I PIU' LETTI
SLONGO, OBIETTIVO GIALLO
di Giulia De Maio | 28/06/2018 | 07:28

Se il Giro d’Italia non ha sorriso ai colori azzurri, speriamo lo faccia il Tour de Fran­ce dove il Belpaese schiera il suo uomo migliore per i grandi giri: Vincenzo Nibali. Mentre Fabio Aru lasciava la corsa ro­sa dominata da Chris Froome, il 33enne siciliano era in altura al Teide con i compagni di squadra della Bah­rain Merida a preparare l’assalto alla Grande Boucle, già sua nel 2014. Il suo storico allenatore Paolo Slongo, premiato con l’Oscar tuttoBICI come mi­glior direttore sportivo della stagione scorsa, ci spiega nei dettagli l’avvicinamento dello Squalo dello Stretto alla corsa che scatterà il 7 luglio dalla Van­dea.

Come è andata la preparazione?
«Molto bene. Vincenzo quest’anno ha corso tanto nella prima parte di stagione, disputando più corse di un giorno che in passato, e (per la prima volta in carriera) non aveva ancora lavorato in altura. Dopo la Liegi-Bastogne-Liegi ha staccato. Si è concesso qualche giorno di vacanza, ha pedalato liberamente, senza tabelle e lavori specifici, per re­cuperare anche di testa. Dal 14 al 28 maggio siamo stati al Teide. Abbiamo iniziato a lavorare in modo progressivo, concentrandoci soprattutto a livello aerobico, sulla forza resistente e massima. Poi abbiamo svolyo  un altro blocco di la­vo­ro importante al Passo San Pelleg­rino. Con la squadra avevamo deciso di prendere parte al Delfinato senza pressioni, non è andata benissimo ma ci è servito per avere la misura di quanto avevamo fatto. Prima di partire per la Francia, Vincenzo correrà il Campionato Italiano, una corsa a cui tiene sempre particolarmente. Il percorso è misto e potrebbe essere adatto a più soluzioni».

Dopo un Giro estenuante, Pozzovivo che contributo potrà dare alla causa?
«Ora Domenico tirerà un po’ il fiato e per rigenerarsi andrà in montagna. Non disputerà nessuna corsa prima del Tour e sappiamo che non arriverà in Francia super competitivo. Ci servirà soprattutto da metà corsa in poi, quando ci aspettano salite importanti. Nelle prime giornate con il vento e il pavè ci sono altri corridori che avranno il compito di proteggere il capitano. Il suo quinto posto finale alla corsa rosa non dico che era l’obiettivo massimo che potevamo raggiungere, ma quasi. In testa avevamo il sogno del podio ma non era facile da concretizzare. Fi­no a due giorni dalla conclusione era possibile, purtroppo poi Domenico ha patito una flessione nel giorno peggiore per andare in difficoltà. Ha passato una brutta notte e la pressione della cor­sa gli ha giocato qualche scherzo, co­me a tanti altri. Secondo me può essere soddisfatto perché è stato protagonista, a differenza degli anni scorsi ha provato di più ad attaccare in prima persona, non è stato attendista, sulle ruote. Ha disputato un buon Giro che ci ha rivelato nuove sfaccettature della sua caratura».

A 35 anni si può ancora imparare e mi­gliorare?
«Pozzovivo si è sempre allenato da so­lo, è una persona preparata in materia (sta studiando scienze motorie, ndr) ed è molto pignolo. Per intenderci Vin­cenzo prima di allenarsi aspetta me per capire cosa fare la mattina, lui invece si fa già da solo un programma perché è abituato così e da quest’anno mi chiede solo qualche suggerimento. La mia figura gli serve per avere la conferma di stare lavorando in modo giusto, ma ha ben chiaro cosa fare. Per esempio, quando eravamo in ritiro a febbraio al Teide lo tenevo a freno perché avevo paura che si allenasse troppo e arrivasse al Giro già troppo in forma. Ab­bia­mo condiviso tanto di quello che faceva e aggiunto qualcosa di nuovo, trovando un equilibrio che si è ri­velato efficace al Giro. A par­te la tappa del Colle delle Finestre, in cui sono convinto abbia pagato più la pressione che la mancanza di gambe, ha avuto una performance costante e all’altezza della situazione».

Abbiamo letto di alcune curiosità legate alla sua preparazione, dal digiuno alternato alla stimolazione nervosa. Anche Vincenzo adotta questi sistemi?
«No, Vincenzo resta sul tradizionale. Non ha mai usato la stimolazione transcraniale. Con lui ogni anno cambiamo qualcosina in allenamento, ma si tratta di semplici esercizi in bici per stimolare le diverse fibre muscolari, nulla di speciale».

Analizziamo il percorso del Tour.
«Per ora non abbiamo svolto nessuna ricognizione, ad eccezione della tappa con il pavè che Vincenzo ha provato quando era in Belgio per le classiche del Nord, in quell’occasione ha testato anche la bici e i materiali che ha già utilizzato al Fiandre. La cronosquadre la vedremo direttamente quando saremo là, probabilmente prima del ritorno dal Delfinato andremo a rivedere qualche altra tappa. La crono finale è vicino a casa Izaguirre, sono Ion e Gorka a realizzare un filmato che poi riguarderemo tutti insieme. Altre frazioni già le conosciamo. È difficile individuare le tappe chiave, come ci ha ri­cordato l’ultimo Giro d’Italia ogni giorno è importante in una corsa di tre settimane. Se Froome avesse mollato all’inizio, non avrebbe conquistato la ma­glia rosa. Ogni giorno bisognerà lottare e fino alla fine non è perso niente. Det­to questo, la prima parte è meno favorevole agli scalatori, nella prima settimana incontreremo tanto vento, ci do­vremo aspettare tanto nervosismo, ventagli e tutto quello che ci va dietro. La cronosquadre è di 35 chilometri e rappresenterà una casella importante. Nel­la tappa di Roubaix, oltre ad essere at­tenti, bisognerà avere fortuna, sul pavè tra scivolate o forature le insidie non mancheranno. Speriamo, essendo Vincenzo un atleta completo e abile alla guida, di uscirne bene. La seconda parte della corsa sarà più classica con tante salite, tappe brevi e intense. Bi­sognerà arrivarci in condizione e difendersi o attaccare in base a come si sarà delineata la classifica. Terreno per fare tutto c’è».

Valutando i rivali, pensi che Froome e Dumoulin pagheranno le fatiche del Gi­ro? Può essere più temibile la corazzata della Movistar?
«Froome, per come era disegnato il Gi­ro, ha potuto andare in forma solo alla fine quindi potrà mantenere più facilmente la condizione, anche se quest’anno ci sono cinque settimane e non le tradizionali quattro tra Giro e Tour. Essendo il vincitore uscente e per la squadra che avrà al suo fianco resta il faro della corsa. Dumoulin e gli altri che arriveranno dalla corsa rosa dovremo tenerli d’occhio, ma essendo stati pimpanti già a inizio maggio potrebbero risentirne a fine luglio. Il trio Mo­vi­star è pericoloso: Quintana, Landa e Valverde hanno puntato tutto sul Tour, ci arrivano con energie e un avvicinamento più simile al nostro. Non potremo sottovalutare i giovani che stanno emergendo a livello internazionale e in generale chiunque nelle ultime stagioni abbia dimostrato di poter lottare per il podio in un grande giro. Penso a Bar­det, che corre in casa, a Uran, ad Adam Yates, ad Aru se deciderà di cambiare programma...».

Puntate al risultato massimo.
«Nibali è Nibali. Ha vinto tutto, tante corse anche due volte, l’obiettivo è la vittoria, non un piazzamento. Detto questo, manteniamo i piedi per terra, consapevoli che stiamo lavorando bene e arriveremo alla Grande Boucle con una delle squadre migliori che potevamo avere. Il lavoro svolto ci rende sereni. Abbiamo rispetto di tutti gli avversari, ma paura di nessuno. Ci presenteremo al via consapevoli di avere fatto tutto quello che dovevamo per puntare al massimo risultato».

da tuttoBICI di giugno

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo...

Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni...

Lo scorso fine settimana è andata in scena l'Étape Parma by Tour de France, a cui abbiamo partecipato anche noi. L’evento ufficiale del Tour de France per cicloturisti e cicloamatori...

Le bici da sogno possono diventare realtà? Sì, il sogno diventa realtà con il programma di personalizzazione Project One messo a punto da Trek. Passo dopo passo avrete modo di...

Ci stanno facendo incuriosire, ci sanno stuzzicare e ingolosire, ci fanno arrovellare nell'attesa... Quelli di casa De Rosa ci stanno letteralmente prendendo per la gola e promettono che... Nel loro...

Se da una parte è vero che il momento per le vendite di biciclette si sta rivelando più complesso del previsto, è altrettanto vero che da Bikeroom possiamo sempre aspettarci...

La nuova e-Vertic FX nasce per accompagnare i biker nelle uscite in montagna, garantendo grande maneggevolezza e puro divertimento, più a lungo. Presentata in anteprima al Bike Festival Garda Trentino (1-4 Maggio 2025) di Riva...

25 gradi, sole splendente e colline del Prosecco accoglienti come non mai. L’XC Tra Le Torri 2025 va in archivio al termine di una vera e propria giornata estiva che...

Dal 9 all’11 maggio 2025 torna Pavè - Pedalando a Venezia, il bike festival di narrazione che per il quarto anno crea uno spazio di comunità per riflettere insieme sul tempo che viviamo...

Il Maglificio Santini va a celebrare gli oltre oltre 35 anni di collaborazione con l’Union Cycliste Internationale (UCI) di cui è fornitore ufficiale, presentando la nuova collezione Santini X UCI,...

È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso...

Alé, il brand italiano leader nel settore dell’abbigliamento tecnico da ciclismo, annuncia una nuova e strategica collaborazione con GFNY, uno dei più estesi e prestigiosi circuiti internazionali di gare ciclistiche...

Forse molti di noi lo hanno accantonato troppo in fretta il caro alluminio, una lega che ci ha dato sempre tante soddisfazioni e che secondo Fulcrum merita ancora oggi tante...

C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

Specialized amplia la propria offerta per il cross-country e il down country con il lancio della nuova famiglia di ruote Roval Control SL, una gamma pensata per soddisfare le esigenze...

Non lo vedrete diverso dalla precedente versione perché l’estetica resta identica, quello che cambia nel nuovo Superpasso PRO di Vredestein resta nascosto agli occhi ma porta con sé numeri interessanti:...

Arrivano i primi trail della stagione…siete pronti? Se cercate una giacca per passare fuori le notti con la vostra gravel, avete bisogno della ASSOS x Mammut Aenergy IN Hooded Jacket....

Con la bella stagione torna la voglia di scoprirsi e di sentirsi a proprio agio con capi tecnici e performanti, motivo per cui sarete felici di poter attingere anche alla...

Quando la MTB incontra i vigneti e le Colline del Prosecco vuol dire che è tempo dell’XC Tra Le Torri. Tradizionale appuntamento nella giornata della Festa dei Lavoratori, giovedì 1°...

Il nome è quello dell’autodromo definito da tutti come “Tempio della velocità” mentre gran parte della sua velocissima natura deriva dalla sorella da altissime prestazioni Ostro Vam, modello in mano...

Dopo aver portato le bici da strada e gravel Canyon all'apice del successo agonistico, la superstar spagnola Alejandro Valverde, uno dei più grandi corridori della sua generazione, ha firmato oggi...

Il nuovo copertoncino ENERGIA EPS TLR lanciato da CST Tires guida una vera rivoluzione, infatti, come capostipite ad alte prestazioni del segmento stradale del noto marchio taiwanese, è il primo...

Selle Italia presenta la nuova "White Range", una collezione che vede protagoniste le sue selle più iconiche – Flite Boost, SLR Boost e Novus Boost Evo – ora disponibili nell'elegante...

Nel ciclismo di oggi le perfromance migliori si ottengono sempre tramite preparazione e tanto impegno ma anche affidandosi a prodotti innovativi e aerodinamici come accade per il Casco Chrono di...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy