I PIU' LETTI
LA VUELTA 2024. PARLA PATRON GUILLEN. «SARA' UNA CORSA DIVERTENTE, APERTA E IMPREVEDIBILE»
di Claudio Ghisalberti | 17/08/2024 | 08:25

LISBONA. Operai che mettono le transenne, tecnici che provano l’impianto di amplificazione, direttori sportivi che sfilano sorridenti per recarsi alla riunione tecnica. La mattina della vigilia della Vuelta scorre via tranquilla, nella normale routine, accompagnata da una leggera brezza che tiene limpido il cielo di Lisbona. Da oggi, quando la corsa prenderà il via con una crono nella capitale portoghese di 12 km, il mood cambierà. Sarà battaglia, rumore, velocità, fatica anche estrema. Applausi e spettacolo, gioia e sofferenza. Si preannuncia infatti una corsa durissima, molto esigente, neanche una tappa - escluse le crono - che scende sotto i duemila metri di dislivello.

Intanto, seduto nel suo ufficio in fondo all’Oficina Permanente, Javier Guillen sistema gli ultimi dettagli organizzativi. Lui, laureato in diritto all’Università Complutense di Madrid, è il direttore generale della corsa.

Javier, raccontaci un po’ la tua storia ciclistica.
«Sono entrato un Unipublic come avvocato della società. Era un periodo di grandi tensioni tra gli organizzatori e l’Uci. La mia passione per il ciclismo invece è sbocciata grazie a Perico Delgado. Mi piaceva il suo modo di correre, sempre all’attacco, mettendoci il cuore. Dando tutto. Poi nei miei occhi Roche con l’ossigeno al Tour dopo la tappa del Tour Bourg d' Oisans-La Plagne, vinta da Fignon».

Javier, la Vuelta fa il cambio di marcia nel 1995 quando con la riforma dei calendari passa a fine estate. Concordi?
«Totalmente. Ma dividerei la fase in due circostanze. Il passaggio a settembre è stato fondamentale, ma ancora più importante quando siamo andati ad agosto che è il mese delle ferie degli spagnoli. In strada a vedere passare la corsa c’è molta più gente, che non avremmo potuto avere altrimenti. E anche gli ascolti in tv sono esplosi».

Dal 2008 hai preso il posto di Victor Cordero come direttore generale di Unipublic. Hai avuto un modello di riferimento nell’organizzazione?
«Il mio mentore è stato lui. Ho avuto la fortuna che Victor Cordero mi abbia insegnato tutto. Purtroppo, però, forse non ho imparato tutto. Mi sono ispirato molto anche ad Angelo Zomegnan (ex direttore del Giro, ndr) per le sue idee innovative, a volte trasgressive. Mi è piaciuto molto tutto quello che ha fatto. E senza dubbio una grande esempio è Christian Prudhomme che ha cambiato gli schemi del ciclismo. Negli ultimi 15 anni il Tour è cambiato molto grazie a lui. È più spettacolare».

Nel 2008 Aso acquisisce il 49% di Unipublic, nel 2014 i francesi diventano proprietari al 100%. Che cosa cambia per la Vuelta?
«Con Aso è cambiato tutto e in meglio perché è una società che capisce lo sport e che ha nello sport il suo core business. È la più grande impresa di eventi all’aria aperta in Europa e probabilmente nel mondo. Con loro la comunicazione è a livello globale. Il segreto del successo credo sia quello di costruire eventi con calma. Realizzare progetti nel tempo».

Giro e Vuelta si “giocano” la seconda posizione tra i grandi giri. Lasciamo parlare i numeri e facciamo un’analisi su questa stagione. Alla corsa rosa si sono presentati al via 6 corridori tra i primi 40 del ranking Uci (al momento del via della corsa): Pogacar 1°, Bardet 26°, O’Connor 27°, Thomas 31°, Groves 35° e Merlier 40°. Nella corsa spagnola dei primi 40 corridori 17 sono qui: Roglic 6°, Van Aert 8°, Vlasov 9°, Adam Yates 13°, Almeida 14°, Rodriguez 18°, McNulty 19°, Landa 20°, Skjelmose 22, Kuus 26°, Carapaz 27°, Kung 28°, O’Connor 29°, Groves 30°, Martinez 34°, Mas 39° e Narvaez 40°. A questi si potrebbe aggiungere Geoghegan, sprofondato nelle classifiche Uci ma maglia rosa 2020, che alla Vuelta sarà capitano della Lidl-Trek con Skjelmose.
«Noi sentiamo la Vuelta come la prima corsa (sorride, ndr), ma siamo convinti sia la seconda. Giro e Tour hanno più tradizione di noi, però la Vuelta è la corsa che negli ultimi anni è cresciuta maggiormente. Ma al di là delle classifiche io credo sia importante che il ciclismo abbia ogni anno tre grandi eventi come forse nessun altro sport al mondo».

Le difficoltà maggiori nell’organizzare?
«Importante è costruire bene la filosofia del percorso, non pensare solo a unire la partenza con l’arrivo. Sono 21 tappe che devono essere 21 storie che si risolvono all’ultima giornata. Come un film giallo. Però la corsa deve mantenere la sua personalità, pur portando qualche novità ogni anno. Poi una grande difficoltà la logistica legata ai luoghi dove far riposare gli atleti dopo ogni tappa. Mi spiego: tu potresti studiare la tappa più spettacolare di sempre, ma se poi gli hotel sono a quattro ore di auto non va bene».

Ci sono state anche sfide importanti. Non era facile andare nei Baschi oppure in Catalogna dopo il referendum per l’indipendenza del 1° ottobre 2017.
«L’emozione più grande è stata tornare nei Paesi Baschi dopo 33 anni. Accade nel 2011 a Bilbao, vinse Igor Anton con la maglia Euskaltel. Era un cerchio che si chiudeva. Quel giorno mi sono accorto che la Vuelta stava facendo la storia della Spagna, delle Euskadi e del ciclismo».

C’è una tappa a cui sei particolarmente legato?
«Quella della Bola del mundo. Nibali nel 2010 vinse la Vuelta».

E una tappa che non rifaresti?
«Più di una, anche se non ti dico quali. Però è vero che ci sono state tappe nelle quali il rischio è stato troppo rispetto allo spettacolo. La difficoltà non è stata ricompensata».

Il momento più difficile?
«Quando ci sono incidenti gravi. Il giorno che, nel 2014 andando verso La Camperona, morì un Guardia Civil Trafico. Si chiamava Eusebio Garcia Flores».

Il sogno nel cassetto?
«Concludere la Vuelta nelle Canarie. È molto difficile e da anni se ne parla. Un giorno forse ci riusciremo».

Il caso Ayuso ti ha fatto male?
«Mi spiace che non ci sia. Abbiamo chiesto con affetto alla Uae che lo portasse. Però senza suppliche e senza insistenze».

Nel 2025 vi vediamo in Piemonte?
«Non annunceremo niente durante la Vuelta. Il desiderio c’è e ne abbiamo parlato. Aspettiamo di vedere cosa succede dopo le elezioni regionali che ci sono state».

Intanto partiamo per questa Vuelta.
«Sarà divertente, imprevedibile, aperta».

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma...

Sono 40 anni che Look rivoluziona il mercato con pedali che hanno fatto la storia, un processo che non conosce sosta e trova oggi come massimo interprete il nuovo Keo...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy