I PIU' LETTI
PIEDE A TERRA. VERSO L'INFINITO
di Marco Scarponi | 06/06/2019 | 07:42

Al Giro la Rai mi ha concesso un piccolo spazio che ho cercato di riempire in fretta con la campagna #LaStradaèDiTutti a partire dal più fragile. Campagna che già avevo lanciato sui social qualche giorno prima della partenza della corsa rosa. Si poteva fare molto di più e in modo migliore, ma è la prima esperienza per me in tal senso e credo di essermela cavata abbastanza bene. Intervistare i corridori, i giornalisti lo sanno bene, è sempre difficile. Scappano, si nascondono, non scendono dalle stanze di albergo, non sprecano energie in nessun modo. Insomma, ci vuole pazienza. Poi, se l'argomento è la sicurezza stradale è ancora più dura.

Fin dalla morte di Michele mi è apparso chiaro che l'argomento in gruppo è stato sempre sottovalutato. Non che i professionisti non sappiano andare per strada, anzi sono i migliori e le statistiche dicono anche che i ragazzi iscritti alle società di ciclismo subiscono meno collisioni. La strada è il luogo di lavoro per un professionista ed anche per i giovani che sognano di diventarlo. Un luogo che non finiscono mai di conoscere: il luogo di lavoro più insicuro al mondo. Ma cosa possono fare i ciclisti professionisti per contribuire a cambiare questa società?

Una società che in ogni istante passa loro accanto a un palmo di mano, svolta a destra e a sinistra veloce e distratta, una società che in qualsiasi momento potrebbe distruggere uno sport per duri, ma fragilissimo, come il ciclismo. E lo fa sistematicamente. Il calo di bambini e ragazzi iscritti alle società  di ciclismo su strada è un dato di fatto, che sta a dimostrare come questo sport non abbia la forza di chiedere e andarsi a prendere la sua strada e il suo futuro. Il grande aumento di ragazzi che scelgono la mountain bike (e di amatori ultraquarantenni che si riversano sulle strade la domenica) vuol dire che sono sempre di meno coloro che vogliono mettere il proprio figlio su una bici da corsa, perché la strada è pericolosa. Michele diceva sempre che prima o poi qualcuno l'avrebbe investito, era cosciente del pericolo cui andava incontro ogni volta che saliva in sella e partiva da casa, eppure continuava a uscire. Quello era il suo mestiere e lui lo sapeva svolgere in maniera impeccabile, ma sulla strada non conta soltanto il tuo comportamento. Michele è stato ucciso da una persona alla guida di un furgone che non c'entrava niente con il Giro, con la bicicletta, con la fatica dei corridori, con  i sogni dei corridori, con il mestiere dei corridori. O forse sì?

Il ciclista lavora a contatto con ognuno di noi: con l'avvocato e il muratore, con l'insegnante e lo studente, con il camionista e il corriere, semplicemente perché tutti andiamo in auto sulla strada, che è anche il luogo di lavoro del ciclista. Il ciclista dipende da ognuno di noi che usiamo la strada con l'auto, dalle condizioni della strada e da se stesso. Il ciclista lavora nudo e nel nostro Paese è sempre più visto come un intralcio, un non autorizzato a occupare quel margine destro pieno di buche e di insulti: il suo luogo di lavoro.

I ciclisti professionisti per tutelare se stessi non devono soltanto rispettare le regole del codice della strada, pretendere massima sicurezza nelle gare, assicurarsi che la propria bici sia a posto, aumentare la sicurezza passiva e richiedere il metro e mezzo di distanza per i sorpassi (che finalmente è stato inserito nel nuovo codice della strada ancora da approvare) ma devono pretendere LA CULTURA DELLA SICUREZZA STRADALE. Devono parlare alla società. Farsi portatori di un messaggio molto più grande che coinvolga tutti gli utenti della strada, soprattutto coloro che la occupano totalmente con i mezzi motorizzati, un messaggio di rispetto a 360°, che abbia una ricaduta su tutte le strade della società. Devono chiedere e pretendere più controlli, più comunicazione e campagne di sensibilizzazione a riguardo; devono entrare nelle scuole di ogni grado e nelle scuole guida. Devono insegnare agli amatori a non “scimmiottarli” in tutto, soprattutto nelle prestazioni; devono innescare in chi va in bici su strada e in chi organizza le Granfondo una nuova cultura della bicicletta, basata sulla bellezza, sul rispetto delle regole, dove la competizione sia al minimo e non tutto. I ciclisti professionisti devono darci una mano, perché hanno tutto dalla loro parte, perché nessuno come loro conosce la strada e perché in molti li guardiamo. Ma non saranno solo loro a cambiare le strade del nostro Paese e a  renderle più sicure e desiderabili per chi ama percorrerle in bici.

Domenica, mentre il Giro si concludeva raggiungendo l'Arena di Verona, a Roma migliaia di ciclisti si sono riappropriati delle strade occupate quotidianamente dalle “maghine” per dar vita alla CIEMMONA, la Critical Mass interplanetaria che ritornava nella capitale dopo 5 anni. Organizzata dalle Officine Popolari, è stata una vera festa di colori. Domenica era il giorno conclusivo della festa e si andava tutti a Ostia. Potete vedere ovunque, sul web, foto di auto in colonna da una parte e di un serpente lunghissimo di sorrisi in bici dall'altra. Un serpente di pace e di amore per la vita. Qualsiasi vita. Scrive Manuel Massimo direttore di Bikeitalia.it: “Il motto della Ciemmona di quest'anno era 'NO BORDERS', senza confini: un messaggio di inclusione pro-migranti veicolato dalle biciclette ma declinato anche in chiave interplanetaria, con carri-astronave e ufociclisti che hanno invaso pacificamente le strade per mostrare agli umani chiusi negli abitacoli delle loro automobili che una mobilità diversa – a misura di persona e rispettosa dell'ambiente – è possibile pedalando verso l'infinito e oltre.”
Nella Ciemmona si pedala senza confini verso l'infinito, il Giro d'Italia è amore infinito, dunque domenica, ad andatura diversa, si è pedalato sia a Roma che a Verona sulla stessa strada: l'infinito. Due eventi vissuti in sella ad una bicicletta, apparentemente così distanti, sono in realtà vicinissimi e spero che qualcuno se ne accorga, prima o poi, creando quel contatto che può veramente cambiare le status quo sulle strade.

Marco Scarponi, fratello di Michele

www.fondazionemichelescarponi.com

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Chamois Butt’r, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un...

Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e...

“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission, ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere...

Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha...

La data in cui tutto verrà rivelato è vicina, si parla infatti del 4 dicembre, ma una piccola anticipazione possiamo farla. Q36.5® stupisce ancora una volta per la continua voglia di innovare...

Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio,...

Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta...

Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+,...

La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy