Sono due ciclisti i vincitori del Premio Veneziano dell'anno, prezioso e ambito riconoscimento con quasi cinquant'anni di storia. Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, questi i nomi dei premiati, qualche mese fa sono stati i protagonisti di un'impresa incredibile in sella alle loro biciclette con cui hanno percorso migliaia di chilometri per 100 giorni di viaggio. Sicuramente a muoverli è stata la grande passione per il ciclismo, ma soprattutto la voglia di rendere omaggio ad un grandissimo veneziano: Marco Polo.
Ad inizio anno vi avevamo raccontato del progetto di Facchinetti e Fiorin, due ciclisti tesserati per il pedale veneziano ,che volevano rendre omaggio al concittadino Marco Polo a 700 anni dalla morte facendo qualcosa di molto particolare. L'impresa che ne è venuta fuori non è stata solo eccezionale, ma unica nel suo genere, i due appassionati infatti, rispettivamente di 64 e 67 anni, hanno pedalato fino all'altra parte del mondo ripercorrendo il viaggio dell'esploratore veneziano lungo la via della seta. La partenza è avvenuta il 25 aprile, la festa dedicata a San Marco patrono di Venezia, sono arrivati a Pechino l'1 agosto, esattamente 100 giornni dopo e con oltre 10.000 chilometri nelle gambe. Nel mezzo tanti paesi attraversati, tante culture, ma soprattutto la passione per il ciclismo e l'orgoglio di portare a termine un omaggio speciale.
Dopo l'orgoglio e l'emozione per Alberto Fiorin e Dino Facchinetti arriva così anche un importante riconoscimento. Il premio Veneziano dell'anno è nato nel 1978 per rendere omaggio a persone ed enti che con impegno hanno diffuso il nome e il prestigio di Venezia, nelle varie edizioni è stato assegnato a politici, associazioni, personaggi dello spettacolo. Questa volta ad essere celebrati tocca invece a due apassionati di ciclismo «Per avere contribuito a diffondere, nel 700° anniversario della morte di Marco Polo, il nome e il prestigio di Venezia nelle più remote plaghe eurasiatiche, ripercorrendo la Via della Seta che dall’antica capitale lagunare conduce a Pechino, pedalando cento giorni senza assistenza, per oltre diecimila chilometri, attraverso arcaici paesaggi rurali, vecchie e nuove metropoli e inospitali steppe desertiche, in tredici diverse nazione» così come recita la motivazione che accompagna il premio.
La premiazione avverrà nel mese di gennaio 2025 nella speciale cornice del Gran Teatro La Fenice, insieme ad Alberto Fiorin e Dino Facchinetti il ciclismo sarà il grande protagonista.