I PIU' LETTI
COVI. «VORREI SUONARLE A TUTTI...»
di Giulia De Maio | 25/02/2021 | 08:13

Le vuole suonare a tutti. Ales­sandro Covi fa parte della ge­nerazione di baby fenomeni che si sta imponendo nel mon­do del ciclismo. Il ventiduenne varesino della UAE Emi­ra­tes al primo anno nella massima categoria ha visto il suo compagno Pogacar conquistare il Tour de France, Eve­ne­poel vincere il Giro di Polonia e poi giocarsi Il Lombardia prima di finire in uno strapiombo, Van der Poel e Van Aert darsele di santa ragione sull’asfalto come sullo sterrato, Bernal soffrire dopo il luccichio della maglia gialla 2019 e, nel suo piccolo, ha lavorato so­do per arrivare nel giro di qualche an­no a regalarsi e regalarci qualche bella soddisfazione. Durante la quarantena ha anche scoperto una nuova passione, quella per la musica da suonare con la chitarra di papà. La sua colonna sonora? Eye of the tiger perché come Rocky è pronto a combattere e, anche se do­vrà vedersela con coetanei fortissimi, «“È finita”, si dice alla fine» e lui è solo all’inizio.

Com’è stato passare professionista durante una pandemia mondiale?
«La pandemia è quasi il mio nome, ag­giungi una d al mio cognome ed eccolo lì il covid (ride, ndr). È stato un anno complesso per tutti ma per me bello perché mi ha offerto emozioni mai provate. Arrivare al professionismo vuol dire raggiungere il top, riuscirci con una squadra tra le migliori al mondo, è bellissimo. Chiaramente sarebbe stato meglio che il covid non ci fosse stato, comunque io il 2020 me lo tengo stretto perché è l’anno in cui ho esaudito un mio primo sogno. Purtroppo, come tanti, il covid 19 l’ho provato sulla mia pelle. Ho scoperto di averlo in corpo tre giorni prima di partire per la Vuelta a España, che avrebbe rappresentato il mio debutto in un grande giro. Ero a casa, stavo andando bene, è stato un peccato perché volevo mettermi alla prova in una corsa lunga con i grandi. Ho perso un’occasione per crescere, ma non ho potuto farci nulla e ormai così è andata. Dell’anno passato non butto via niente, raccolgo quanto imparato e ne faccio tesoro».

Fossi stato un semplice studente il problema sarebbe stato la didattica a distanza...  
«A parlare di scuola tocchiamo un ta­sto dolente. Ho frequentato un istituto professionale, indirizzo elettronica, ma non ho conseguito il diploma. Mi rode un po’ aver mollato prima della fine degli studi, magari un giorno mi rimetterò sui libri, ma per ora resto concentrato al cento per cento sul ciclismo. Sono solo all’inizio, ma il secondo posto ottenuto al Giro dell’Appen­ni­no, il nono alla Freccia del Brabante e in generale le belle prestazioni che sono riuscito a mettere in scena mi danno fiducia. Sono un corridore completo, scarso in tutto (scherza di nuo­vo, ndr). Mi piacciono gli strappi e le volate a gruppi ristretti. Anche se in questi ultimi anni sono andato bene soprattutto nelle corse a tappe. Sto vivendo un so­gno ad occhi aperti. Ve­dere tanti campioni di fianco a me in ritiro o in allenamento è qualcosa di davvero stratosferico. In squadra mi trovo bene con tutti, con Aleksandr Riabushenko ho un feeling particolare e tra i direttori sportivi ho trovato il mio riferimento in Marco Marzano, ma davvero mi trovo a mio agio con tutti gli elementi di questo gruppo stupendo».

Il ciclismo è la passione della famiglia Covi.
«Esatto. Mamma Marialisa Giucolsi è stata professionista, papà Andrea ha corso fino a dilettante. Lei ora si occupa della casa, lui lavora come ingegnere alla Nielsen. Ho una sorella più grande di me di un anno, Marina, che studia in Polonia dove papà lavora. Da piccolo i miei genitori mi hanno fatto provare tutti gli sport possibili. Mi sono cimentato con il tennis, l’atletica, lo sci e il nuoto, finché un giorno mi hanno portato a vedere una gara di ragazzini vicino casa e io ho detto: “Questo è il mio. Perché loro sono in bici e io no?”. Così mi hanno portato alla Bottega del Ro­meo, conosciuto ciclista di Ispra (Va), amico di famiglia, che mi ha fornito le due ruote per tutte le categorie dei giovanissimi. Alla prima gara, avevo 6 an­ni e indossavo la maglia della Orinese, finii secondo dietro a un ragazzino che da lì in poi mi avrebbe battuto tante altre domeniche. Era decisamente più sviluppato di me, io ero un bocia mingherlino... Ero l’eterno battuto, ma po­co mi importava perché finita la ga­ra c’era il panino alla salamella che mi aspettava. Da esordiente ho difeso i co­lori del Team Cadrezzate, da juniores sono passato al Team Fratelli Gior­gi, da Under23 al Team Colpack Ballan nel quale sono restato fino alla fine del 2019 per poi passare professionista con la UAE Emirates. Il mio idolo? Da­miano Cunego, che rivedo ancora giovanissimo in maglia rosa a dominare il Giro d’Italia. Mi piaceva il suo modo di correre».

A parte pedalare, come trascorri le giornate?
«Ho scoperto quest’anno la passione per la chitarra. Ho iniziato a suonare durante la quarantena, dormivo nello studio di papà che è dotato anche di bagno e doccia, così da essere isolato dal resto della famiglia. Lui la suona e mi ha sempre affascinato, in quei giorni di riposo forzato non avendo la tv o altre distrazioni ho provato a utilizzarla per passare il tempo. Inizialmente strimpellavo solo una canzone, Gianna di Rino Gaetano, poi guardando dei video su youtube ho iniziato ad ampliare il mio repertorio. Gli amici dicono che sono bravo, sono autodidatta. Per il resto seguo il calcio, tifo il Milan, che quest’anno sta andando proprio bene. Mi piace passeggiare in montagna e an­dare in barca con gli amici, abitando vi­cino al lago ne abbiamo la possibilità. In quanto a cibo sono una buona forchetta: se devo scegliere un piatto dico kebab. Dopo il ciclismo agonistico cosa farò? Sicuramente diventerò un fa­­moso musicista (ride, ndr). Non lo so, spero di non dovermi porre questa domanda per un po’ di anni».

Cosa ti aspetti da questa stagione?
«Di raggiungere la vittoria. Alzare le braccia al cielo nel professionismo è un sogno che ho fin da bambino. L’ambi­zione è di migliorarmi sempre di più, in gara e in allenamento, a 360°. Il mio 2021 è iniziato da Marsiglia e proseguirà con un bel calendario che comprende Parigi-Nizza, probabilmente la Mi­lano-Sanremo, Paesi Baschi, Clas­si­che delle Ardenne e Giro d’Italia. L’an­no scorso mi ero commosso quando c’era mezza possibilità che potessi partecipare alla corsa rosa, mi sono scese le lacrime, poi per il covid anche quell’occasione è sfumata, ma sapere già ora che quest’anno vi parteciperò mi dà un’ulteriore motivazione a prepararmi al meglio. Non vedo l’ora e voglio far bene, partecipare e basta non ha senso».

Per la tua carriera cosa desideri?
«Voglio diventare un corridore con la C maiuscola. Spero di riuscire a vincere, questo è il mio obiettivo, altrimenti punto almeno ad essere un buon gregario, ma per carattere e attitudine prima vorrei provare a diventare un campione. So che è più facile a dirsi che a farsi ma ho al mio fianco uno come Tadej Pogacar che ha dimostrato che l’età non conta. Penso e spero di arrivare prima o poi ai suoi livelli o giù di lì. Se proprio vogliamo spararla grossa, il mio sogno più grande è vestire la ma­glia rosa. Senza sembrare arrogante, credo che bisogna sempre puntare in alto, se poi si atterra poco più giù non importa. L’importante è averci provato con tutte le proprie forze».

da tuttoBICI di febbraio

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Debutta ufficialmente Thoro, nuovo marchio italiano di biciclette che si propone di ridefinire il concetto di eleganza, forza e stabilità nel mondo del ciclismo ad alte prestazioni. Un brand che...

Silverskin è un brand italiano specializzato in intimo tecnico sportivo ed è un marchio che si è fatto davvero apprezzare nelle ultime stagioni. La prossima collezione invernale verrà ufficialmente presentata...

Dal 2026 non sarà più possibile confondere la divisa di campionessa nazionale mauriziana di Kim Le Court con la maglia iridata. Nei giorni scorsi AG Insurance – Soudal e Soudal...

Prima non si usavano addirittura, poi è arrivata la pelle…poi l’EPS bianco e puro ed è a questa breve storia che si ispira l’edizione speciale del casco IBEX 3 pensata...

È ancora inverno sul lago, ma i preparativi per uno degli eventi ciclistici più popolari d'Europa sono già in pieno svolgimento: il 32° Bike Festival Riva del Garda torna dall'1...

«Sportful ha fatto parte di alcuni dei momenti più significativi della mia carriera», ricorda Fabian Cancellara e sono ricordi bellissimi quelli che vengono a galla, come quelli inerenti alla stagione...

In occasione del campo di allenamento che la UAE Emirates XRG sta affrontando a Benidorm, la Colnago ha consegnato due bici gravel speciali ad altrettanti campioni speciali. ...

Mercoledì 17 dicembre a Monaco verrà svelato il percorso de La Vuelta Espana 2026. L’importante evento richiamerà nel Principato atleti, addetti ai lavori e appassionati e tra questi anche alcuni...

Nelle date del 6 e 7 giugno delle agende di molti amatori c’è un pallino rosso a indicare La Stelvio Santini che, nella edizione del 2026, avrà una novità: l’evento...

Capita di prendere freddo, inutile girarci tanto attorno. Anzi, in tutta franchezza, il freddo fa quasi parte dei giochi se prevedete di affrontare una discesa o uscite presto alla mattina....

A partire dal 2026 il Campione del Mondo IRONMAN 2026 Casper Stornes diventa un atleta partner di Q36.5, l’innovativo marchio di abbigliamento da ciclismo con sede a Bolzano. Le principali innovazioni...

Van Rysel, marchio appartenente al grande gruppo Decathlon, fornirà anche per il 2026 alla formazione Decathhlon CMA CGM divisa, caschi, occhiali e bicicletta. Restano fedeli i colori del telaio, anche...

Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One, un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al...

De Rosa presenta la nuova 70 che accompagnerà il team VF Group-Bardiani CSF-Faizanè nel 2026. «La scorsa settimana mi ha chiamato un giornalista, stava facendo il giro dei brand...

Campa Bros nasce nel 2004 con un solo obiettivo, ovvero portare nel mercato italiano e nelle mani di tutti gli appassionati componenti e accessori di ottima qualità per il mondo...

Lo sappiamo bene, il freddo può diventare insopportabile ma pedalare all’aperto offre ancora troppi benefici! Se cercate qualcosa di veramente clamoroso per trovare un prezioso equilibrio termico quando le temperature...

Se le idee all’ultimo minuto vengono a mancare è decisamente meglio muoversi in anticipo per scegliere il miglior regalo di Natale! Di proposte in casa Ciclo Promo Components ne possiamo trovare molte...

È stato ufficialmente inaugurato il nuovo punto vendita Decathlon a Como che ha al proprio interno uno store Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Rapinese, della Marketing Manager di Santini...

Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo...

Garmin annuncia l’atteso Garmin Connect™ Data Report 2025, che evidenzia le tendenze generali di fitness e salute degli appassionati Garmin di tutto il mondo. Da metriche come lo stress...

Nel 2026, la UAE Team Emirates XRG correrà nuovamente con due modelli Colnago da strada: la V5R e la Y1R. La livrea della V5R per la stagione 2026 cambierà: si abbandonerà...

I nuovi occhiali da ciclismo Magicshine Rouler e Windbreaker, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sono stati progettati per offrire una visione ampia e nitida, ma anche un ottimo...

In realtà questo portaborraccia non si rivolge solo a chi fa bikepacking, ma a tutti quelli che hanno telai di piccole dimensioni come mtb “full” o e-Mtb, ma una cosa...

C’è chi per il prossimo periodo prevede estenuanti sedute di cycling indoor e chi, sicuro nel proprio equipaggiamento invernale, sfida il freddo continuando ad assaporare il ciclismo anche con le...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della...
di Giorgio Perugini
Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
di Giorgio Perugini
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
di Giorgio Perugini
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
di Giorgio Perugini
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy