I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. VELIO ASTORI, IL PRECURSORE
di Giuseppe Figini | 08/04/2021 | 07:33

Una volta, fino a qualche decennio fa, nel ciclismo, così come in tutte le discipline sportive, era il massaggiatore, senza altre specializzazioni o definizioni riferibili a differenti figure professionali create e cresciute in tempi più recenti, che si occupava esclusivamente d’allisciare i muscoli degli atleti affidati alle loro cure nelle varie fasi agonistiche o in quelle di recupero da infortuni vari. Una figura importante che, sovente, associava e riassumeva nella capace percettiva funzione, pure quella, a metà strada fra il confessore e lo psicologo, con il masseur, detto alla francese, definizione invalsa e frequentemente usata nel passato, che oltre ai muscoli sapeva anche – se del caso – massaggiare l’anima.

Nel passato, nel professionismo di vertice, esisteva in pratica un solo gruppo di corridori con un’unica squadra che si cimentava in un’unica, o quasi, attività con tutti i suoi corridori e il medesimo “gruppo” del personale. La proliferazione del calendario, il fenomeno della mondializzazione, specialmente per il ciclismo di vertice, ha determinato la necessità d’allargare, oltre ai numeri dei componenti la squadra, anche quello di vari addetti ai lavori, dai direttori sportivi, ai meccanici, ai preparatori, agli addetti alla comunicazione e figure ausiliarie di varia tipologia.

Torniamo però ai massaggiatori, molti dei quali, con nomi e volti assai noti, sono legati a doppio filo e integrano la storia, soprattutto quella dei campioni affidati alle loro mani – letteralmente - in profusione copiosa e parecchi di questi, dopo esperienze anche di vertice nel mondo ciclistico, hanno operato sempre a livello alto pure in altri sport.

Potrebbe essere un esempio di tale tipologia il milanese Velio Astori, nato il giorno di Natale del 1937, a Corsico, il medesimo comune della prima cintura milanese di cui è originario Carlo Galetti (1882-Milano 1949), soprannominato “lo scoiattolo dei Navigli”, vincitore, fra l’altro, di tre Giri d’Italia, con un “filotto” continuato nel 1910, nel 1911 e nel 1912 con la squadra Atala, nell’unica edizione della corsa disputata con la formula a squadre. Dopo l’attività pedalata è stato titolare di un’azienda tipografica. A proposito del nome Velio neppure il suo titolare conosce i motivi della scelta dei suoi genitori.

Come moltissimi giovani dell’epoca prova a gareggiare in bicicletta indossando la maglia del G.S. Corsico e sotto la guida del concittadino e meccanico ciclista Mario “Mariett” Milesi, recentemente scomparso. Nonostante il fisico aitante e la passione, i risultati – o meglio la loro mancanza – determinano ben presto Velio Astori a riporre nel cassetto anche i più moderati sogni pedalati, senza soverchi rimpianti. Porta però a termine il corso di studi per massaggiatori e nel 1962 fa il suo esordio professionale di masseur con la squadra milanese della San Pellegrino dove, dopo due anni alla Legnano, è approdato Franco Cribiori, l’allora “biondino di Corsico”, ottimo professionista dal 1960 al 1968, poi affermato direttore sportivo di formazioni vincenti subito dopo, fino al 1989. Seguono altre esperienze poi di commentatore e consulente televisivo, in emittenti di primo piano, con la sua competente, chiara, diretta, anche pungente talvolta, dialettica inconfondibile caratterizzata dalla personalissima pronuncia della consonante r, a metà strada fra la dizione francese e quella piacentina. Persona che continua sempre a “girare con la Ferrrari”, come usa dire, riferendosi al cognome della consorte, con molte r per di più, dice con la sua garbata ironia, rispondendo dal suo buen retiro fra i boschi del basso varesotto, dove abita da molto tempo.

Il giovanotto Velio Astori è in gamba e con un valido approccio interpersonale, sia nelle sue funzioni propriamente professionali con le mani che esprimono sapiente forza nel massaggio grazie anche alla sua prestanza fisica e pure nelle numerose situazioni dove il massaggiatore, soprattutto allora, doveva trovare anche improvvise, rapide ed estemporanee soluzioni di tipo logistico, sia per il reperimento e la sistemazione delle camere e la pronta disponibilità della cucina degli alberghi per favorire le particolari esigenze, anche alimentari, dei corridori.

