Remco Evenepoel non aveva dubbi: era certo che oggi la cronometro di Caen sarebbe stata la sua insieme alla maglia gialla, che però è andata a Pogacar. Il belga, con maglia di campione del mondo e bici color oro, si è lasciato alle spalle tutti i suoi avversari e solo lo sloveno è riuscito a limitare i danni.
«Non puoi mai avere la certezza di vincere in particolare quando ci sono corridori bravi come Affini – ha detto Evenepoel dopo l’arrivo – Sapevo che avrei potuto recuperare nel finale e amministrare bene la gara e così è stato. Sapevo di avere buone possibilità di vincere, ma ovviamente le gambe devono esserci e tutto deve andare per il verso giusto».
Evenepoel ha chiuso la sua cronometro con il tempo di 36’42”, con 16 secondi di vantaggio su Pogacar arrivato secondo e 1’21” su Vingegaard. Ora nella classifica generale, Pogacar è al comando con un vantaggio di 42” su Evenepoel, 59” su Vsuquelin e 1’13” su Vingegaard.
«Non sentivo di poter andare più veloce. Quindi, in generale, sono contento di questo risultato e ovviamente della mia seconda vittoria di tappa per la squadra. È fantastico».
La Soudal – Quick Step aveva vinto la tappa con arrivo a Dunkerque con Tim Merlier e oggi il successo è arrivato con Evenepoel, che ha conquistato anche la maglia bianca di miglior giovane. «Penso di aver spinto in modo abbastanza costante. In ogni tratto leggermente in salita ho spinto più forte che in discesa, ma penso che il mio punto di forza più grande sia stato mantenere lo stesso ritmo alla fine dei primi 10 km. Credo che questo abbia davvero aumentato il mio ritmo e la mia velocità, e penso che sia anche quello che abbiamo visto nei passaggi intermedi: aumentavo sempre e guadagnavo ancora tempo negli ultimi sette, otto chilometri, quindi penso di aver mantenuto un ritmo perfetto e allora posso dire che tutto è stato perfetto, quindi sono super felice».
La soddisfazione è arrivata anche per aver vinto davanti a un campione come Tadej Pogacar ed Evenepoel si è preparato bene per questo Tour de France, ma sa perfettamente che lo sloveno è un vero fuoriclasse e in montagna sarà difficile tenere il suo passo.
«Naturalmente sono molto contento di aver preso 16 secondi a Tadej e più di un minuto a Jonas. Penso che Tadej abbia fatto un’ottima cronometro e penso che rispetto alla cronometro del Delfinato abbia fatto davvero un passo avanti importante e dimostra di essere in gran forma. E’ lui l'uomo da battere al Tour de France. Ma rispetto a tutti gli altri, oggi ho fatto quello che dovevo fare per cercare di prendere più tempo possibile e salire in classifica generale».
Evenepoel si sente bene e pensa di poter salire sul podio finale a Parigi come lo scorso anno, ma cercando di diminuire i distacchi. «Più o meno è la stessa situazione dell'anno scorso nello stesso momento, quindi sono super contento e penso che sia un grande passo avanti verso il podio, ma ovviamente c'è ancora molta strada da fare in questo Tour e cercherò di continuare così».
Il belga sa che i grandi giri non si vincono a cronometro e che le salite in montagna, decideranno il vincitore. «Sono convinto che oggi sia stato il primo passo per me per ottenere un buon risultato in classifica generale in vista di Parigi, ma penso che il Tour non finisca qui. Ovviamente tutti sanno cosa succederà la prossima settimana e quella dopo ancora, quindi ci sarà molta strada da fare. Naturalmente è già molto bello vincere una tappa e con la squadra ne abbiamo vinte due e ora siamo un po’ più rilassati, ma adesso dobbiamo concentrarci sul podio di Parigi».