I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. ANGELO DAMIANO, L'ORO DI NAPOLI
di Giuseppe Figini | 08/02/2021 | 08:00

Angelo il nome, Damiano il cognome, è un napoletano verace, nato il 30 settembre 1938 nel popoloso quartiere di Barra, allora caratterizzato da varie e differenti connotazioni industriali, che ha regalato all’Italia, e alla città del Vesuvio in particolare, una medaglia d’oro nel ciclismo conquistata nel 1964 alle Olimpiadi di Tokyo vincendo, in coppia con l’amico, il veneto Sergio Bianchetto, nella difficile ma sempre e comunque spettacolare specialità del tandem.

Dopo la prima prova della finalissima vinta dall’equipaggio sovietico, gli azzurri rimontano la situazione conquistando la seconda prova e la “bella”. Il padovano Bianchetto firmò una straordinaria doppietta a cinque cerchi poiché, nell’edizione precedente, a Roma, anno 1960, aveva già conquistato l’oro della specialità, sempre alla guida del tandem e, alle spalle, come “motore” - così si definiva l’atleta sul secondo sellino dietro la “guida” - l’amico, pure lui padovano di Tombolo, Giuseppe “Bepo” Beghetto.

Era uno dei periodi più fulgidi della pista tricolore, soprattutto nelle specialità riferibili alla velocità, con abbondanza di talenti di primo rango e di “scuole” della pista come quella della gloriosa Società Ciclisti Padovani, straordinario vivaio di campioni che fruivano, nell’organizzata e appassionata struttura societaria, della guida tecnica, ma non solo, del grande Severino Rigoni. E, sotto la maglia azzurra, gli ori del tandem di Roma e Tokyo vestivano tutti la maglia bianco-verde della S.C. Padovani.

E anche il partenopeo Angelo Damiano, lo scugnizzo napoletano, ha affinato il mestiere, così come Bianchetto e Beghetto, al velodromo Monti nel centro della città del Santo, diventata per diversi anni la sua città d’adozione.

Incentriamo però l’attenzione su Angelo Damiano che, partendo da un contesto territoriale e ambientale non particolarmente vocato per lo sport delle due ruote, riesce con caparbietà e costanza, a costruirsi una carriera ciclistica di tutto rispetto impreziosita dall’oro conquistato nella Terra del Sol Levante.

L’inizio dell’attività pedalata avviene per il giovane Angelo sulle orme di papà Vincenzo, buon corridore, soprannominato “coscia di ferro” perché, a seguito di una caduta, aveva inciso su una coscia, il disegno dei denti segmentati del profilo di un pedale dell’epoca.

L’agonismo lo attira tanto che Angelo, “aggiustando un poco" (testuale) la data di nascita – la medesima operazione l’aveva messa in atto ai suoi esordi un certo Antonio Maspes… -, ottiene un tesserino un anno prima di compiere i canonici sedici anni, indossando la maglia del G.S. Augusta vincendo, ovviamente in volata, una decina di gare. Inizia anche a frequentare la pista dell’Arenaccia, lunga ben 606 metri, nella struttura dello stadio militare Albricci dove aveva giocato il Calcio Napoli e poi la formazione partenopea del rugby, pista con curve piatte, abituale sede d’arrivo di una classica (allora) come il Giro di Campania, di tappe del Giro d’Italia e di altre manifestazioni.
In un’alternanza continua fra strada e pista contrappuntata da un buon numero di vittorie ottenute con il suo spunto veloce, Angelo Damiano si fa un nome con specifica notorietà che circola positivamente nell’ambito del ciclismo campano guidato da Vincenzo Milano e delle regioni limitrofe. Un periodo, un ambiente, gare e personaggi di un ciclismo vitale e piacevole che il velocista partenopeo ricorda sempre con affetto e con qualche rimpianto – giustificato – per il tempo che fu delle due ruote nel sud della Penisola. Ricorda d’avere gareggiato, nelle differenti categorie, indossando pure le maglie della società Achille Lauro di San Giorgio a Cremano, dell’Eldorado Gelati di Casavatore, dell’Internapoli, il nome della seconda calcistica della città che lanciò noti calciatori come Giorgio Chinaglia, Giuseppe Wilson, Peppino Massa, Franco “Ciccio” Cordova oltre a vari altri e che fu allenata anche da un amatissimo personaggio quale il brasiliano Luis Vinicio e, tornando al nostro protagonista di questa storia, la Baratta di Battipaglia (Salerno), nota industria conserviera.

