiato con i propri team sponsorizzati uno speciale “nastro elastico” per le proprie ruote tubeless-ready, realizzato e progettato in Italia, per garantire una compatibilità ottimale tra cerchio e pneumatico, facilitando il “tallonamento” tra questi. Grazie a questo, viene inoltre usato meno liquido all’interno del tubeless rispetto ad un normale nastro, incidendo sul peso finale della ruota e sui tempi della manutenzione.