È stato l’enigma di inizio stagione, il mistero che si è tramutato in una sontuosa gamma di ruote al servizio della formazione World Tour Picnic PostNL. Sono ben quattro i profili messi a punto da URSUS, 35mm, 40mm, 50mm e 60mm, abbastanza per coprire ogni possibile utilizzo e ritmo nelle più difficili condizioni di gara. Il nostro test è stato effettuato sulle Proxima 50 Team Edition, ruote veloci e leggere in cui ritrovo pienamente la qualità e la grande efficienza meccanica dei prodotti URSUS.
Leggerezza, scorrevolezza e tanta affidabilità
Una ruota da WorldTour deve offrire molto, questo è chiaro e deve farlo non solo nei momenti in cui gli atleti si allenano ma deve farlo soprattutto in gara in cui ogni secondo conta sul serio. Sempre in gara la ruota deve essere veloce, leggera e rigida, ma anche resistente e scorrevole, infine, deve dare totali garanzie di affidabilità. A grandi linee questi particolari servono tutti e poi nel gruppo ci sono dotazioni migliori di altre, questo è chiaro, ma una cosa è certa, in questo ristretto gruppo le URSUS Proxima Team Edition hanno certamente un posto di rilievo.
Il progetto Proxima parte da qui e trova corpo in una struttura moderna e veloce. Il cerchio tubeless ready minihook ha un canale interno di 23mm, la configurazione ideale per dialogare con copertoni dal 28 in su ed è realizzato in carbonio UD. La forma del profilo e la sua larghezza esterna di 30mm è stata ottimizzata per offrire massima resa in situazioni reali e testata ampiamente nella galleria del vento di Silverstone, mentre il mozzo è il nuovo gioiello di casa URSUS, il nuovo U-RS Xeramik™ dotato di cuscinetti ceramici. Questi nuovi mozzi realizzati in lega di alluminio AI7075 portano ai massi livelli le concezioni URSUS e regalano prestazioni da riferimento. La scorrevolezza donata dai cuscinetti ceramici è pazzesca, ma altrettanto pazzesca è la sensazione di coesione tra i raggi Sapim CX-RAY ( con Secure Lock® ), il cerchio ed il mozzo stesso. I 24 raggi Sapim CX-RAY straight pull hanno un profilo ellittico e mostrano una inesauribile resistenza alla fatica, inoltre, il sistema Secure Lock® concede grande stabilità nel tempo e una necessità pari a zero di successive registrazioni tra nipples e raggi. Infine, resta elemento principe il sistema proprietario U-PRESS™ che semplifica la manutenzione e vi permette di cambiare cassetta senza strumenti.
Progettazione rigorosa, tanta qualità e la rinomata affidabilità URSUS
Le ruote Proxima Team Edition rappresentano senza dubbio l’apice dell’evoluzione della storica azienda veneta, anche se già in questo Tour de France abbiamo visto qualcosa di più estremo dotato di raggi in carbonio. Detto questo, le ruote della gamma Proxima hanno davvero molto carattere. La versione da 50 provata alla bilancia si conferma molto leggera, infatti, non supera i 1470 grammi, abbastanza per competere con le più leggere della categoria. Come anticipato qualche riga sopra, quello che mi ha stupito è la grande coesione dei tre reparti.
Il nuovo mozzo in alluminio lavorato al CNC è molto raffinato e le sue dimensioni sono sviluppate per non coinvolgere più materiale del necessario. I raggi sono un classico di rara efficienza, e si interfacciano alla perfezione alle lavorazioni delle relative sedi. Qui sta il nodo della questione, gran parte dell'affidabilità dei prodotti URSUS sta in questi dettagli, in lavorazioni eccellenti e in progetti particolarmente precisi. L’assemblaggio a mano resta una garanzia assoluta per un risultato finale elegante e raffinato. Il cerchio con la sua finitura UD fa risaltare la bellezza delle sue proporzioni mentre i raggi, aerodinamici e leggeri, permettono ad URSUS di contenere ulteriormente il peso.
Veloci e precise. La guida si esalta
Avete notato certamente quanto le corse di oggi, soprattuto nel World Tour, siano diventate veloci, un aumento certamente concesso non solo da allenamenti differenti ma anche da materiali sempre più evoluti che sono diventati protagonisti nei telai, nelle ruote, nelle trasmissioni, nelle mescole delle coperture e nell’abbigliamento. Le ruote Proxima 50 Team Edition hanno un profilo che permette di correre ad altissimi livelli su qualsiasi terreno, un set che potrebbe essere protagonista anche in una tappa del Tour de France che supera i 4000 metri di dislivello. La manovrabilità della bici viene esaltata sopratutto alle alte velocità e tra le curve. Leggere e reattive sono strutturate in maniera tale da rispondere come fionde nei rilanci, inoltre, godono di una scorrevolezza superlativa che rende moltissimo sul passo. In tutta franchezza pare evidente che questo set sia pronto a stupire sia su strada che nel gravel, un’ampio range di utilizzo che spetta solo ai prodotti di fascia altissima.
La raggiatura caratteristica con schema a due incroci è affidabile ed è potenziata dalla tecnologia Secure Lock che riduce praticamente del tutto l’allentamento tra raggio e nipples, una soluzione che ho testato positivamente su altri prodotti URSUS. Ho montato le Proxima 50 Team Edition con coperture specifiche per camera d’aria P Zero Race RS, coperture che hanno reso la coppia di ruote ancora più reattiva e polivalente. Con queste coperture e camera in TPU il peso dell’intero pacchetto è rimasto bassissimo, un vero vantaggio per i percorsi con tanto dislivello. Nel complesso i cerchi hanno una resa altissima anche con copertoni tubeless, merito del sistema minihook e della sicurezza concessa. I mozzi sono rifiniti con massima eleganza e possiedono un volume compatto che non muta nemmeno in prossimità dell’innesto dei raggi, merito di un lavoro preciso da parte di URSUS. Dietro a questa estetica raffinata e anche molto sobria si cela un set da gara destinato a stupirvi in ogni circostanza. La sorpresa? Per portarsele a casa servono solo 1750€, un prezzo particolarmente competitivo rispetto alla concorrenza diretta.