E Velio Astori ha ”fatto ballare gli occhi”, come si dice, subito per capire come agivano in materia i colleghi più esperti e metterlo in pratica con immediatezza, con il suo elegante e sorridente “savoir faire” che gli era – e tuttora è – naturale e distintivo già ai suoi esordi nella professione.
L’anno seguente passa con il concittadino Franco Cribiori alla Gazzola e dopo un biennio, sempre con il “biondino”, alla veneta Vittadello, dove gareggia anche un altro amico milanese, l’oro dell’inseguimento a squadre di Roma 1960, Marino Vigna. E' coinvolto nell'effimera esperienza alla Salamini nel 1967 per poi passare così come Adorni e altri, alla Faema/Faemino, l'anno successivo.

E qui ritrova Marino Vigna, nel ruolo di direttore sportivo, dove opera pure il meccanico “Mariett” Milesi, oltre a un “certo Eddy Merckx”, a Italo Zilioli e diversi altri corridori di primo piano in composita alternanza fra italiani e belgi.

Nel 1969 Velio Astori passa alla neonata Scic di Parma, al seguito dell’iridato Vittorio Adorni, squadra d valore guidata in ammiraglia da Eraldo Giganti ed Ercole Baldini, una formazione con la maglia bianco-nera che curava già parecchi dettagli della nascente cura della “immagine”, anche in ambito ciclistico. E Astori, in quest’ambito, nella cerchia dei massaggiatori e del personale ausiliario, è stato un po’ .

Il suo ultimo periodo ciclistico l’ha visto lavorare per la Furzi-FT, formazione toscana diretta dal Carlino Menicagli e che aveva il forte brianzolo Tino Conti quale leader, quando la prospettiva di cambio di sport era già nella mente di Velio Astori. E per i due anni successivi presta la sua opera nello sci di vertice, ai tempi della celebre “valanga azzurra”, così denominata dal giornalista, firma anche della rosea, Massimo Di Marco, dopo la straordinaria impresa azzurra del 7 gennaio 1974 quando, in un importante “gigante” in Baviera, ben 5 azzurri si classificarono ai primi 5 posti. Nell’ordine furono Piero Gros, Gustav Thoeni, Erwin Stricker, Helmuth Schmalz e Tino Pietrogiovanna. E la valanga azzurra, con altri campioni come Radici e, per la quota al femminile, ossia la valanga rosa, dove spiccano i nomi di Claudia Giordani, Maria Rosa Quario, Daniela Zini, Paoletta Magoni, “firmano” gli anni ’70 quasi per intero. La guida carismatica era quella di Mario Cotelli, affiancato da un altro valtellinese, Oreste Peccedi.

Anni che ricorda con piacere Astori ma, pure qui, il girovagare per il mondo, fra gare e allenamenti, non è secondo al ciclismo, seppure in stagioni diverse.
E la lontananza da casa dalla famiglia, ha un peso decisivo nella decisione di passare al calcio. E per vent’anni è con i biancorossi del Varese Calcio, squadra che ha conosciuto anche la serie A e poi un lungo periodo di serie B e anche più giù invero, con il campo di gioco di Masnago contornato da una pista in cemento legata a molti eventi ciclistici di primo piano. E a Varese abita con la famiglia.

Una scelta propria di altri suoi colleghi e, fra questi, quasi in contemporanea, dal varazzino Gerolamo Craviotto, quasi coetaneo, il famoso e compianto “Carbunin” (Carboncino) per l’attività di famiglia di vendita di carbone e legna per riscaldamento – e pure di massaggio sportivo - ereditata dal  padre Giovanni che operava sui muscoli, anche di campioni, in ritiro collegiale a Varazze. A Carbunin, massaggiatore di formazioni con campioni di rilievo del ciclismo fino alla metà degli anni 1970, poi approdato al football con il glorioso Genoa, prematuramente scomparso nel 1997, Varazze ha intitolato il suo palasport e una via.

Velio Astori ricorda con orgoglio la sua attività negli anni e, soprattutto, quelli della sua giovinezza marchiata dal ciclismo e pure dagli insegnamenti di vita che gli sono derivati e di cui ha beneficiato.

Nella foto: Sei Giorni di Milano 1964, da sinistra Vigna, Cribiori, Milesi e Velio Astori.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Il nuovo Cannondale LAB71 Topstone Frameset è stato creato dall’azienda statunitense per spostare il limite decisamente in alto, infatti, questo nuovo telaio porta le prestazioni e la versatilità della nota...

Spesso ci capita di toccare con mano prodotti davvero ben riusciti e queste Rebel 3 di Northwave confermano la buona regola. Comode, solide e ben realizzate, insomma queste scarpe dedicate...

Dopo il successo avuto negli ultimi anni torna l'edizione limitata dei calzini MB Wear Flanders Fun Evo, tre belle fantasie dedicate a tutti i ciclisti appassionati del Giro delle Fiandre...

Il nostro Vincenzo Nibali come ben saprete sta correndo l’Absa Cape Epic, una corsa di 8 tappe in mtb lunga 600 km che affronterà complessivamente un dislivello di 15.000, quella...

Per l’inizio della primavera, Guerciotti ha preparato un’offerta veramente allettante per poter promuovere la sua bicicletta top di gamma nel mondo gravel, abbinata ad uno dei gruppi più apprezzati come...

I fratelli Atherton non hanno certo bisogno di presentazioni, dopo aver dominato la scena Downhill per oltre 15 anni, conquistando 8 Campionati del Mondo, 20 titoli nazionali, 7 Classifiche Generali...

EKOÏ introduce nelle sue nuove collezioni tessili la tecnologia grafene, riconosciuta per la sua conduttività termica particolarmente elevata. Le maglie EKOI Graphene Design e Kamo sono dotate di questa...

ASSOS of Switzerland lancia oggi la sua app per dispositivi mobili, una nuova piattaforma ottimizzata per offrire agli utenti un’esperienza premium durante i loro acquisti. L’app, disponibile per i sistemi...

Chimpanzee, marchio distribuito in Italia da AMG, ci ha abituato a prodotti gustosi e naturali, una filosofia che è piaciuta molto ad una larga fetta di sportivi particolarmente attenti ad...

MAXXIS considera il modello High Road un copertoncino per tutte le competizioni, insomma, un prodotto che può decisamente fare bene su diversi tipi di terreno. Lo ho provato per voi...

Le funzionalità di 2 capi uniti in un’unica maglia unisex da ciclismo pratica, leggera e con proprietà termiche intermedie.Questo è il valore aggiunto di Spartan di Wilier Triestina, riuscire a...

La maglia All-road Unlimited Trail Jersey di Castelli è un capo davvero completo, infatti, dall’autunno fino alla primavera vi accompagna in ogni avventura gravel nel comfort più assoluto. Robusta, ma...

I dati contano spesso, ancor di più in questo caso: La nuova tecnologia Speedcore rende il pneumatico più veloce del 24% rispetto alla pretendete versione e anche più resistente alle...

Briko® presenta il nuovo occhiale sportivo Detector, una reinterpretazione del celebre modello vincitore del Compasso d’Oro nel 1991. La silhouette più iconica di Briko® si presenta con un design rinnovato...

La capsule collection STRIPES trae ispirazione dal guardaroba marino e si costruisce attorno al capo di punta e senza tempo: la maglia alla marinara. Questa interpretazione originale e glamour del...

L’inverno è stato fin troppo mite, poca pioggia e poi la neve ma recentemente solo temperature superiori alla media del periodo. Ora le previsioni parlano già di pazza primavera, insomma,...

Inutile nascondere ciò che vediamo nelle immagini televisive, infatti, Look ha già affidato al team Cofidis due bici, in particolare modo si tratta di un prototipo stradale e di uno...

Pinarello lancia ufficialmente Nytro E, un'entusiasmante gamma di e-bike progettate senza compromessi per offrire una esperienza di guida pari a quella garantita da una tradizionali bici da strada. Nitro E...

In vista della partenza dell’edizione 2023 della ABSA Cape Epic (19-26 Marzo 2023), la più importante e celebre corsa a tappe in Mountain Bike al mondo, Northwave presenta la scarpa Rebel...

Campagnolo annuncia le nuove Hyperon Ultra che, con un peso di soli 1240 g, completano l’ampia gamma con una coppia di ruote super leggere e ad alte prestazioni. Le ruote...

Distanza, la prima scarpa gravel off-road prodotta da UDOG, si caratterizza per un design distintivo e per soluzioni uniche nel panorama. Il giovane marchio si ripete e come è avvenuto...

Dalle strade veloci ai sentieri sterrati scorrevoli e ai percorsi MTB, la versatile sella Argo Adaptive è a proprio agio su qualsiasi superficie, merito della innovativa imbottitura stampata in 3D....

Polini e Fulgur sono liete di presentare la nuova e-bike FULGUR MULA 880 MM33 LIMITED EDITION, nata dalla collaborazione con Marco Melandri, Campione del Mondo della classe 250 nel 2002,...

A quattro giorni dal primo Monumento della stagione ciclistica, EKOÏ propone agli appassionati di design originali e ai fan di Caleb Ewan, due volte secondo alla Milano-Sanremo (nel 2018 e...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




La maglia All-road Unlimited Trail Jersey di Castelli è un capo davvero completo, infatti, dall’autunno fino alla primavera vi accompagna...
Distanza, la prima scarpa gravel off-road prodotta da UDOG, si caratterizza per un design distintivo e per soluzioni uniche nel...
di Giorgio Perugini
Corsa N.EXT in ordine cronologico è l’ultimo prodotto arrivato nella grande famiglia Corsa di Vittoria, uno pneumatico inserito all’apice della...
di Giorgio Perugini
Ci si aspetta molto dalle moderne biciclette aerodinamiche di oggi, bici che devono essere veloci certamente, ma anche accompagnare e...
di Giorgio Perugini
  Probabilmente molti adorano il lato “experience” del gravel, ma una cosa è certa, ruote come le Campagnolo Levante fanno...
di Giorgio Perugini
Bollé non ha dubbi, AVIO è il casco ad alte prestazioni più evoluto che l’azienda abbia mai prodotto. Aerodinamica ottimizzata,...
di Giorgio Perugini
Tucano Urbano, marchio sempre vicino ai commuter, sa bene che per guidare la bici in inverno servono mani pronte, calde...
di Giorgio Perugini
La giacca Finisseur Pro Gravel è il classico capo trasversale, quello che sfrutterete alla grandissima nel gravel ma anche in...
di Giorgio Perugini
Lo so, le previsioni meteo raccontano che nelle prossime tre settimane avremo a che fare con il freddo, ma a...
di Giorgio Perugini
Se siete freddolosi sappiate che con queste scarpe e un bel completo invernale non avrete più scuse per lamentarvi! Ecco...
di Giorgio Perugini
Lo strato isolante Polartec® Alpha® Direct è probabilmente l’elemento che ha rivoluzionato il modo di costruire le giacche dedicate al...
di Giorgio Perugini
Le mani calde sono una priorità in questi giorni freddi, quindi investire in un bel paio di guanti resta sempre...
di Giorgio Perugini
Probabilmente la Johdah Targa di Assos è la giacca sportiva invernale più completa di sempre per l’azienda svizzera, un capo...
di Giorgio Perugini
I tempi cambiano e i desideri degli stradisti orientati alle bici elettriche pare siano arrivati alle orecchie di chi le...
di Giorgio Perugini
Chi pedala per necessità in città lo sa bene, freddo e pioggia possono diventare una vera noia da affrontare negli...
di Giorgio Perugini
LOOK svela oggi la nuova 765 Optimum, l’ultima bici dedicata all’endurance che farà felici una larghissima fetta di appassionati. La...
di Giorgio Perugini
Chi pratica ciclismo e si allena duramente anche in inverno lo sa bene, quando si fatica servono capi dinamici in...
di Giorgio Perugini
Non tutti possono avere molte bici a propria disposizione, né è assolutamente detto che questo sia un desiderio condiviso dai...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy