I PIU' LETTI
I TRAGUARDI FINALI DEL TOUR. IL FASCINO ETERNO DEL PARC DES PRINCES - 2. GALLERY
di Paolo Broggi | 21/06/2024 | 08:14

Il traguardo della 111ª edizione del Tour de France sarà allestito in Place Masséna, a Nizza, a pochi colpi di pedale dalla Promenade des Anglais. Sarà la prima volta che il Tour de France si concluderà lontano dalla sua casa parigina. Ma in realtà, anche prima di questascelta inedita l'arrivo della Grande Boucle aveva già “vagato” per le strade parigine. In una serie in quattro appuntamenti, grazie agli archivi del Tour riviviano il contesto e i momenti salienti degli arrivi di Ville-d'Avray, del Parc des Princes, del velodromo La Cipale e, dal 1975, degli Champs-Élysées.

EPISODIO 2: PACR DES PRINCES - LA CASA DEL CICLISMO

Molto prima che Kylian Mbappé, Zlatan Ibrahimović, Ronaldinho e stelle varie del calcio facessero impazzire i tifosi con le loro imprese sul campo di calcio, il Parc des Princes era già il cuore pulsante dello sport a Parigi. All'alba del XX secolo, decine di migliaia di persone si riversavano alla Porte de Saint-Cloud per ammirare i ciclisti impegnati lungo la pista del suo velodromo.

Dopo le imposizioni amministrativi che hanno condizionato le prime edizioni (vedi la prima puntata), è stato proprio il Parc des Princes  ad ospitare l'arrivo della Grande Boucle fino al 1967, per un totale di oltre 50 edizioni.

I PRIMI EROI. Molti eroi delle due ruote sono stati incoronati nell'atmosfera spumeggiante del Parc des Princes tra cui il belga Philippe Thys - il primo la corsa per tre volte (1913, 1914 e 1920) - che aveva la fastidiosa (per i transalpini...) abitudine di battere i francesi nella loro stessa corsa e di trionfare al Parc. Come riportò L'Auto il giorno dopo la conclusione dell'edizione del 1920 "I tifosi si rallegrarono e presero d'assalto la pista quando Philippe Thys fece il suo giro d’onore e le note di La Brabançonne (l’inno belga, ndr) riempirono l'aria. Il vincitore ha dovuto completare la sua gloriosa marcia a piedi, nuotando in un mare di gente e lottando per raggiungere il tavolo di controllo per firmare i fogli. Le forze dell'ordine hanno avuto il loro bel da fare per ripulire l'area dai suoi ammiratori in modo che potesse abbracciare i suoi amici e la sua famiglia".

BOTESCIA'. Nel 1924, un altro straniero superò i francesi in patria: Ottavio Bottecchia, il primo italiano a vincere del Tour. Il "Muratore friulano", secondo dietro a Henri Pélissier nel 1923, non si è accontentato di staccare di ben 35 minuti il secondo classificato, Nicolas Frantz, ma ha dominato la corsa dalla A alla Z, collezionando vittorie a raffica e ha indossato la maglia gialla dal primo all'ultimo giorno. Solo Nicolas Frantz (1928) e Romain Maes (1935) sono stati in grado di emulare questa impresa.

OTTO VOLANTE. È stato poi Charles Pélissier a stabilire un record epocale. I suoi fratelli maggiori, Henri e Francis, avevano un talento innegabile, ma scandali e polemiche sembravano seguirli ovunque andassero, spesso scontrandosi con le imposizioni del direttore del Tour Henri Desgrange. Il rampollo della famiglia impiegò un po' di tempo per sbocciare, ma una volta che lo fece inflisse seri e lezioni ai suoi rivali, come nel 1930. Impegnato in un lungo duello in volata con l'italiano Learco Guerra, "Charlot" ha ottenuto un eccezionale bottino di otto vittorie di tappa, tra cui quella finale al Parc des Princes, dove ancora una volta ha avuto la meglio sul suo avversario lombardo. Solo Eddy Merckx (1970 e 1974) e Freddy Maertens (1976) dopo di lui sono stati in grado di conquistare otto tappe in una sola edizione.

RINASCITA FRANCESE. Dopo la fine del Tour del 1931, il Parc des Princes fu raso al suolo e ricostruito per ospitare l'arrivo della corsa nel luglio 1932. Il restyling ha aumentato la capacità del velodromo a più di 40.000 posti, riducendo la lunghezza della pista da 666 a 454 metri. Gli anni '30 segnarono la rinascita del ciclismo francese: proprio come "i quattro moschettieri" firmavano le loro imprese sui campi da tennis, così i ciclisti transalpini trovarono il successo con André Leducq (vincitore del Tour nel 1930 e nel 1932), Antonin Magne (1931 e 1934) e Georges Speicher (1933).
E nel 1938 mentre Gino Bartali vinceva il suo primo Tour, i due grandi rivaliLeduc e Magne - per tutti "Tonin" e "Dédé" regalarono ancora un‘emozione arrivando insieme dimostrando quanto fossero amici.
ll giorno dopo L'Auto descriveva le emozioni che permeavano lo stadio: "Siete entrambi dei bravi ragazzi. Giuro, l'emozione è stata vera quando ieri siete scesi sulla pista del Parc des Princes. Non appena vi abbiamo visto rilassarvi all'inizio del rettilineo d'arrivo, ci siamo resi conto di cosa stava succedendo. Abbiamo capito che, dopo un decennio di sfide cavalleresche, una coppia di amici aveva scelto di concludere insieme due carriere costruite sul fair play, il coraggio, l'audacia e l'onore. Ci siamo commossi fino alle lacrime. Come potremmo mai smettere di amarvi?".

IMPRESA ROBIC. Dopo una lunga pausa dovuta alla Seconda Guerra Mondiale, la prima edizione dopo il conflitto, tenutasi nel 1947, fu particolarmente carica di emozioni: fino all'ultimo momento. Ferdi Kübler, René Vietto e Pierre Brambilla si sono contesi la maglia gialla ma  c'è stato un colpo di scena alla fine. Jean Robic, terzo in classifica generale, ha lanciato un feroce attacco all'uscita del gruppo da Rouen e ha fatto saltare la corsa sulle strade da Caen a Parigi. "Biquet" è arrivato al Parc des Princes con 13 minuti di vantaggio sul leader, Brambilla, più che sufficienti per strappare il comando all'italiano e vincere il Tour senza aver mai indossato la maglia gialla prima del podio finale.
Nel suo editoriale Jacques Goddet ha elogiato il corridore bretone, che non era nemmeno tra i favoriti: "Bene, ci arrendiamo! Avevamo già esaurito i superlativi per descrivere questo sorprendente Tour, ma l'ultimo giorno ha scavato in profondità nel territorio della fantasia. Ci aspettavamo una battaglia, ma pensavamo anche che la tradizione avrebbe prevalso, che gli applausi avrebbero temperato lo spirito combattivo o che Brambilla avrebbe preferito morire in bicicletta piuttosto che lasciare che qualche nuovo arrivato gli rubasse la vittoria all'ultimo momento. Eppure un piccolo bretone testardo e bellicoso che credeva in se stesso voleva vincere il Tour e ha continuato a provarci finché non ci è riuscito".

IL DRAMMA. Il 1948 vide anche una prima storica, con la copertura televisiva in diretta dell'arrivo nel Parco dei Principi. Le scene di giubilo rimasero una costante nel corso degli anni, con un epilogo drammatico nell’edizione del 1958. André Darrigade era uno degli uomini più ammirati del gruppo, con 11 vittorie di tappa già conquistate in carriera, tra cui la tappa del Parc des Princes dell'edizione precedente, in cui aveva lavorato duramente per portare Jacques Anquetil al titolo.
Il "Landes Greyhound" sembrava destinato a prevalere ancora una volta all'ultimo giro, ma si è scontrato contro il segretario generale dello stadio, che si era lasciato trasportare dall’emozione ed è sceso in pista. Il campione ha finito quel Tour con cinque punti di sutura, mentre il segretario Constant Wouters dovette essere portato in ospedale, dove morì undici giorni dopo.

E CHIUSE POUPOU. Prima che il Parc des Princes si trasformasse in uno stadio di calcio, il velodromo ospitò un ultimo arrivo nel 1967 come traguardo di una cronometro con partenza da Versailles. Raymond Poulidor, nono in classifica generale, non era più in lizza per la maglia gialla ma ha lottato per conquistare la sesta delle sue sette tappe del Tour con 25 secondi di vantaggio su Felice Gimondi e 45 sul suo compagno di squadra Roger Pingeon, felicemente in maglia gialla.

GIA' PUBBLICATI

IL RIPIEGO DI VILLE-D'AVRAY E L'ARRIVO SEGRETO

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
A partire dal 2026 il Campione del Mondo IRONMAN 2026 Casper Stornes diventa un atleta partner di Q36.5, l’innovativo marchio di abbigliamento da ciclismo con sede a Bolzano. Le principali innovazioni...

Van Rysel, marchio appartenente al grande gruppo Decathlon, fornirà anche per il 2026 alla formazione Decathhlon CMA CGM divisa, caschi, occhiali e bicicletta. Restano fedeli i colori del telaio, anche...

Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One, un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al...

De Rosa presenta la nuova 70 che accompagnerà il team VF Group-Bardiani CSF-Faizanè nel 2026. «La scorsa settimana mi ha chiamato un giornalista, stava facendo il giro dei brand...

Campa Bros nasce nel 2004 con un solo obiettivo, ovvero portare nel mercato italiano e nelle mani di tutti gli appassionati componenti e accessori di ottima qualità per il mondo...

Lo sappiamo bene, il freddo può diventare insopportabile ma pedalare all’aperto offre ancora troppi benefici! Se cercate qualcosa di veramente clamoroso per trovare un prezioso equilibrio termico quando le temperature...

Se le idee all’ultimo minuto vengono a mancare è decisamente meglio muoversi in anticipo per scegliere il miglior regalo di Natale! Di proposte in casa Ciclo Promo Components ne possiamo trovare molte...

È stato ufficialmente inaugurato il nuovo punto vendita Decathlon a Como che ha al proprio interno uno store Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Rapinese, della Marketing Manager di Santini...

Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo...

Garmin annuncia l’atteso Garmin Connect™ Data Report 2025, che evidenzia le tendenze generali di fitness e salute degli appassionati Garmin di tutto il mondo. Da metriche come lo stress...

Nel 2026, la UAE Team Emirates XRG correrà nuovamente con due modelli Colnago da strada: la V5R e la Y1R. La livrea della V5R per la stagione 2026 cambierà: si abbandonerà...

I nuovi occhiali da ciclismo Magicshine Rouler e Windbreaker, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sono stati progettati per offrire una visione ampia e nitida, ma anche un ottimo...

In realtà questo portaborraccia non si rivolge solo a chi fa bikepacking, ma a tutti quelli che hanno telai di piccole dimensioni come mtb “full” o e-Mtb, ma una cosa...

C’è chi per il prossimo periodo prevede estenuanti sedute di cycling indoor e chi, sicuro nel proprio equipaggiamento invernale, sfida il freddo continuando ad assaporare il ciclismo anche con le...

Ducati è orgogliosa di annunciare l’avvio di un progetto dedicato a sviluppo, produzione e distribuzione di una nuova e più ampia gamma di biciclette ad elevate prestazioni. Una scelta che...

Correte prevalentemente su fondi veloci, compatti e belli asciutti? Perfetto, quello che affrontate allora può diventare il vostro tempio della velocità in formato gravel. Per situazioni come queste uno dei...

Ogni azienda in questi anni ha provato a dare una sua definizione di gravel, tentando di accordare sulla frequenza di questa brillante specialità i prodotti più diversi. Oggi Abus, marchio...

Non facciamone un mistero, la guarnitura Powerbox K-Force Team Edition di FSA è un vero gioiello in cui la leggerezza del carbonio incontra le rilevazioni precise offerte da uno spider...

La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali...

Q36.5, marchio leader nell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, è stato recentemente incluso nel report “100 Storie italiane di sport” e nel volume che ne è seguito: un racconto di cento...

Se la filosofia di URSUS prevede di semplificare la meccanica senza compromettere la precisione, è proprio nel sistema U-Press™ che tutto questo diviene ancora più palpabile. Ebbene sì, il marchio...

Francisco Comuñas è stato nominato International Sales & Marketing Manager di Merida Bikes SWE. Nel nuovo ruolo coordinerà le attività dei team commerciali e di marketing in Spagna, Portogallo, Francia,...

Il body in questi anni ha guadagnato davvero molti simpatizzanti tra professionisti e amatori e spesso non è solo l’aerodinamicità a farlo preferire. Questo capo è una soluzione elegante e...

Manca un mese al Natale e forse non sarebbe male prendere in considerazione qualche idea per un regalo o semplicemente per emanare un poi di sportivo natalizio nelle prossime giornate....

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della...
di Giorgio Perugini
Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
di Giorgio Perugini
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
di Giorgio Perugini
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
di Giorgio Perugini
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy