Per molti versi, cercando tra le bici più performanti e veloci in circolazione è difficile trovarne una comoda e accogliente ed in genere, per scendere a patti con la velocità, occorre essere pronti a digerire qualche compromesso. Questo accadeva prima che Trek ci regalasse l’Isospeed e confezionasse per i grandi cacciatori di classiche l’arma definitiva, ovvero la nuova Domane.
IsoSpeed è una garanzia
Una bici vincente deve essere scattante, aerodinamica e leggera, ma soprattutto, se il suo ambiente naturale è anche il poco gentile pavé del nord, deve filtrare lo sconnesso per offrire una guida precisa e comoda in ogni circostanza. La tecnologia IsoSpeed, messa a punto grazie a Cancellara e sviluppata nel corso degli ultimi anni da Trek, si basa sul lavoro di due disaccoppiatori, uno posteriore regolabile e inserito tra tubo orizzontale e tubo verticale ed uno anteriore, nascosto nella scatola dello sterzo (VIDEO).
La nuova Domane ha il grande pregio di celare IsoSpeed grazie ad un design raffinato, reso ancor più gradevole in questa scintillante verniciatura realizzata con Project One, il programma di personalizzazione predisposto da Trek. Scendendo più nel particolare, Isospeed si sposa con un telaio realizzato con il noto carbonio OCLV 700 Series. Infine, la geometria endurance sviluppata da Trek ha il compito di mettervi in sella nel migliore dei modi per sfruttare ogni risorsa di questo schema costruttivo. Non confondete IsoSpeed con un ammortizzatore, in realtà non lo è e sappiate che il modo in cui lavora è graduale e controllato e non vi fa oscillare come su un chopper, mai e poi mai.
Fluida, veloce e precisa. Domane riscrive le regole
IsoSpeed aumenta in maniera netta la fluidità della vostra azione sui pedali e vi garantisce una spinta e una andatura migliore sullo sconnesso. Ovviamente, per sconnesso non intendo solo ed esclusivamente l’inferno del nord, ma le strade che affrontiamo tutti i giorni. Per viaggiare in carrozza non serve esagerare e per quanto mi riguarda ho lasciato IsoSpeed regolato in una posizione intermedia al posteriore apprezzandone concretamente l’intervento.
Per quanto riguarda l’azione di IsoSpeed sull’anteriore, a beneficiarne sono braccia e spalle, mentre a livello di precisione e sensibilità non ho registrato alcuna interferenza. Tutto questo, unitamente alle coperture da 28mm, mi ha permesso di pedalare sempre in grande comodità, un feeling che mi ha permesso di spingere a fondo sui pedali e su ogni terreno.
Allestimento top, poche storie
Il montaggio si basa sul meglio dei prodotti creati direttamente da Trek, quindi via libera a manubrio Bontrager IsoCore VR-CF in carbonio OCLV, attacco manubrio Bontrager XXX, sella Bontrager Arvada Pro, le strabilianti ruote Bontrager Aeolus XXX 4, copertoni realizzati a mano Bontrager R4 320 e gruppo completo Sram Red eTap. Credetemi, a parte il cambio che può piacere o no, nessuna dotazione di serie potrebbe essere migliore di questa per esaltare il telaio della Domane.
I foderi e la forcella consentono di adottare anche pneumatici da 38c, una misura oversize che penso vada bene solo per chi utilizza Domane anche su sterrati leggeri. L’attacco manubrio permette di fissare direttamente gli accessori come luci e bike computer e lo stesso avviene per il reggisella, inoltre, instrada i cavi dei freni verso l’interno del telaio.
Meno vibrazioni, meno stress
Se salite in sella pensando che questa Domane sia semplicemente comoda sbagliate davvero, anche perché sarebbe riduttivo. Domane è veloce e ogni pedalata colpisce nel segno. La scorrevolezza delle ruote Aeolus XXX 4 è strabiliante ed è esaltata dalle coperture Bontrager R4 320. Pedalare su Domane vuol dire spensieratezza, infatti, non dovrete più affannarvi seguendo strani zig-zag per evitare fessure e tratti di asfalto sconnesso ( mi raccomando, le buche continuate ad evitarle ) e vi potrete godere il panorama.
All’interno del tubo obliquo viene ricavato un vano porta oggetti nascosto in cui è alloggiato un astuccio contente una camera d’aria, una bomboletta per il gonfiaggio e un pratico multitool. Per accedere a questo scomparto segreto vi basta sollevare una levetta appena dietro al portaborracce ed il gioco è fatto.
Luccicante ed elegante. Un esemplare unico
Su strada Domane ha carattere ed è veloce, tanto veloce. Mentre si pedala, si procede in una sorta di ovattato equilibrio, uno stabile e piacevole galleggiamento generato dall’operato costante di IsoSpeed. Per regolare IsoSpeed basta una brugola, pochi semplici passaggi per « settare » in maniera sartoriale la flessibilità del sistema. La zona del movimento centrale e i foderi del carro posteriore assicurano grande feeling sul retrotreno e una trazione che non viene mai meno, neanche sullo sconnesso.
Domane è una vera bici tuttofare, versatile ma anche votata alla performance. Non sarà certo una piuma, se avete voglia di una bici da salita c’è l’Emonda, ma neanche una belva Aero e per quello c’è la Madone, ma il terreno di battaglia della Domane è il misto collinare in cui si conferma una vera bomba. La verniciatura creata con Project One è luccicante ed esalta ogni singola porzione del telaio. Il montaggio è regale ed eleva il tasso tecnico della bici. Le ruote sono ottime, un profilo tuttofare montato su mozzi strepitosi. Inutile girarci attorno, si tratta di un top di gamma e i costi sono alti, ma se volete la stessa bici utilizzata dal Team Trek-Segafredo non ci sono altre strade percorribili…