La guarnitura K-Force Light BB386EVO rappresenta il fiore all’occhiello delle guarniture in carbonio di FSA e ricopre nell’immaginario ciclistico uno dei più diffusi oggetti del desiderio… Il motivo? Semplice, bella, leggera, rigida e potente! Pedivelle in carbonio UD cave (HOLLOW), corone CNC in alluminio A7075 completamente ridisegnate, cuscinetti ceramici BB30 e totale compatibilità con Shimano, Sram e Campagnolo 10 e 11 velocità.
La guarnitura è disponibile con pedivelle di lunghezza 170 mm, 172,5 mm,175 mm e 180 mm nelle versioni con corone da 50/34, 52/36 e 53/39. Quest’ultimo passaggio è fondamentale poiché il giro-bulloni è da 110 mm, quindi potrete cambiare combinazioni di corone mantenendo la stessa guarnitura. Il peso per la versione compact è di 560 grammi, un valore che la inserisce per merito tra le guarniture più leggere ed affidabili del mercato.
Quello che conquista è il nuovo disegno, basato sull’utilizzo dei 4 punti in cui le corone sono vincolate allo spider della pedivella destra con 4 punti tramite viti Torx, con una impostazione asimmetrica studiata per donare più rigidità al comparto. Questo schema ha segnato un deciso passo avanti rispetto al precedente modello, migliorandone complessivamente le prestazioni, soprattutto sotto grandi carichi di forza.
L’aspetto è molto pulito e la finitura UD nelle due grafiche, una con colori FSA bianco-rosso-nero ed una dark, fa una gran figura. La linea è filante ed anche il taglio della pedivella mette in risalto forme eleganti e bilanciate.
Per quanto riguarda il montaggio, la parte difficile è la rimozione dei cuscinetti originali dal telaio, qualsiasi marchio siano, ma una volta inseriti quelli nuovi FSA, il posizionamento della guarnitura è a prova di imbranati. Basta rispettare lo schema in cui è illustrato il posizionamento dei singoli pezzi e il corretto serraggio della bulloneria ed il gioco è fatto. Nel dubbio il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un meccanico specializzato, il pezzo in questione è di valore, quindi alterarlo durante questa operazione è un rischio da evitare.
Le corone utilizzabili sono solo quelle di FSA, mentre escludo per ora compatibilità con Osymmetric e Rotor, salvo ultime modifiche di queste aziende per la nuova stagione.
Su strada
Ho montato questa guarnitura sulla Carrera AR01, una aero-bike con doti dinamiche di altissimo livello. Come tutte le bici con spiccate doti aerodinamiche, la AR01 ha un telaio molto muscoloso e dotato di una ottima rigidità. Sensibilmente ho apprezzato una maggior robustezza in fase di forte spinta sui pedali, sia pedalando seduti che in piedi. Questa è una sensazione legata ad una mia sensibilità, ma non posso attribuirle un valore assoluto. Le corone non subiscono alcuna deformazione e mai avviene un minimo sfregamento della catena con il deragliatore. La cambiata è secca e la catena sale in una frazione di secondo. Anche in questo contesto confermo un netto miglioramento rispetto le vecchie corone di FSA. Da sottolineare è il rapporto rigidità/leggerezza/affidabilità, giunto ad un livello impressionante.
Indubbiamente la nuova disposizione dei bulloni ha colmato il gap rispetto alla guarnitura Dura-Ace, sempre che questo ci sia realmente stato…
Quello che è indiscutibile è la bellezza e l’ottima rifinitura di questo pezzo in carbonio, lucido e modellato con grande armonia. La grafica è piacevole e la finitura UD è sempre un valore aggiunto. Non trascurate il vantaggio di poter passare da una coppia di corone all’altra, con questa guarnitura non ci sono problemi di sorta, infatti, si può montare la coppia 50/34 e in un altro momento la 53/36. Non male davvero.
In questi primi mille km (abbondanti) nessun problema e zero rumori, neanche uno scricchiolio. Tutto fila liscio, come del resto accade con il top di gamma di altri marchi. Consiglio questa guarnitura a chi vuole un up-grade di livello, un ciclista esigente ed evoluto che ricerca strumenti performanti ed affidabili. Inoltre, se avete la fissa del peso, è una delle migliori guarniture leggere in circolazione. K-Force Light, mica male come regalo di Natale, no?
Giorgio Perugini