La sua notorietà cresce anche a livello nazionale tanto che la Federazione Ciclistica lo convoca alla sede di Ferrara della Scuola Fausto Coppi dove erano ospitati i più promettenti pistard delle differenti regioni. La supervisione era affidata alle capacità intuitive e all’occhio lungo di Guido Costa, storico commissario tecnico, “guru” della pista azzurra, che porta il giovane Damiano a fare esperienze nell’intenso programma d’attività dei velodromi internazionali.
Fra i molteplici ricordi che Damiano snocciola con freschezza, rammenta con sempre partecipata emozione quelli legati all’importante “Medaglia”di Parigi dell’edizione 1959, nel mitico e storico velodromo coperto, il Vel. D’Hiv. e l’atmosfera piacevole, intrigante, sia all’interno, sia all’esterno. Le prove di velocità sempre “a tre” con le terne di corridori contemporaneamente in pista e che prevedevano le finali nel mese di marzo e dove gareggiò con gli amici, i milanesi Carlo Rancati, detto “l’Aquila” poi buon pistard professionista e Carlo Cressari, esponente di una famiglia dedita al ciclismo, sia al maschile, sia al femminile. Un quotidiano sportivo intitolò, a piena pagina, “uno scugnizzo a Parigi” per rappresentare i suoi “exploit” parigini.

Altro indelebile ricordo è legato alla pista, quella magica del Vigorelli di Milano, ora Velodromo "Maspes Vigorelli”. Fu la sua prima presa di contatto con il parquet dell’impianto di Via Arona nell’ambito di una prova del Trofeo Gardiol, “challenge” patrocinato dalla nota produttrice di pneumatici, con il segno distintivo dell’affermazione rappresentata dall’omonimo “bracciale” indossato dai vincitori. Più che un ricordo è un incubo dapprima per Angelo Damiano è la sensazione provata di vera e propria “fifa” con vertigine quando si è arrampicato alla balaustra al centro delle ripide e inclinate curve della “pista magica”. Una sensazione che permane anche se poi, in seguito, seppure gradualmente, sia stata metabolizzata e vinta con l’esperienza. Quanta differenza con le curve “piatte” dell’Arenaccia dove, nel 1963, profeta in patria, conquistò l’oro della velocità ai Giochi del Mediterraneo, superando Giordano Turrini e dopo avere eliminato in semifinale il fuoriclasse francese Daniel Morelon. Una prima sensazione, poi ampiamente superata, tanto che al Vigorelli conquista il tricolore della velocità nel 1964.

Per gli ultimi tre anni da dilettante Angelo Damiano ha vestito la maglia della S.C. Padovani. Un ambiente e una società che sentiva anche propri svolgendo un’intensa attività in pista, e pure su strada, fino al momento magico di Tokyo in coppia con l’amico Sergio Bianchetto.

Dopo le Olimpiadi passa professionista vestendo dapprima, per due anni, la maglia della Termozeta FBE dell’appassionato presidente Piero Belloni, poi quella gialla dell’Ignis di patron Giovanni Borghi, quella bianconera della Scic nel 1969 e, nei due anni successivi, la maglia della toscana Ferretti guidata dal d.s. Alfredo Martini, poi straordinario commissario tecnico e riferimento di primo valore del ciclismo italiano.

Chiude la carriera professionistica nella Conterosso Padova, nel 1972. Nei difficili mondiali di velocità di quegli anni, ricchi pure di scelte e situazioni contingenti, terreno di scontro fra grandi nomi, ottiene vari ottimi piazzamenti e riesce a salire sul terzo gradino del podio ad Amsterdam, nel 1967, con iridato il grande belga Patrick Sercu e la medaglia d’argento per Giuseppe Beghetto.

Sposa, a Portici, Annita e poi nascono le figlie, Maria e Giustina seguite dal figlio Vincenzo che ha pure provato a percorrere le orme paterne in bici, ma ha desistito abbastanza presto, con piena comprensione paterna. E, in tema famigliare, Angelo Damiano desidera ricordare quale nonno, anche le nipoti Martina ed Enrica, figlie di Maria.

