Tadej Pogacar ha vinto il Criterium del Delfinato al termine di una settimana nella quale da subito ha fatto vedere la sua superiorità. Sono state otto le giornate di corsa e 3 i successi di tappa conquistati dallo sloveno. Solo nella prova a cronometro Pogacar, ha dimostrato di essere più indietro rispetto ad Evenepoel e Vingegaard, i due diretti rivali che ritroverà tra qualche settimana al Tour de France.
«Questa è una vittoria che sicuramente aiuta il morale ed è una motivazione per il Tour perché è l'obiettivo più importante della stagione – ha commentato Pogacar dopo l’arrivo dell’ultima tappa - Penso che sia una spinta mentale per tutta la squadra. E poi vincere è sempre qualcosa che aiuta».
Tutti i big in questo Delfinato hanno preso le dovute misure e hanno capito qual è il loro livello di preparazione. Tadej Pogacar senza dubbio è più avanti rispetto ai suoi avversari e la differenza ancora una volta l’ha fatta in salita.
«Vedremo nelle prossime settimane che tipo di progressi riuscirò a fare in vista del Tour. Come prima cosa penserò a prendermi un buon riposo, poi forse penseremo un po' alla cronometro e per il resto penso che non dovremmo affrettare nulla».
Pogacar andrà in altura prima del Tour de France accompagnato dalla squadra che lo affiancherà alla corsa gialla. Il suo intento, naturalmente è quello di vincere il suo quarto Tour e, guardando il suo livello, attualmente è il favorito numero uno per la vittoria.
«Al termine della cronometro non ero certo di finire oggi con la maglia gialla. La cronometro ha dato dei distacchi importanti ma sapevo anche che avremmo avuto un weekend impegnativo. Quando ho guardato il profilo delle tappe di venerdì, sabato, domenica, ho capito che sarebbero state giornate dure per tutti, ma quando le abbiamo effettivamente fatte è stato ancora più duro di quello che avevo immaginato. Quindi quando hai un fine settimana così impegnativo chiunque può tornare indietro in classifica».
Lo sloveno non parteciperà ai campionati nazionali perché sarà impegnato a Isola 2000 per il ritiro in altura. «Purtroppo non potrò correre per i campionati nazionali. Saremo a Isola e ci fermeremo per un periodo abbastanza lungo, quindi non faranno parte del mio programma. Per me era un obiettivo e un sogno avere le fasce e la maglia slovena sulle spalle. Per il momento indosso la maglia di campione del mondo, ma dovrò attendere un altro anno per conquistare quella di campione nazionale se non avrò più la maglia con le strisce arcobaleno».