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LA PROSECCO CYCLING PEDALA NELLA STORIA
dalla Redazione | 30/09/2019 | 07:27

La storia pedala tra le colline dell’Unesco. Prosecco Cycling è un brindisi senza fine, il sedicesimo della serie, ma il primo da quando le colline di Conegliano e Valdobbiadene sono state riconosciute Patrimonio mondiale dell’umanità.

La bandiera dell’Unesco, sventolando idealmente tra i vigneti, ha lanciato la Prosecco Cycling verso nuovi orizzonti. Lo dicono, prima di tutto, i numeri, perché la platea dei partecipanti quest’anno ha raggiunto quota 2.200.  Ventisette le nazioni al via, in rappresentanza di quattro continenti. Un boom di adesioni che, complice il bel tempo, è proseguito sino a poche ore dal via, portando ad una crescita del 10% rispetto agli iscritti del 2018. 

E poi c’è l’entusiasmo dei partecipanti. “Prosecco Cycling è un’emozione sempre nuova”, ha detto, poco prima di salire in bici, il presidente di Villa Sandi, Giancarlo Moretti Polegato, accompagnato sulla linea di partenza dalla moglie Augusta. “Questa sedicesima edizione coniuga il riconoscimento Unesco e i 50 anni della Denominazione. Grazie anche alla Prosecco Cycling, le nostre colline hanno un palcoscenico mondiale”.

“Siamo in un territorio che riunisce tre perle dell’Unesco: Venezia, le colline di Conegliano e Valdobbiadene e le Dolomiti - ha aggiunto l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner, intervenuto alla Prosecco Cycling insieme ai sindaci di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, e di Conegliano, Fabio Chies -. La Prosecco Cycling è il turismo che vogliamo: lento e rispettoso dell’ambiente, perché la bici è il mezzo di trasporto più ecologico che ci sia”.     

Pronti, via. Prosecco Cycling è una pioggia di coriandoli verdi. E’ una grande bicicletta fatta di palloncini. E’ la fantasia di “Grape”, la nuova mascotte a forma di botte, che dà il cinque a tutti, e duetta con “Lex Serafo”, simpatico diavolo sui trampoli. E’ un’emozione che alle 8.30, momento del via in Piazza Marconi a Valdobbiadene, parte dal “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti e arriva a “Volare” di Domenico Modugno.

Volare sì, ma senza fretta. Perché alla Prosecco Cycling, dove sono bene accolte anche le bici a pedalata assistita, tutto va assaporato con calma, tra ristori speciali che impediscono di tirare dritto, il sole che rende brillanti le colline ricamate da vigneti e panorami che vanno dritti al cuore. Prosecco Cycling è davvero uno spettacolo Superiore, come sintetizza lo slogan (“Conegliano Valdobbiadene Superior Taste”) coniato per sancire la nuova partnership tra l’evento sportivo e il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. 

Prosecco Cycling è anche grandi ospiti: da Claudio “El Diablo” Chiappucci, il re della Milano-Sanremo 1991, che invita Kristian Ghedina, capitano del #teamCortina2021, ad una doppia sfida in bicicletta e con gli sci, all’ex schermitrice Margherita Granbassi, che con Rossano Galtarossa, autentico monumento del canottaggio, forma un’inedita accoppiata a cinque cerchi (sei medaglie olimpiche in due) e poi si diverte ad accogliere i ciclisti sul traguardo. Applauditi pure Marco Saligari, altro ex ciclista professionista, e una schiera di manager e imprenditori. Tutti conquistati dalla fantasiosa rilassatezza della Prosecco Cycling, che quest’anno, oltre ad avere il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, è anche coincisa con la prova in linea del World Press Cycling Championship, il Campionato Mondiale dei Giornalisti Ciclisti.       

Nel gruppo, festa doppia per 11 atleti, nove uomini e due donne: Giorgia Bandini (Donne A), Michela Bergozza (Donne B), Maurizio Bernardi (Gentleman 2), Alessandro Bianchin (Senior 2), Jacopo Bottarini (Veterani 1), Giulio Carlin (Super Gentleman 1), Giuseppe Corsello (Veterani 2), Andrea Pontalto (Senior 1), Alessandro Sogne (Junior), Fabio Zambon (Gentleman 1) e Sergio Zambon (Super Gentleman 2).  

Sono loro i vincitori di categoria della particolare sfida basata sul tempo di percorrenza di quattro salite cronometrate (Zuel, Ca’ del Poggio, via dei Colli e Collalto) che i partecipanti alla Prosecco Cycling hanno incontrato lungo i 98,4 chilometri di un percorso parzialmente rinnovato, con 1680 metri di dislivello.

In cima al Muro di Ca’ del Poggio, a San Pietro di Feletto, i ciclisti hanno trovato l’ormai abituale ristoro a base di Prosecco e scampi. Poi, poco prima di fare rotta nuovamente su Valdobbiadene, dopo essere transitati per la prima volta anche nel centro storico di Conegliano, nuovo piede a terra nel cuore del Cartizze, dove la dolce ascesa della Rivetta ha accompagnato un ulteriore brindisi, all’insegna questa volta del “grand cru” del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.   

I padovani del Team Armistizio Zerolite si sono imposti nella speciale classifica a squadre che ha premiato la squadra capace di piazzare sul traguardo più atleti nell’arco di 30”: ben 56 gli atleti del Team Armistizio Zerolite arrivati in gruppo e poi premiati dai grandi campioni della Prosecco Cycling. Alle loro spalle, nell’ordine, il Gs Sportissimo Top Level e il Ciclo Delta 2.0, rispettivamente con 45 e 40 atleti. 

Spezzotto Bike Team si è invece aggiudicato la classifica “Fun Team”, riservata alle squadre più veloci che, nell’arco di 30”, sono riuscite a piazzare sul traguardo almeno cinque ciclisti. La società trevigiana, giunta sulla linea d’arrivo in 2h51’01” (tempo del quinto classificato del team), ha conquistato il gradino più alto del podio con Fabio Casanova, Crescenzo Santelia, Alessandro Bianchin, Andrea Chiminello e Mattia Cionfoli. Argento per l’Unione Ciclistica Limana (2h58’56”),  bronzo per l’Asd Sc Lrtshop (3h08’18”). 

A proposito di squadre, applausi anche per il team Ascom-Confcommercio Treviso e per la neonata squadra di CIA-Agricoltori Italiani, che ha scelto la Prosecco Cycling – di cui l’importante realtà associativa è partner da quest’anno - come appuntamento d’esordio.  

Nel gruppo anche Robin Warrington, simpatico australiano del Queensland, classe 1956, il ciclista arrivato da più lontano. Una domenica indimenticabile per lui, così come per i polacchi Piotr e Joanna Eijsmont, padre e figlia, gli ultimi a giungere sul traguardo dopo poco più di 6 ore di corsa. In Piazza Marconi hanno trovato la banda, una torta gigante, la magnum di Prosecco stappata dal presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Docg, Innocente Nardi, e l’applauso dei volontari della Prosecco Cycling. A dimostrazione che a Valdobbiadene si è davvero tutti vincitori.  

 

Chiusura di giornata alla Trattoria Crai “Piaceri Italiani”, l’ormai classico salone delle eccellenze enogastronomiche, sviluppato nella cornice di Villa dei Cedri con la collaborazione della Scuola di Ristorazione Dieffe di Valdobbiadene e dell’Istituto G.B. Cerletti di Conegliano. L’ultimo brindisi di una domenica da ricordare, anche grazie all'impegno di circa 300 volontari che hanno garantito ordine e sicurezza sulle strade.   (foto GettyImages / Donati / Pafdovani)

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