Tim Merlier ha conquistato a Dunkerque la sua seconda vittoria di tappa al Tour de France dopo quella del 2021 a Pontivy, davanti a Philipsen e Bouhanni.
«Questa è la prima volta che riesco a fare la volata ed è stato subito bingo. E’ stato un finale difficile, molto caotico ma alla fine ci sono riuscito».
Lo scorso sabato a Lille c'era stata delusione per il belga, perché era rimasto indietro e non aveva potuto partecipare alla volata che aveva assegnato la prima maglia gialla della corsa. Oggi, a distanza di due giorni, a Dunkerque è arrivata la sua seconda vittoria di tappa alla Grande Boucle. «E’ stata veramente una lotta dura nel finale. È stato difficile mantenere la posizione, perché ho perso la ruota di Bert Van Lerberghe prima dell'ultima curva. La nostra squadra ha fatto un ottimo lavoro fino agli ultimi 5 chilometri, ma dopo è stato difficile. Negli ultimi 2 chilometri ho dovuto recuperare molto e non è stato facile. Sono stato sempre con il vento contrario e questo mi ha fatto consumare molto. A 500 metri dal traguardo ho ritrovato la scia, ma vincere contro un corridore come Jonathan Milan è sempre difficile».
Merlier ha alzato la mano subito dopo la linea del traguardo, ma la vittoria si è decisa al fotofinish, perché la differenza con Milan era veramente minima. «All'inizio ero sicuro della vittoria e ho subito esultato, ma subito dopo non ero più certo di aver vinto, quindi ho dovuto aspettare la conferma ufficiale. Poi per fortuna è arrivata la notizia della mia vittoria e sono stato super felice».
Dopo la delusione a Lille nella prima tappa, Merlier ora è finalmente felice, perché le occasioni di vittoria per i velocisti sono poche e non è mai facile stare nelle posizioni migliori per fare lo sprint. «Sono venuto al Tour per vincere almeno una tappa. Naturalmente il nostro obiettivo iniziale era quello di vincere la prima tappa e prendere la maglia gialla, ma non è andata bene, ma sono ugualmente contento di aver vinto oggi».
La tappa con arrivo a Dunkerque è stata caratterizzata da diverse cadute e Jasper Philipsen, che indossava la maglia verde, è stato uno dei corridori costretti al ritiro. «Oggi c’era molto nervosismo in corsa e ci sono state molte cadute e mi dispiace per Jasper. Ma posso dire di essere contento per me perché sono riuscito a rimanere in sella. Per me è stato complicato, perché non avevo più compagni e ho dovuto risolvere la situazione da solo. Quando ti trovi in situazioni del genere devi saper prendere la decisione giusta e io ho saputo farlo».
Merlier è terzo nella classifica per la maglia verde alle spalle di Girmay e Milan, attuale maglia verde. Tra il belga e l’italiano ci sono appena 18 punti di differenza, ma Merlier guarda a questa classifica in modo secondario, perché deve aiutare Remco Evenepoel per la classifica generale.
«Per noi in questo Tour sono importanti le vittorie di tappa e la classifica generale con Remco, tutto quello che arriverà in più, come la maglia verde sarà un bel regalo per noi».