Tornato a Napoli dopo la lunga e felice parentesi patavina, Angelo Damiano, nominato responsabile della pista per il Sud e poi tecnico regionale, ha sempre operato professionalmente – il pane della pista ha sette croste …- nel settore ciclo, rappresentando diversi marchi di rilievo, nella sua zona di competenza e, in primo piano, il marchio Castelli fondato da Maurizio Castelli, il figlio di Armando Castelli, già “anima” e riferimento dello storico marchio d’abbigliamento milanese Vittore Gianni.

Damiano era legato d’amicizia con Maurizio, l’effervescente inventore del marchio dello scorpione che, in gioventù, ha gareggiato in bici, sia su strada, sia in pista, poi fermato da un incidente quando era un buon “juniores”, in seguito dinamico e inventivo imprenditore in proprio dopo l’esperienza maturata nell’azienda di famiglia, prematuramente scomparso nel 1995 stroncato da un attacco cardiaco durante un’uscita in bici sulle strade della Milano-Sanremo a soli 47 anni.

L’ex “scugnizzo” ha nel tempo cambiato il colore dei capelli, passati gradualmente dal nero intenso a un candido bianco, e vive in serenità la sua età matura nella sua terra, fra famiglia e amici molti dei quali sono continui e assidui testimoni di una passione per le due ruote. Passione che si declina – purtroppo – più che al presente a un emblematico ma lontano passato, in vari settori, sovente ricordati dall’appassionata penna di Gian Paolo Porreca e dalla presenza valoriale, emblematica, di Carmine “Elo” Castellano, e qui basta la parola, dove brilla la medaglia d’oro olimpica di Angelo Damiano, dal 2015 Collare d’Oro al merito sportivo del CONI, Campione Olimpico Tokyo 1964 ciclismo - velocità tandem -.





Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Le prime volte, soprattutto quelle importanti, vanno celebrate a dovere: per Ursus, il Giro d’Italia 2025 rappresenta la prima volta alla Corsa Rosa da partner di una formazione World Tour,...

La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso e con gli altri quando la strada comincia a salire....

Progettate per assicurare un controllo senza pari, le scarpe Q36.5 Unique Pro uniscono tecnologie italiane di produzione all'avanguardia con una struttura che massimizza stabilità, potenza e comfort. Con un peso...

Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si...

Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla...

Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i...

Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI...

Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio...

De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da...

Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo...

Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni...

Lo scorso fine settimana è andata in scena l'Étape Parma by Tour de France, a cui abbiamo partecipato anche noi. L’evento ufficiale del Tour de France per cicloturisti e cicloamatori...

Le bici da sogno possono diventare realtà? Sì, il sogno diventa realtà con il programma di personalizzazione Project One messo a punto da Trek. Passo dopo passo avrete modo di...

Ci stanno facendo incuriosire, ci sanno stuzzicare e ingolosire, ci fanno arrovellare nell'attesa... Quelli di casa De Rosa ci stanno letteralmente prendendo per la gola e promettono che... Nel loro...

Se da una parte è vero che il momento per le vendite di biciclette si sta rivelando più complesso del previsto, è altrettanto vero che da Bikeroom possiamo sempre aspettarci...

La nuova e-Vertic FX nasce per accompagnare i biker nelle uscite in montagna, garantendo grande maneggevolezza e puro divertimento, più a lungo. Presentata in anteprima al Bike Festival Garda Trentino (1-4 Maggio 2025) di Riva...

25 gradi, sole splendente e colline del Prosecco accoglienti come non mai. L’XC Tra Le Torri 2025 va in archivio al termine di una vera e propria giornata estiva che...

Dal 9 all’11 maggio 2025 torna Pavè - Pedalando a Venezia, il bike festival di narrazione che per il quarto anno crea uno spazio di comunità per riflettere insieme sul tempo che viviamo...

Il Maglificio Santini va a celebrare gli oltre oltre 35 anni di collaborazione con l’Union Cycliste Internationale (UCI) di cui è fornitore ufficiale, presentando la nuova collezione Santini X UCI,...

È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso...

Alé, il brand italiano leader nel settore dell’abbigliamento tecnico da ciclismo, annuncia una nuova e strategica collaborazione con GFNY, uno dei più estesi e prestigiosi circuiti internazionali di gare ciclistiche...

Forse molti di noi lo hanno accantonato troppo in fretta il caro alluminio, una lega che ci ha dato sempre tante soddisfazioni e che secondo Fulcrum merita ancora oggi tante...

C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

Specialized amplia la propria offerta per il cross-country e il down country con il lancio della nuova famiglia di ruote Roval Control SL, una gamma pensata per soddisfare le esigenze...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy