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WILIER TRIESTINA. VERTICALE SLR, UNA BICI DA RECORD
di Giorgio Perugini | 25/06/2024 | 16:10

Verticale SLR viene presentata oggi e Wilier non ne fa mistero, infatti, questa bici è per l’azienda una bici da record, una bici che nonostante una strabiliante leggerezza sa regalare performance elevatissime su strada con una esperienza di guida senza precedenti. 
 
Un carbonio d’eccellenza
 
Verticale SLR appartiene alla categoria delle bici super leggere, quindi una bici leggerissima che però non presta il fianco ad alcuna lacuna in termini di rigidità. Questo bellissimo telaio da salita, un telaio che vi ricordo essere ben il 10% più leggero rispetto a quello della Wilier 0 SLR, viene realizzato con tre diverse tipologie di fibra di carbonio prodotte dalla Toray. In particolare è il corretto mix di T800, T1100 e M46JB a permettere a Wilier, sempre con una ragionata sezione dei tubi, di andare a produce una struttura leggera e resistente. T800 e T1100 spiccano per una elevatissima resistenza alla rottura, infine, la fibra M46JB apporta al telaio l’elevata rigidità torsionale.
Sono ben più di 400 i vari pezzi di carbonio tagliati, fibre scelte impregnate da speciali resine epossidiche, ad essere coinvolte nella tecnologia produttiva che prevedono il loro inserimento nello stampo in determinate zone. In maniera più precisa, quello che contraddistingue l’innovativo processo tecnologico della Verticale SLR è il nuovo sistema “Active Moulding” in cui speciali controstampa realizzati in polimeri espansi durante la cura ( termine con cui si definisce il processo di trasformazione e consolidamento della resina ) vanno a consolidarsi e adattarsi in maniera pressoché perfetta ai materiali coinvolti nella lavorazione. 
 
Tanti particolari interessantissimi
Il telaio di Verticale SLR porta con sé svariate novità che messe tutte insieme permettono a Wilier di rendere tutto più efficiente e limare peso sulla bilancia. Messa da parte la magia fatta a livello di laminazione del carbonio, saltano all’occhio il nuovo sistema di fissaggio reggisella, ora ottimizzato rispetto al passato e inserito diagonalmente all’incrocio tra tubo verticale e tubo orizzontale. Troviamo poi un nuovo reggisella ( due possibili arretramenti da 0° e -15° ) dotato di foro per l’inserimento della luce a Led ricaricabile.
Lo stesso alloggiamento della luce permette anche di fissare l’eventuale numero di gara. Wilier ha assecondato le richieste dei Team World Tour con cui collabora inserendo su Verticale SLR un nuovo attacco per il deragliatole anteriore, non più rivettato e quindi completamente adattabile per far lavorare il deragliatole con guarniture compact da 50-34 o con la classica con corone fino a 56 denti. Il forcellino posteriore è stato progettato con una forma che ne impedisca una eventuale rotazione e con la sua parte intercambiabile fa in modo che la catena resti sempre lontana dal telaio.  La bici ha trovato le sue forme nella mente di chi la ha certamente disegnata e progettata ma si è confermata un ottimo prodotto anche in galleria del vento. 
 
Geometrie e nuovo manubrio integrato
La geometria di Verticale SLR ricalca grossomodo quella di Wilier 0 SLR ma in questo caso viene ridotto il reach per per taglie S ed XS e leggermente allungato nelle taglie XL e XXL. In bici ci si sente compatti e comodi e sempre pronti ad eventuali rilanci. La piega manubrio V BAR completamente monoscocca da 310 grammi ha un design completamente nuovo e presenta forme e sezioni differenziate per rispondere ad ogni esigenza. La sua conformazione fa in modo che la posizione delle leve sia naturalmente più stretta mentre la parte bassa della piega è in una posizione più distante dal centro del manubrio.
Questo è quello che Wilier ha messo a punto andando incontro alle nuove tendenze e sfruttando la collaborazione con i team. In definitiva, la larghezza della piega è differenziata con una impugnatura bassa che permette una posizione aero più vantaggiosa. Wilier si è concentrata molto sulle posizioni che gli atleti utilizzano di più nei momenti di massima dinamicità, ovvero la parte alta ( C0 ) e la parte nel drop ( C1 ). L’inclinazione dell’attacco manubrio rispetto al canotto della forcella va da 7.5° a 10.5°, caratteristica che fa sentire molto bene la strada. Su questo manubrio trova posto un supporto per il bike computer realizzato su misura in alluminio da Miche, un supporto che entra completamente nel manubrio e ospita i fori filettati per il fissaggio diretto delle viti che così non lavorano più sul carbonio. La parte dedicata alla chiusura sulla testa della forcella trova un nuovo sistema, ora più solido e sicuro. Ritroviamo piacevolmente la serie di spessori “aperti” messi a punto da Wilier, ottimi per trovare la corretta posizione sulla bici.
A completare l’opera Wilier inserisce una piccola mascherina in gomma che ha il ruolo di impedire l’ingresso all’interno del manubrio da questo foro di sporco e sudore. V–Bar, come le altre pieghe monoscocca appartenenti al catalogo Wilier, è compatibile anche con gli altri modelli di alta gamma ed è disponibile in 6 taglie, due con larghezza 37/40 con attacchi da 90 e 100, quattro con larghezza 39/42 con attacchi da 110, 120, 130 e 150 mm.
 
Forcella asimmetrica, grande equilibrio
La nuova forcella è un prodotto completamente ridisegnato, una forcella alleggerita dotata di forma asimmetrica. Questo vuol dire che i due stelli sono leggermente diversi e tutto ciò è dovuto al fatto che lo stesso di sinistra deve rispondere in maniera esaustiva alle sollecitazioni portate dall’impianto frenante. Il fodero sinistro è leggermente obliquo, una forma che permette alle fibre di carbonio di lavorare meglio. La parte posteriore dei foderi è più spigolosa e regala maggior rigidezza al comparto. La testa conica presenta “un cono” più alto rispetto al solito, una particolarità che fa in modo che questa zona risenta decisamente meno delle forze che agiscono in questa porzione. La clearance è davvero ampia e permette di montare tranquillamente pneumatici da 32mm di serie, con il lusso di potersi spingere ben oltre. 
Grande collaborazione con i team, atleti entusiasti
“Si sente che Verticale è stata progettata per rispondere in modo specifico quando le pendenze sono impegnative e quando si danza sui pedali. Restituisce a pieno ciò che le si dà - racconta David Gaudu, atleta professionista del Team Groupama - FDJ - ti senti in pieno controllo nelle discese molto tecniche e alle alte velocità: questo è molto importante perché un ciclista professionista deve fidarsi in pieno della sua bicicletta. È un mezzo davvero, davvero buono per le tappe di montagna. Mi accompagnerà per tutto il Tour de France e non vedo l’ora di metterla alla prova nelle tappe di montagna.“ Lenny Martinez, atleta professionista del Team Groupama- FDJ si conferma entusiasta: “La Verticale è un'ottima bici, soprattutto per me che sono uno scalatore. È più leggera della Filante SLR e reagisce molto bene quando la strada sale. Appena ci si alza sui pedali reagisce molto bene, come si è visto alla Mercan' Tour Classic, dove ho vinto con questa bici ancora in versione prototipo. Credo che abbia avuto un ruolo importante nella vittoria di quel giorno. C’ho pedalato un po’ prima della gara, a casa, e mi è piaciuta subito. Ha tutte le qualità per essere una buona bici, lo si sente bene quando si danza sui pedali o si accelera, e hai la sensazione di essere spinto in avanti.” Harold Tejada, atleta professionista di Astana Qazaqstan Team: “Wilier ha creato una bici davvero leggera e veloce. Ideale per le tappe di alta montagna, con tanto dislivello, che si addicono di più alle mie caratteristiche di scalatore. Bello il nuovo manubrio che ti permette di controllare meglio la bici in discesa, mantenendo grande stabilità, grip, facendoti rimanere in una posizione aero. Le qualità di rigidità e leggerezza le percepisci maggiormente nelle curve strette e nei rilanci. La percezione di controllo della bici è totale. Verticale è un gran bel mezzo, non ha nulla in meno di quello che potrei chiedere oggi ad una bicicletta da competizione.”
Allestimenti regali
Verticale SLR viene proposta in cinque diverse colorazioni che vanno Ada affiancarsi al bellissimo Hulk Green che vedete nelle foto della prova. C’è un bellissimo nero chiamato Innovation Lab Colour, una fedele replica della Groupama FDJ, un elegante Velvet Red e un leggerissimo Black, ovvero la colorazione minima che porta con sé ancora più leggerezza. All’apice del listino troviamo Verticale SLR Campagnolo Super Record WRL  per 13.400€  e appena sotto le versioni montate rispettivamente con il gruppo Shimano Dura Ace Di2 R9270+ Powermeter  e con il nuovo Sram RED AXS2x12 +Powermeter entrambi a 13.000€. Il prezzo scende poi a 12.200€ per la versione Dura Ace Di2 senza Powermeter, a 9.900€ per quella montata Ultegra Di2 e per ultimo a 10.400€ e 9.000€ per le ultime due montate con SRAM RED Force AXS con Powermeter e senza Powermeter. 
Una bella prova su strada
Abbiamo avuto il piacere di provare la nuova Verticale SLR sulle mitiche strade che utilizzava Marco Pantani per allenarsi, una bella ride sulle colline verso il mitico Carpegna. Verticale SLR sbalordisce per la velocità con cui ti dà del tu e allo stesso tempo sorprende la facilità con cui ci si fida di lei. Rapida ed intuitiva parte ad ogni pressione sui pedali. Il salita risponde con assoluta franchezza e sembra non disperdere nemmeno un watt di quello che si mette sui pedali. A completare l’opera ci pensano le ruote Miche Kleos RD36, di serie su tutte le versioni e l’innovativo movimento centrale Miche Integrale RD Ceramic Speed. Trovo ottimo il lavoro fatto da Wilier su tutto l’avantreno, infatti, forcella e manubrio dialogano senza filtri consentendovi una guida precisa in ogni circostanza. Verticale SLR ha un’anima artistica ed una scientifica, un tratto distintivo del prodotto che ritrovo alla perfezione nelle parole di Claudio Salomone, responsabile di prodotto per Wilier: “ la vera arte è saper togliere solo dove si può e solo per rivelare e liberare la bellezza e la forza del telaio”. In nessuna delle sue parti Verticale SLR appare sbilanciata, un telaio ultraleggero che regala curva dopo curva solo grande sicurezza. Non mi sorprende che Wilier abbia scelto queste strade per dare sostanza al nuovo mito, strade su cui Verticale SLR sembra volare. Dotazioni, montaggi e verniciature sono di altissimo livello. Nel gruppo atleti Atana,  Groupama FDJ ed un ottimo Omar di Felice tutti  pronti a ricordare che loro la fanno letteralmente volare questa Verticale SLR. In attesa di una prova più approfondita quello che emerge con assoluta precisione è che le bici super leggere in circolazione devono tremare, Verticale SLR ha stoffa da vendere. 

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