L’ufficio marketing del Giro fa sapere che l’accordo con la Mollo, società che noleggia attrezzature di servizio, è stato raggiunto prima dei numerosi casi di gastroenterite in corsa.
«Nel finale c’è questo percorso su e giù, destra e sinistra». (Alessandro Petacchi, commentatore Rai, informa che nel ciclismo non esistono percorsi alto e basso e avanti e indietro).
Durissima presa di posizione dell’Assocorridori dopo la frase di Mauro Corona «Questo è ciclismo, fighetti a casa»: «Di corona noi conosciamo soltanto quella della bici».
Spiegato perchè i ciclisti che tifano Juve abbiano smesso di parlare di calcio al Giro: temono che vengano tolti loro 10 minuti in classifica.
L’Anas comunica di aver ripulito in fretta a Caorle le scritte sulla strada dei tifosi di Marco Frigo: «Sarebbe stato più complicato se le avessero lasciate i fans di Amanuel Ghebreigzabhier».
Damiano Caruso precisa che la frase «Prima della tappa mi carico con musica elettronica» è riferita ai suoi gusti musicali e non è affatto una candidatura per il prossimo Giro E.
Allarme fra gli chef italiani dopo aver visto Healy tagliare gli spaghetti e mangiarli col cucchiaio e Almeida condire il riso col ketchup: «Ci stanno rubando il mestiere».
«Adesso ogni giorno è buono. Per vincere il Giro ma anche per saltare». (Gilberto Simoni, ex vincitore del Giro, ricorda che nel ciclismo si vince, si perde ma non si pareggia).