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CORSE E RICORSI. TROFEO CADUTI MEDESI, LA CORSA DEI CAMPIONI. GALLERY
di Danilo Viganò | 19/01/2023 | 08:04

La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi.
Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.

Correva l’anno 1953, Fausto Coppi trionfa nel mondiale di Lugano, Winston Churchill rivece il Nobel, e il Velo Club Meda, presieduto da Antonio Marelli, inizia la sua avventura ciclistica con il Trofeo Caduti Medesi che nel corso degli anni divenne una fra le corse più ambite dei dilettanti di prima serie. Dal 1997 l’organizzione della classica di Meda, passò sotto la direzione del Gruppo Sportivo Medamobili, guidato da Aldo Allievi e tuttora presieduto da Fulvio Pirovano, che comunque si avvalse sempre della collaborazione del Velo Club Meda capeggiato da Peppino Turati. Nel frattempo nacque in parallelo col “Medesi” il Gran Premio Medamobili di cui parleremo nelle prossime puntate di “Corse e Ricorsi”.

Facciamo un balzo indietro al 14 maggio 1953: la data è quella della prima edizione del Trofeo Caduti Medesi. Quello stesso giorno Luigi Cabrioli, del Velo Club Novarese, trionfa sul traguardo di Meda. Dodici mesi più tardi tocca a Carlo Zorzoli bissare il successo per il Velo Club Novarese, e subito dopo arriva la stoccata di Gabriele Scappini della Crennese. Nel 1956 (1°maggio) in Brianza si fa conoscere Giuseppe Barale che in maglia Pedale Ossolano conclude da vincitore davanti a Ezio Restelli e Oreste Magni. La gara cresce e in sequenza s’impongono Dante Guidi, Oreste Magni che si rifà della sconfitta patita nel ‘56, Filippo Muscolino, Alfio Cremona, Adriano Durante e Sergio Alzani.

Il Medesi ha un richiamo sempre più forte, e nel 1963 (5 agosto) Gianni Motta taglia per primo la linea di arrivo superando Guerino Secomandi e Adriano Passuello. Il Sigillo di Qualità della gara si assesta l’anno successivo con la vittoria di Felice Gimondi della Sedrinese. Il grande campione bergamasco arriva in solitaria segnando col suo nome la storia della manifestazione. Nella rosa dei vincitori che si susseguono salgono alla ribalta Alberto Della Torre, Mario Bettazzoli che nel 1966 si lascia alle spalle Giorgio Favaro e Ambrogio Urioni, Mario Giaccone che sorprese due nomi illustri come Pierfranco Vianelli e Arturo Pecchielan (VC Varese Ganna), e il vicino di casa il seregnese Giacinto Santambrogio (IAG Gazoldo) in trionfo su Oliviero Morotti e Tino Conti. L’edizione del 1969, svoltasi il 31 luglio, venne conquistata in un primo tempo da Franco Cagnin che però la giuria mise fuori corsa squalificandolo assegnando il successo a Emanuele Bergamo, con Ghezzi e Corti in seconda e terza posizione. Il 1970 fu l’anno di Giuseppe Perletto, il ’71 di Giorgio Ghezzi su Fontana e Bergamo, il ’72 di Pierino Gavazzi (Pejo) già allora tra i grandi velocisti e a farne le spese furono lo stesso Ghezzi e Antonio Tavola. L’affermazione di Antonio Licciardello (Fiat) nel 1973 precede la doppietta del monzese Massimo Tremolada. Nel ’74 con la divisa del GS Leone La Spezia risolse a suo favore lo sprint battendo Gabriele Landoni della Comense e Giuseppe Rodella (Itla), mentre l’anno seguente, di rientro dal mondiale di Mettet ed Yvoir in Belgio e con la maglia della Inoxpran, ebbe la meglio su Alfiero Di Lorenzo (Tanzi Nobellux) e Pierangelo Dell’Acqua della Lainatese Brooklyn.


Poi arrivarono i centri di Vittorio Algeri (Itla) su Amilcare Sgalbazzi e Alessandro Pozzi, nel '77 di Giancarlo Casiraghi (Pozzi Ferramenta) davanti a Pierluigi Sala e Silvano Contini, di Maurizio Donati sui compagni di squadra della System Holz Daniele Breda e Fausto Scotti, e di Moreno Argentin (Nuova Baggio San Siro) al termine di una emozionante volata a tre con il campione del mondo Gianni Giacomini (2°) ed Emanuele Bombini (3°). E ancora Maurizio Piovani, il possente Walter Delle Case (Novartiplast) che diede scatto matto a Nicola Vanin e Franco Chioccioli, il bergamasco Tullio Cortinovis, Giambattista Bardelloni della Passerini, e il giussanese Alberto Elli abile da infilare una splendida doppietta nel biennio 1984-1985. Elli (Novartiplast), che da professionista indossò la maglia gialla al Tour de France, s'impose per la prima volta sul compagno di squadra Flavio Giupponi, mentre Antonio Santaromita giunse terzo. Va ricordato che la prova (5 agosto) era valida per il Campionato Lombardo. L'anno dopo anticipò invece Camillo Passera e Bruno Cenghialta.

Sulla scia di Elli, Angelo Tosi si aggiudicò l'edizione del 1986 imitato nel prosieguo da Ettore Pastorelli, Maurizio Molinari, Mauro Consonni, Davide Perona, Nicola Miceli e Stefano Faustini che chiuse un ciclo senza interruzioni nel 1992.

La corsa riprese due anni dopo (1994) con la stoccata di Stefano Dante della Ecoclear, ma subì un ulteriore stop nel biennio '95-'96. La seconda ripresa fu caratterizzata dalla fusione con il Gran Premio Medamobili (1997) in cui Gino Paolini, della Paultex Colnago, tagliò il traguardo davanti al compagno Giacomazzi. Seguirono le vittorie di Alfredo Colombo della Pagnoncelli, Roberto Savoldi, Federico Berta, Paolo Longo Borghini, dell'elvetico Michael Albasini con la maglia di campione europeo, dell'ucraino Roman Luhoviy, Fausto Fognini e per ultimo Enrico Rossi. Il romagnolo, allora portacolori della Ceramiche Pagnoncelli, oltre al suo nome scrisse la parola fine sull'albo d'oro del Trofeo Caduti Medesi battendo sotto la pioggia il compagno di fuga Daniele Callegarin della Bottoli Artoni Zoccorinese. Chiuse l'ultimo podio il bielorusso della Palazzago AB Isolanti, Yuheni Hutarovich.

ALBO D’ORO
1953 Cabrioli Luigi (Velo Club Novarese Groppi)
1954 Zorzoli Carlo (Velo Club Novarese Ursus)
1955 Scappini Gabriele (SC Crennese)
1956 Barale Giuseppe (Pedale Ossolano)
1957 Guidi Dante (Pedale Ossolano)
1958 Magni Oreste (UC Comense)
1959 Muscolino Filippo (GS Cademartori)
1960 Cremona Alfio (UC Bustese)
1961 Durante Adriano (GS Tognana P.Treviso)
1962 Alzani Sergio (Europhon L.G. Mantova)
1963 Motta Gianni (GS Faema Milano)
1964 Gimondi Felice (US Sedrinese)
1965 Della Torre Alberto (UC Bustese)
1966 Bettazzoli Mario (UC Bergamasca)
1967 Giaccone Mario (SC Corsico)
1968 Santambrogio Giacinto (I.A.G. Gazoldo)
1969 Bergamo Emanuele (UC Bustese)
1970 Perletto Giuseppe (GS Costa Azzurra)
1971 Ghezzi Giorgio (UC Rulmeca Sedrinese)
1972 Gavazzi Pierino (Pejo Brescia)
1973 Licciardello Antonio (Fiat Torino)
1974 Tremolada Massimo (GS Leone LA Spezia)
1975 Tremolada Massimo (Inoxpran)
1976 Algeri Vittorio (GS Itla)
1977 Casiraghi Giancarlo (Pozzi Ferramenta)
1978 Donati Maurizio (System Holz)
1979 Argentin Moreno (Nuova Baggio San Siro)
1980 Piovani Maurizio (Isal Tessari)
1981 Delle Case Walter (Novartiplast)
1982 Cortinovis Tullio (Novartiplast)
1983 Bardelloni Giambattista (Passerini Gomme)
1984 Elli Alberto (Novartiplast)
1985 Elli Alberto (Bresciaplast Novartiplast)
1986 Tosi Angelo (Bresciaplast)
1987 Pastorelli Ettore (Carrera Inoxpran)
1988 Molinari Maurizio (Passerini Gomme)
1989 Consonni Mauro (Verynet Remac)
1990 Perona Davide (Diana Calzature)
1991 Miceli Nicola (Panor)
1992 Faustini Stefano (Panor)
1993 non disputata
1994 Dante Stefano (Ecoclear)
1995 non disputata
1996 non disputata
1997 Paolini Gino (Paultex Colnago)
1998 Colombo Alfredo (Ceramiche Pagnoncelli)
1999 Savoldi Roberto (L’Edile Rosa Gaverina)
2000 Berta Federico (Resine Ragnoli)
2001 Longo Borghini Paolo (Gardacalze Resine Ragnoli)
2002 Albasini Michael (Sui-Velo Club Mendrisio Mapei)
2003 Luhoviy Roman (Ukr-Olio Vezza Brunero)
2004 Fognini Fausto (Pool Cantù 1999)
2005 Rossi Enrico (Ceramiche Pagnoncelli)

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