Michael Belleri è tra i corridori che più si è messo in luce finora al Giro di Sicilia. Dopo due tappe il 23enne di Gardone Val Trompia in forza alla Biesse Carrera è il leader della classifica Gran Premio della Montagna e in gruppo sfoggia la maglia color pistacchio.
Scottato dal caldo sole siciliano e sorridente ha così risposto alle domande di tuttobiciweb al via della terza frazione, che come ogni giorno vi racconteremo in diretta.
Michael, come hai scoperto il ciclismo?
«Trascorrendo i pomeriggi a vedere il Tour in tv con nonno Pierino. Ho iniziato a gareggiare nel 2012 da Esordiente 1° anno con la Aspiratori Otelli. Sono cresciuto poco alla volta. Durante la prima stagione per me era difficile persino finire le corse, poi man mano sono arrivati i risultati e le vittorie, ora mi sto mettendo alla prova con i professionisti».
Il confronto con i big è...?
«Un grande stimolo. Militando in una Continental ho un piede nella massima categoria, sta a me metterci anche l'altro. Non sono un vincente così me la gioco andando in fuga. Sono un passista scalatore, mi difendo su tutti i terreni ma non eccello in nessuno. I migliori risultati li ho sempre ottenuti attaccando e così ho intenzione di continuare ad anticipare gli avversari».
L'obiettivo quindi è il professionismo.
«Sì, conclusa la scuola edile triennale e l'anno di specializzazione mi sto dedicando al 100% alla bici. La mia famiglia mi ha sempre supportato e in questo senso è fondamentale. In base agli allenamenti mi divido tra la casa di mamma Cristina in cima a Polaveno, vicino al Lago d'Iseo, e quella di papà Alessandro, che abita in pianura (i genitori si sono separati quando Michael aveva 3 anni, ndr). Ho due fratelli da parte di mamma, Andrea e Arianna. Il primo gioca a calcio come portiere, la seconda frequenta il liceo scientifico. Passo parecchio tempo anche a Como, paese dalla mia morosa Giorgia Dioguardi, che ha gareggiato fino allo scorso agosto, quindi conosce bene la vita da ciclista».
A chi ti ispiri?
«Per caratteristiche a Thomas De Gendt e Alessandro De Marchi. Come loro ho lo spirito dell'attaccante».
Passioni extraciclistiche?
«Seguo la Formula 1. Chi tifo? Ovviamente, Ferrari».
Se riuscirai a portarti a casa questa maglia, come festeggerai?
«Alla fine del Giro di Sicilia spero proprio di meritarmi un cannolo».
Al pistacchio, ça va sans dire.