Il Giro bulgaro tira, interessa, fa gola. Diciamocelo quando è il caso di dirlo: la nostra corsa faro, il nostro fiore rosa all’occhiello piace ed è appetibile. Da notizie in nostro possesso ci sono almeno due brand, due colossi dell’industria pronti ad entrare, anzi, probabilmente per la “corsa rosa” è già stato messo tutto nero su bianco. Pronti ad investire nel Giro 2026 Stellantis, che dovrebbe garantire la flotta alla corsa di Rcs Sport & Events. Chi dei tanti marchi in possesso del gruppo automobilistico transalpino? Si mormora che la scelta dovrebbe e potrebbe essere Citröen, cosa per lo meno curiosa: i francesi anziché scegliere la loro corsa, scelgono la nostra. Et voilà. Per la maglia rosa, invece, ci sarebbe un nome di spessore assoluto, un colosso dell’energia globale ad alto contenuto tecnologico: Eni, basta la parola. Due brand pazzeschi, per una corsa che è pronta ad accogliere il sì di Vingegaard, sempre più intenzionato ad accettare la sfida sulle nostre strade.