Domani Remco Evenepoel e Tadej Pogacar torneranno a sfidarsi e sarà ancora una volta una corsa agguerrita, nella quale il campione del mondo su strada e il campione del mondo a cronometro lotteranno per conquistare il titolo continentale in linea.
«Il fatto che io sia qui è dovuto al tipo di percorso. Tuttavia, penso che quest'anno stiamo decisamente esagerando, perché Kigali e questo sono percorsi per lo stesso tipo di corridori – ha detto Evenepoel nella sua conferenza stampa - Sarebbe meglio se i Campionati del Mondo e i Campionati Europei si completassero a vicenda. Uno per gli scalatori o gli uomini da Classiche, uno per i velocisti».
Rispetto al percorso del Mondiale, questo sembra essere più esplosivo, forse un po’ più adatto al belga e a corridori che in certe Classiche sanno far bene. Insomma sarà una gara molto più aperta e con più corridori che potrebbero arrivare in fondo.
«Sarà una corsa dura, molto dura. Dal momento in cui si arriverà ai circuiti locali, diventerà molto difficile e solo le gambe potranno parlare. Si affronterà tre volte una lunga salita, sei volte la Val d'Enfer. Ecco perché sarà così difficile. Per me, è un percorso più duro rispetto al Ruanda. La Val d'Enfer mi ricorda La Redoute, ma con un fondo stradale peggiore. Questa è una salita che mi ispira molto».
Ieri Evenepoel è andato a fare una ricognizione del percorso e ha provato diverse volte la Val d’Enfer. Il belga ha fatto un allenamento di 4 ore e ha preferito andare da solo, senza compagni di squadra e questo la dice lunga su quello che sarà la strategia in gara.
«Probabilmente inizieremo i giri locali con un gruppo più o meno compatto con quasi tutti i corridori. Mi aspetto che le cose si muovano solo sull'ultima salita, che poi sarà quella più lunga. Abbiamo alcuni ragazzi in squadra che possono rendere il finale lungo e difficile. Inoltre, non credo che il percorso sia adatto a un attacco troppo da lontano. Mi aspetto più una battaglia a uomo nell'ultimo giro. Spero di avere ancora qualche compagno di squadra vicino a quel punto, e gli altri favoriti saranno isolati».
E anora: «Rispetto al Ruanda penso che ci sarà una corsa più aperta, con più nomi oltre a Tadej. Ci sono solo due momenti in cui potrebbe succedere qualcosa. Tutti sanno più o meno quale scenario ci aspetta, quindi sarà importante rimanere concentrati. Questa corsa ha più le caratteristiche di una vera classica. Naturalmente, Tadej avrà un ruolo importante».