I PIU' LETTI
FABIO ARU, UN UOMO NUOVO
di Pietro Illarietti | 27/06/2020 | 08:10

Un ragazzo sorridente, scherzoso, sereno. Una calma insolita quella che accompagna Fabio Aru e che fa pensare che quello che abbiamo di fronte  non possa essere la stessa persona che negli ultimi due anni ha sofferto in fondo al gruppo e nel suo privato. Un periodo lungo senza vittorie, rarissime apparizioni nelle top ten e molti momenti in cui chiedersi che fine aveva fatto quel corridore in grado di mettersi in luce già da giovanissimo al Giro, con due podi, e vincere una Vuelta lottando con Tom Dumoulin fino alla fine.

Eppure la risposta potrebbe essere proprio in quel sorriso, nello stare allo scherzo. Un atteggiamento emerso dalla lunghe serate della quarantena dove è tornato ad aprirsi al mondo del ciclismo nelle dirette Instagram con LelloFerrara3.0, l’ex prof napoletano con il dono dell’intrattenimento. Aru è intervenuto, sempre verso le 21, non più tardi perché poi la piccola Ginevra dorme e non vuo­le disturbarla, e si è con­cesso a tante do­mande. Approfittando del momento favorevole e proviamo a costruire un discorso con Fabio. È lui, pacato e gentile, che ci aiuta a capire meglio quale sia la situazione attuale e come il re­cente passato lo abbia cambiato.

Ti sentiamo più sereno, più saggio, come se avessi subito un importante cambiamento personale e ora fossi finalmente pronto per ritornare.
«La voglia è tanta ed era già tanta da quest’inverno. Al debutto, in Colom­bia, avevo trovato una buona condizione e la serenità. Evidentemente le due cose si collegano e sono importanti nell’equilibrio di un atleta e di una persona. La prova sudamericana è esigente, si pedala spesso oltre i 2.500 metri di quota, ed io ho lavorato per la squadra, andando bene. Tornando al discorso precedente, dico che quando in bici ti senti male la serenità viene a mancare e il feeling con l’ambiente e con la professione è stato brutto negli ultimi due anni. Forse lo ha percepito anche tanta gente. Solo dopo l’operazione è tornato il sereno, anche se poi una serie di errori hanno fatto nuovamente peggiorare la situazione, certamente anche per colpa mia. Ho imparato che dopo un infortunio come il mio servono pazienza e tempo».

La voglia di rientrare ti ha fatto accelerare nel recupero?
«Con il senno di poi direi che il rientro è stato prematuro. Ma la voglia ce l’avevamo in tanti: io, la squadra e i tifosi che mi volevano di nuovo protagonista. Preferisco prendermi le colpe e non fare polemiche. Certo, potevamo optare per scelte diverse, ma a volte si prendono decisioni comuni e si sbaglia assieme. Per me poteva essere più facile prendere del tempo e tornare direttamente nel 2020, ma non sono fatto così e mi sono assunto le mie responsabilità. Qualcuno comunque ha scagliato la freccia contro di me troppo in fretta».

Fabio, i tuoi podi nei grandi giri sembrano essere ricordi lontani: come vivi la si­tuazione?
«Non è da me cullarmi sul passato. Certo mi capita di pensarci e so di aver fatto ottime cose, ma ora guardo indietro e vedo solo le ultime due stagioni e mi fa male, così come quando vengo preso di mira dagli haters. Quando riguardo quei video, su RaiSport, su Eurosport oppure perché mi taggano su Instagram, ammetto che mi emoziono, nonostante sia passato del tempo. Quello che posso fare in questo sport lo so bene. Ho avuto parecchi rallentamenti, che hanno portato al drastico calo di rendimento. È capitato di avere momenti bui e mi fa piacere raccontarlo alla gente che non sa quello che realmente prova una persona».

Hai avuto paura di non tornare ad essere più lo stesso corridore? 
«Sono due anni che non vado. Il dubbio l’ho avuto e sarei ipocrita se lo ne­gassi. Psicologicamente è stata dura. Dalla maglia gialla del 2017 e il tricolore, in pratica in cima al mondo, a ritirarmi dal Giro e staccarmi. Penso di aver fatto un quarto e un quinto posto nelle ultime due stagioni. Credimi, fino all’operazione non avevo capito cosa mi fosse successo».

Chi c’è stato nei momenti difficili?
«Valentina, mia moglie, è la persona che sa tutto di me. Mi ha aiutato il mio procuratore Alberto Ziliani, poi Paolo Tiralongo e Matxin che mi hanno parlato molto. Ho lasciato anche i social, a tratti, e non mi sono goduto niente di quel periodo. Uno pensa che, siccome guadagni dei soldi, allora tutto vada bene nella tua vita. Non è così e non ho vergogna ad ammetterlo. So che ci sono anche persone che stanno molto peggio di me e ringrazio per quello che ho, ma senza la serenità non si vive be­ne».

La quarantena ha rischiato di complicare ulteriormente questo momento. È stato importante gestire il periodo? 
«Sicuramente è stato importante trovare subito una routine. Quando hanno istituito il lockdown ero a Sestriere. Avevo in programma diverse gare co­me Larciano, Tirreno-Adriatico, Ca­talunya, Paesi Baschi. Annullata la Tir­reno speravo nelle altre corse e mi preparavo in altura. Sono stato lì una decina di giorni, rientrando poi a Lugano una volta capita la situazione. Ne è se­guito un periodo di riposo fisiologico perché con 2-3 mesi di stop davanti era inutile spingere. Ho ripreso per gradi e non mi sono sentito subito di andare al massimo. Secondo me non serviva allenarsi troppo. Certi giorni dovevo fare un paio d’ore e salivo solo sui rulli. Altri giorni uscivo, in Svizzera era permesso pedalare su strada, ma per sicurezza il piano era tre allenamenti outdoor e tre di rulli. Nel frattempo ho costruito la palestra in cantina».

In questo periodo è parso che la tua amicizia con il gruppo di italiani, e in particolare con Vincenzo Nibali sia cresciuta a dismisura?
«Certamente. Ci capita di trovarci tutti assieme. Con Diego Ulissi e Domenico Pozzovivo ho un ottimo rapporto, mentre Alberto Bettiol ho imparato a conoscerlo un po’ alla volta e ci passo bene delle ore. Con Vincenzo confesso di aver ritrovato un’unione che in passato non avevo mai avuto, anche per miei errori. Abbiamo due caratteri for­ti, siamo isolani. Anche io sono maturato parecchio negli ultimi anni e ora siamo affiatati. A parte il giro in bici dei quattro passi, con la maxi pe­da­lata da 9 ore a fine maggio, ormai siamo assieme da due mesi . Se non vai d’accordo, non trascorri tanto tempo con qualcuno».

Com’è allenarsi con tanti campioni?
«Ci divertiamo molto ed è facile che scatti la bagarre. Io accendo la miccia e poi si salvi chi può. Ci veniamo comunque incontro. Ognuno ha preparatori diversi e ci si allena in modo differente. A volte uno deve fare la salita tranquillo mentre un altro ha dei lavori, ma è un bel mix».

E questa tua disponibilità social com’è? È figlia della quarantena o sei sempre stato così?
«Nel ciclismo, rispetto ad altri sport, sia­mo più disponibili. Ora c’è stato più tempo da dedicare ai tifosi, ma anche quando siamo per strada abbiamo sempre un momento per gli altri. È ca­pitato di fermarsi anche quindici volte per una foto. Alle gare è diverso, alle partenze, o peggio ancora agli arrivi, c’è l’adrenalina della corsa».

Guardando all’attualità, come giudichi la vicenda Armstrong ed il fatto che Filippo Simeoni sia per il reintegro del texano nel mondo del ciclismo?
«Non ho seguito bene la carriera di Lance perché io ho iniziato a correre tra i professionisti quando lui aveva già concluso la sua parabola. Comunque la penso come Simeoni, do­vrebbe essere reintegrato. Indubbia­mente non è stato bello per lo sport quello che ha fatto, ma un’altra possibilità va concessa a tutti».

La tua collaborazione per far tornare il ciclismo professionistico in Sardegna?
«Non so come si evolverà la situazione, ma avevo dato la mia disponibilità a collaborare ad uno sviluppo del progetto. Purtroppo ho gareggiato nella mia terra solo da juniores, sarebbe bello tornarci».

Durante queste settimane ci hai permesso di scherzare sul tuo contratto, come procede il rinnovo. Con il Team i rapporti sono buoni?
«Parlare di rinnovo ora è prematuro e per quanto mi riguarda il rapporto con la squadra è buono. Ci siamo confrontati molto, c’è voluto del tempo per creare il rapporto. Per ora al rinnovo non ci penso, anche se questo sarebbe stato il momento giusto per parlarne, in condizioni normali, per arrivare ad agosto con le idee chiare. Ora i tempi si sono spostati e arriveremo ad ottobre per vedere concretizzate le trattative. Ci tengo comunque a sottolineare che la squadra si è comportata benissimo con tutti noi, non ci ha fatto mancare nulla».

I programmi agonistici cosa dicono?
«Con la squadra abbiamo deciso di programmare il il Tour e abbiamo calibrato a dovere l'avvicinamento a questo grande appuntamento. Ora aumenteremo l’intensità e i volumi dell’allenamento con un training camp in altura a luglio prima delle gare».

Ti rivedremo nelle dirette serali?
«Certamente sì, ma voglio essere tra i primi a collegarmi».

da tuttoBICI di giugno

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Quello dovuto alla foratura è un tempo morto che spezza un giro in bici e ridurre al massimo questo intervallo per rimettersi in sella è ancora più semplice oggi grazie...

Ad una barretta energetica affidiamo un grande ruolo quando siamo impegnati nello sport, un ruolo che deve esser certamente all’altezza con la fornitura di un adeguato apporto di carboidrati. Ma...

Probabilmente è stata la bici che ha incuriosito di più nel Criterium du Dauphine fino ad ora e lo è ancora di più oggi dopo la vittoria ottenuta nella quinta...

Un viaggio non si fa certo solo verso una destinazione e non si riassume mai solo delle suo due parti “partenza e arrivo”. Un viaggio concede sempre spazio e tempo...

Da venerdì 13 a domenica 15 giugno 2025, nel suggestivo Anfiteatro romano di Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona, le Cicliste per caso, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni, organizzano la...

Powerstrap Aeroweave X è la scarpa che combina la tomaia più leggera e traspirante prodotta da fizik con una suola completamente nuova per affrontare la ghiaia con la gravel e...

Un quarto di secolo di innovazione nel mondo della componentistica per biciclette è molto più che un semplice biglietto da visita! Si presenta così Enduro Bearings, marchio di riferimento globale...

Q36.5 rinnova la partnership con il Tour de Suisse come fornitore ufficiale delle maglie di leader per l'edizione 2025. L'azienda italiana, leader nel settore dell'abbigliamento tecnico per il ciclismo, vestirà...

Se c’è una cosa che la V5Rs sa fare benissimo è farvi innamorare, potete starne certi. L’elegante e performante monoscocca Colnago incarna il puro spirito racing della grande azienda di...

A partire da questa stagione il triatleta Sam Laidlow entra ufficialmente a far parte degli atleti sponsorizzati Prologo. Il 26enne francese, che da diversi anni utilizza i prodotti del marchio...

Esistono capi che nell’armadio di uno sportivo non dovrebbero mai mancare ed una di queste ha tutte le caratteristiche offerte dalla nuova maglia tecnica TS1 V2 a maniche corte di...

Mettete tradizione, tecnologia, creatività e design da una parte, poi prendete il meglio della cultura ciclistica e della moda italiana ed unite tutto per creare qualcosa di raro. Nasce così...

Il gravel cambia e si fa sempre più veloce, basta guardare le bici preparate per le più importanti gare del calendario internazionale. Miche si fa trovare pronta e va ad...

Prologo ritorna a distanza di un anno sul gradino più alto del podio al Giro d’Italia e lo fa con Simon Yates, atleta di punta del Team Visma | Lease...

Qui in foto trovate la nuova NINETY-SIX 9000, la full suspended di alta gamma proposta da Merida per il mondo delle corse, una mtb ad alte prestazioni dotata oggi del...

Simon Yates, vincitore del Giro d’Italia numero 108, si è riappropriato della maglia rosa là dove l’aveva perduta sette anni fa, sulle rampe del Colle delle Finestre. Una vittoria che...

Dopo il lancio dei nuovi componenti mountain bike XTR M9200 Di2 wireless, SHIMANO è lieta di presentare l’aggiornamento del pedale ad alte prestazioni XTR PD-M9200, progettato per i biker, i...

Forse i più ricordano l’anno 1973 per la crisi energetica e per l’Austerity con cui molti paesi occidentali corsero ai ripari per cercare di contenere i consumi energetici, ma chi...

Thule è lieta di annunciare il lancio di Thule OutPace, il nuovo portabici leggero e compatto pensato per chi usa la bici occasionalmente. Disponibile nelle versioni da 2 o 3...

Con ancora in mente le immagini dei corridori del Giro d'Italia in visita dal Papa, oggi diamo spazio a un'altra iniziativa pensata per celebrare il Giubileo in bicicletta. Tra 10...

A partire dal primo giorno dell’estate 2025 tornano le Scalate leggendarie nelle Terre del Monviso, le chiusure al traffico dei veicoli a motore nelle valli Stura, Grana, Maira, Varaita, Po-Bronda...

Polini Motori è orgogliosa di annunciare la propria partecipazione, in qualità di Title Sponsor, al Gran Premio Polini d’Italia, tappa unica del FIM Ebike Enduro World Cup 2025, in programma...

Sono solo 50 esemplari unici, 50 velocissime 795 Blade RS dipinte a mano da Jay Kaes, bici da WorldTour che fondono la migliore tradizione ciclistica francese all’arte. Il risultato? Semplice,...

Borsa Ultra Bar, Borsa Bento Ultra e Ultra Snack Bag, 1-2-3, ecco a voi la proposta POC per allestire la vostra bici per la prossima fuga fuori città. Le tre...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy